domenica 11 gennaio 2009

Roma-Milan 2-2

Quando ero bambino giuocavo in un grande parco condominiale nel quale eravamo tutti sostanzialmente coetanei e, mediamente, incapaci di intendere e volere calcisticamente.... tutti tranne uno che era solito arrivare a metà partita, scompaginere le squadre, impegnate in agoni combattuti ed equilibrati, prendere un paio di comprimarii, sfidare i restanti 7/8 e rifilarci scoppole di dimensioni bibliche. Ecco tutto ciò mi è venuto in mente questa sera all'avvio del secondo tempo. Fino a quel momento la Roma aveva saputo tenere testa al Milan imbottito di stelle (Ronaldinho, Kakà, Pato, Seedorf, Pirlo e Beckham) e giganteschi pallegiatori. Poi tra il terzo e l'ottavo del secondo tempo era salito in cattedra il piccolo papero e (Sembrava) AMEN. Ma andiamo con ordine: pronti via e la Roma non vede palla. Una fitta rete di passaggi regalava un possesso palla mostruoso al Milan, ma i nostri non si disunivamo giammai e riuscivano a rintuzzare gli attacchi dei diavoli ambrosiani, soprattutto grazie a un eccellente Baptista nel ruolo di trequartista rifinitore alle spalle dell'unica punta Mirko Vucinic. E così al 27simo del primo tempo una percussione di John Arne Riise (bellissima partita la sua.... ben tornato), vedeva il norvegese scoccare un cross verso il centro dell'area di rigore, i centrali rossoneri lisciavano clamorosamente e Mirko Vucinic con una magia controllava e scoccava una staffilata alle spalle di Cristian Abbiati (è proprio necessario che un neofascista giochi in serie A?). Fino al duplice fischio la Roma è padrona assoluta del campo. Più di un'occasione per il due a zero, sciupate a causa del colpevole egoismo dei due frombolieri romanisti. All'avvio del secondo tempo ci si aspetta l'ingresso di Ambrosini per dare maggior equilibrio al Milan, soprattutto alla luce del fatto che l'esordiente Beckham sia arretrto infino alla linea dei terzini; ma Ancelotti non cambia nulla e i fatti gli danno ragione. Dopo un'altra ghiottissima occasione per il due a zero, al terzo del secondo tempo una percussione sulla sinistra di Kakà permette a questi di saltare il non incompevole Cassetti e porgere al centro il più invitante dei palloni per il pareggio sull'interno destro di Pato. Uno a Uno... e si ricomincia. Passano cinque minuti e Pato decide che deve pensarci lui: con uno scatto sontuoso brucia sia Cassetti che Mexes, si presenta solo davanti a Doni che, pur essendo una buona opera dell'arte, ma non il famoso omonimo tondo di michelangiolesca memoria, deve subire il goal su pallonetto in uscita. Sembra essere arrivato l'Armageddon romanista. Ma a questo punto Spalletti estrae dal cilindro il Pek Pizarro, al posto di Taddei, e la Roma ritrova l'ordine smarrito e un cross di Baptista (Deviato da Maldini) viene ben colpito di testa in tuffo da Mirko Vucinic e la palla entra lemme lemme all'angolo alla sinistra di Abbiati. E' il ventiduesimo del secondo tempo e la Roma ritrova il controllo del Match dando l'impressione di poterlo fare suo, pur dovendo sempre tenere più d'un occhio su Pato, anche perchè all'ottantesimo Cassetti è costretto a cedere il posto a Cicinho, proprio nella zona di competenza del baby brasiliano. La Roma inizia a incaponirsi in improbabili tiri dalla distanza, ciò nonostante ha un paio di occasioni di platino per triplicare, ma l'unico che triplicherà sarà Morganti che, dopo tre minuti di recupero, triplicherà i fischi all'interno del suo fischietto ponendo fine alle ostilità.
Pagelle

Doni 6,5 in più d'una occasione sbroglia situazioni difficoltose, incompevole su entrambi i goals.
Questa sera capisce chi ha davanti e non cincischia col pallone
Riise 7 spinge e difende. Dal suo cross arriva il pareggio romanista. Non si fa intimidire e, quando serve, spazza via con mestiere, esperienza e senza fronzoli. In Inghilterra, se vogliono vederlo, si abbonino a Sky
Mexes 7 non soffre mai la pressione milanista. E' ritrovato alla grande, non si fa mai cogliere
impreparato e non disdegna visite in attacco. Bene
Juan 7 diagonali chiuse da autentico campione, quale è, sui colpi di testa non soffre, come non soffre quando è puntato. Si vede che da Catania è passato quasi un mese.
Cassetti 5,5 i due goal del Milan sono colpa sua. Per il resto non ha giocato male, ma se i due goals arrivano dalle sue parti la valutazione non può non risentirne.
De Rossi 6 utilissimo in difesa, ogni tanto sbaglia qualcosa in appoggio e in fase di regia. Peccato
che si incaponisca in tiri da lontano inefficaci. Sà fare molto di meglio (Se non fosse De Rossi gli
avremmo anche dato 7
)
Perrotta 6 sparisce troppo spesso, e ogni tanto sbaglia gli appoggi, gli stop, ma non si fa superare mai
Brighi 6,5 utilissimo, riesce a ribaltare le azioni splendidamente. Si mette a fare anche il regista,
in assenza del Pek, e la Roma non soffre i piedi fatati della metà campo milanista
Taddei 6,5 sempre il solito pendolo, sà molto bene portare il pressing sui rossoneri allorquando il Mian decide di riaprtire palla a terra dalle retrovie
Baptista 6,5 un po' troppo egoista sotto rete, ma anche come trequartista fà molto e fà molto bene. E' tanto che non segna ma uno così non lo leverei MAI
Vucinic 8 due goal strepitosi e la difesa rossonera messa costantemente sotto pressione con
inserimenti centrali sempre sul limitare del fuorigioco. E' l'uomo partita insieme a Pato. Bravissimo

Spalletti 7,5 prepara la sfida contro un Milan sbilanciatassimo alla grande, infondendo nei ragazzi la giusta fiducia nei propri mezzi e convincendoli al non farsi prendere dall'orgasmo della ricerca della vittoria. Ben fatto Masetro
Sostituzioni

Pizarro/Taddei 7 entra lui e la Roma ritrova equilibrio, ordine e, soprattutto, il goal del pareggio che a quel momento sembrava assolutamente improbabile. Buona notizia.
Cicinho/Cassetti 6,5 temevamo una sua catastrofe su Pato, ma non solo controlla molto bene il connazionale, ma non disdegna intelligenti percussioni in avanti.
Aquilani/Brighi NG entra nel finale, ma ha la possibilità di scoccare un tiro da lontano che esce da poco. Speriamo possa tornare utile da qui alla fine della stagione e per tanti altri ancora.

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