venerdì 16 gennaio 2009

Torino-Roma: i precedenti.

E così siamo giunti alla fine del girone d'andata... quant'acqua è passata sotto i ponti. La memoria corre, per l'ultima tenzone della prima frazione, allo 09 Febbraio 1986. Era la stagione malefica, quella della rimonta e del Lecce; quella domenica, l'ultima di Carnevale (Nel senso della festa, non del giocatore che, ironia del destino, proprio a Torino contro i granata disputerà l'ultimo incontro prima di essere trovato positivo al Lipopil, 56 mesi dopo), a Roma si stava preparando l'ultima grande nevicata, che, il giorno seguente, avrebbe svegliato i romani. La Roma scende all'allora Comunale di Torino (Quello che ora è l'Olimpico) con cinque punti di ritardo sulla Juventus, impeganata a Bergamo e inchiodata sullo zero a zero. La partita è vibrante e combattuta, dopo un minuto l'arbitro Pieri assegna un calcio di rigore ai granata (non ricordo l'azone, ma sicuramente non c'era) che Franco Tancredi para al brasiliano Junior. Come decise di regalare il rigore al Torino, Pieri non può, suo malgrado, non assegnare un rigore sicuramente netto anche alla Roma a metà del primo tempo: Pruzzo, destinato a scalare la classifica marcatori, fino ad aggiudicarsi il premio Chevron, si fa stregare da Renato Copparoni, partito, comunque, con largo anticipo rispetto al centravanti di Crocefieschi. Il match sembra stregato, ma, proprio al 35simo del secondo tempo, con la macchina passo vicino al monumento a Scandemberg a Piazza Albania, sotto un cielo bianco come la panna e in un clima freddo come la Siberia e arriva la tanto attesa notizia: il goal, pregevole, di testa di Roberto Pruzzo. La Roma è in vantaggio!! Quel goal deciderà il match, altri due punti in cascina per la Roma.... per una rimonta che, allora, sembrava possibilissima!

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