domenica 25 gennaio 2009

Napoli-Roma 0-3.Olè!

Una partita PERFETTA! Non c'è altro da dire o da aggiungere. Agguantato il Napoli al quinto posto, dieci punti in meno del duo di vetta (Juventus e Inter, entrambe a 43)... tutto ciò non può non aumentare il rammarico per i punti buttati e gli scempi effettuati a inizio stagione. L'ingresso al San Paolo è per uomini veri: 65000 spettatori avvelenati, nemmeno un tifoso della Roma (tranne Carlo Zampa), le polemiche di tutta la settimana sugli arbitraggi e Panucci che all'ultimo istante rifiuta la panchina (si parla di contrattura, ma intesa come problema legato al contratto!). Il Napoli parte arrembandante, ma è la Roma a farsi pericolosa subito con un'azione che non ricordo, ma giuro che c'era. Al quinto minuto un cross al centro dell'area di rigore romanista viene controllato di petto in aria da Zalayeta, che, nel ricadere, addomestica il pallone con l'avambraccio destro e segna. L'arbitro convalida ma il guardalinee lo richiama al regolamento e annulla. E' la scossa che serviva alla Roma, che già era riuscita ad addomesticare lo spauracchio Lavezzi con un Riise sontuoso. A metà primo tempo un calcio di punizione sulla trequarti di attacco sinistra romanista viene scodellato in area di rigore dal rientrante Pek Pizarro, Mexes è lesto sul secondo palo, gol! Uno a zero e tutti a festeggiare, tranne i 65mila ammutoliti. Le moviole diranno che Mexes è partito in fuori gioco, capita.... come spesso è capitato all'Inter. Ricominciamo. Il Napoli si getta lancia in resta in avanti ed è sontuoso Doni in un paio di interventi, di cui uno fantastico su punizione di Lavezzi. Ma oggi la Roma ha in Taddei e Brighi due motorini irrefrenabili: i contropiede non si contano. Ma delle volte il destino ci mette lo zampino e così Mannini effettua da centrocampo uno sciagurato retropassaggio per Giannello (sostituto anche oggi di Gennaro Iezzo), il portiere può solo accompagnare la palla in corner e la Roma non si fà sofiare la ghiottissima occasione. Ancora Pek scodella al centro dell'area di rigore una palla che chiede solo di essere messa in goal e Juan non si fà pregare. Due a zero e ben si capisce quale sarà l'andazzo del pomeriggio. A questo punto la Roma potrebbe dilagare: all'ultimo istante del secondo tempo Vucinic smarca molto bene Baptista da solo davanti alla porta, la Bestia questa volta non è concreto a sufficienza e manda di poco fuori, proprio mentre arrivava dall'Olimpico la notizia del quarto goal del Cagliari contro la Lazie. Il secondo tempo mette la tremarella a tutti i romanisti collegati da casa: a questo punto la Roma ha solo da rimetterci. Se all'inizio avremmo anche sottosacritto un pareggio a Napoli, adesso no! E così ci accorgiamo che PIzarro non ce la fà a proseguire e vediamo rientrare Aquilani in cabina di regia. Non passano nemmeno quattro minuti e Vucinic và in pressone su Santacroce, il difensore Napoletano non capisce niente e passa la palla ad Aquilani che la rende al montenegrino che, da solo davanti a Giannello, non sbaglia. Fine del match: il resto è accademia. Juan e Mexes diventano sontuosi nel mettere al riparo la difesa romanista da qualsiasi brutto scherzo partenopeo. Entreranno anche Menez al posto di Vucinic e Perrotta per Taddei (ammonito da pollo e squalificato in vista di Mercoledì col Palermo). Il francesino farà ammattire la difesa napoletana che lo prende letteralmente di mira dal suo ingresso. Ciò nonostante regala a Baptista un bijoux che la bestia, stasera non troppo concreto, non insacca salvando il Napoli perlomeno dalla goleada.
Pagelle


Doni 7 nel primo tempo salva il risultato quando ancora era in bilico e contribuisce alla conquista dei tre fantastici punti della Roma di oggi. Regala la necessaria sicurezza al reparto arretrato
Cassetti 6,5 non eccelle, ma non soffre nemmeno troppo Lavezzi. Partita ordinata e senza sbavature
Mexes 8 segna il goal del vantaggio, non fà passare nessuno, facendo valere la sua fisicità Sembra ingrassato, ma è solo maggior massa muscolare e si sente
Juan 8 segna il raddoppio e dalle sue parti non passa nessuno, rilancia e costruisce. E' uno di quei giocatori che fà aumentare il rammarico per l'inizio di stagione.
Riise 7 Lavezzi lo punta e gli sbatte contro SEMPRE. Tant'è che El Pocho dopo cinque minuti deve cambiare aria. Contro gli si para Zalayeta, ma la musica non cambia. Ogni tanto prova anche incursioni offensive. Un girone per tornare a essere un difensore, ancora un po' per tornare a essere anche un'ala.
Taddei 7,5 gli manca solamente il goal, ma la sua corsa è irrefrenabile. Spezza l'azione avversaria e riancia la sua. Se Lavezzi fugge da Riise è anche merito suo.
De Rossi 7 partita maiuscola. Non sbaglia un colpo, aumenta la diga a metà campo e fà sentire i tacchetti in avvio di match. Gli inserimenti di Gargano sono solo un fantasma grazie a capitanfuturo (per l'occasione capitanpresente)
Pizarro 7,5 Federico Fellini del centrocampo. E' geniale, nessuna piroetta fine a sè stessa, benchè addosso gli si parino financo tre intermendi azzurri lui li irride e li scherza con una facilità disarmante. Dai suoi piedini fatati partono i palloni per i due goals con i quali la Roma chiude il primo tempo.
Brighi 7,5 come per Taddei: ribalta l'zione partendo sempre dalla sua metà campo. Non si perde mai in lancioni e i suoi piedi tornano a essere di carattere. L'appoggio è netto e deciso.
Julio Baptista 6 dilania la difesa partenopea partendo largo, ma si mangia troppi (due) goals facillimi. Oggi è un po' in ombra ma la sua presenza è utile foss'anche solo per incutere timore. Fà bene a Spalletti a sostituirlo sempre e solo il triplice fischio.
Vucinic 8 chiude la partita, salta l'uomo e mette Baptista solo contro il portiere. Cos'altro gli si può chiedere?


Spalletti 8 questa Roma è tornata ad essere una squadra di uomini e i meriti sono suoi. Un nuovo gioco dopo che il 4-2-3-1 aveva mostrato la corda. Se lui e tutta la Roma si fossero svegliati prima cred che il quarto scudetto della Roma quest'anno sarebbe stato solo una questione di attesa della fine del campionato

Sostituzioni

Aquilani/Pizarro 7 entra e si fa male in un contrasto aereo. Il turbante non gli turba la ucidità per porgere il pallone del tre a zero e per tenere in piedi la metà campo romanista quando questa ha l'istinto di abbassarsi un po'.
Menez/Vucinic 7 i difensori del Napoli lo temono e ne hanno ben donde. Quando riesce a saltarne uno Giannello rimane a tu per tu con almeno due romanisti. Una volta un fallo lo ferma dopo un pregevolissimo tacco a smarcare se stesso in mezzo a tre difensori, in un'altra è Baptista a trovarsi da solo fronte alla porta ma sbaglia
Perrotta/Taddei NG ottimo per far rifiatare Taddei e soprattutto per non esporre il brasiliano al rischio di un espulsione inutile.

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