sabato 8 gennaio 2011

Sampdoria-Roma. Il precedente.

Nemmeno due giorni e ci rituffiamo nella serie "A". Ovviamente abbiamo potuto registrare poche ma egualmente interesanti cosucce: la conferenza stampa del Presidente del Catania pel dopo Roma-Catania di Giovedì, nel quale Pulvirenti si lamentava pell'arbitraggio e pelle minacce che, a suo dire, avrebbero mosso i giuocatori della Roma. Ovviamente stiamo parlando del Presidente di QUEL Catania che ha permesso che più d'una partita venisse giuocata con oltre 400 tifosi sulla pista d'atletica del Massimino, stiamo parlando di QUEL Pulvirenti che bruciò la maglietta di Perrotta dopo il 7-0 dell'Autunno 2006, stiamo parlando di QUEL Pulvirenti che fece ricorso allorquando il Catania fu di fatto graziato nel momento dell'omicidio del poliziotto Raciti. Intanto il mercato ci ha regalato una novità: Luca Toni è andato alla Juventus, asserendo che si è realizzato il sogno della vita sua. Inutile sottolineare come questo blog gli auguri i crociati di entrambe le ginocchia al primo allenamento.
Nostro compito è quello, ovviamente, di pensare precipuamente alla serie "A", anche alla luce del fatto che, mercè la classifica, la Roma è INDUBBIAMENTE la squadra più forte del panorama pedestre patrio.
L'avversario che doman si opporrà ai nostri amati colori è la Sampdoria, reduce da una pesantissima sconfitta in quel di Palermo (3-0) e che, purtroppo, ci rimembra brutti ricordi. Allora torniam a crogiolarci nei ricordi belli, allorquando anche all'epoca la trasferta ai piedi della Lanterna ci ridestò ricordi, quel pomeriggio indubbiamente gradevoli. Era il 18 Settembre 1983 e la Roma, pella seconda giornata di campionato, pella prima trasferta nazionale di Serie "A" col tricolore cucito sul petto, tornava nello stadio del trionfo di 133 giorni prima. Quel pomeriggio l'avversario era la Doria che iniziava a prendere la forma che di lì a sei anni l'avrebbe portata sul tetto d'Italia e a pochi centimetri da quello sull'Europa. Ma quel pomeriggio il calcio era ancora diverso e la Roma era, come oggi del resto e come quasi sempre, la più bella realtà del calcio italiano: i Doriani dovettero piegarsi ai CAMPIONI D'ITALIA per 2-1. Dopo il vantaggio doriano firmato Mancini, il genoano per fede Nela e Ciccio Graziani ribaltarono il risultato, regalando un gran bel pomeriggio di fine estate alla Roma.

Nessun commento: