Continua il momentaccio per la Roma in trasferta. La giornata, chiariamolo subito, ci racconterà di rimpianti ENORMI. Il milan è costretto ad un rocambolesco 4-4 casalingo con l'Udinese, il Napoli e la Juventus si leveranno punti a vicenda, il Palermo non và oltre lo 0-0 col Chievo e la Lazio perde in casa col Lecce per 2-1. Una vittoria in quel di Genova ci avrebbe regalato il secondo posto in solitudine alle spalle del Milan, invece abbiamo 32 punti (come l'anno scorso) a otto punti dai rossoneri e sotto di due alla Lazio. Veniamo al match. La Roma, assenti Pizarro, Totti e De Rossi (Questi ultimi in panchina per scelta tecnica) parte bene, ma alla lunga la Doria prende le misure e si piazza nella metà campo giallorossa. La difesa romanista tiene botta, con Mexes e Burdisso sugli scudi e Julio Sergio non molto impegnato. Quando, comunque, si ha l'impressione del possibile vantaggio blucerchiato, una fuga solitaria di Vucinic è ben finalizzata dallo stesso Montenegrino che al 19esimo porta in vantaggio i nostri. A questo punto la Roma prende il sopravvento e, al 40esimo, reclama per un fallo di mani in area su corner deviato di tacco da Vucinic. S' arriva all'intervallo e Ranieri è costretto a sostituire Mexes con Juan.... DISASTRO. La Roma sembra padroneggiare comunque la situazione con Menez libero di svariare su tutto il fronte d'attacco, con Vucinic pericolosissimo nel dare la profondità e Borriello comunque devastante. Ma al 13esimo l'errore: retropassaggio molle molle di Juan verso Bertagnoli, la palla è ben arpionata dal doriano Palombo che solo soletto si presenta davanti a Bertagnoli che altro non può fare che atterrarlo. Rigore&Espulsione. Esce Menez, entra Doni che si sdraia letteralmente sul rigore centrale, anche se piazzato sotto la traversa, di Poli. 1-1. Nonostante la doppia mazzata la Roma non si scompone, difende ordinatamente, e riesce a costruire due occasioni da rete (Una con Borriello l'altra con Vucinic). Ma purtroppo quando la partita sembra potersi portare sui binari quantomeno del pareggio al 40esimo, dopo gli ingressi di Mannini, Pazzini e dell'esordiente in Serie "A" Kiko Macheda (Ne sentiremo parlare, ah se ne sentiremo parlare....) ennesimo pastrocchio difensivo di uno stralunato Juan che, su palla vagante a rimbalzella in area, retropassaggia per Doni che, però, non gli aveva chiamato il pallone.... sulla sfera vagante è lesto Guberti ad insaccare alle spalle di un dormiente Doni. Ranieri tenta la mossa della disperazione con l'ingresso di Totti al posto di Greco: la sostituzione genera benefici effetti, infatti la Doria perde per espulsione i due centrali difensivi Lucchini e Gastaldello. Purtroppo, dopo 4 minuti di recupero, non c'è più tempo e torniam a casa con le pive nel sacco. Le cronache post mtch ci diranno di un Totti nervosisisimo che rifiuta la mano a Palombo (Col quale ha vuto un piccolo diverbio nei concitati minuti di recupero) e di un'amarezza ambientale, già ampiamente preannunciata dalle parole dello stesso Capitàno che a inizio partita aveva detto di vedere facce tristi a Trigoria, salvo poi rettificare sostenendo d'esser stato frainteso, ovverossia di sentirsi triste, ma di vedere il resto del team di buon umore. In attesa di Cesena ci aspetterà una settimana di polemiche, durante le quali Mimmo Ferretti sicuramente troverà appigli per dare la colpa alla società, per discolpare l'impresentabile Doni e per sostenere come quest'ambiente non abbia futuro. Una nota a margine: perchè il buon Ferretti in conferenza stampa non si alza e non pone una delle sue tanto perspicaci domande? Lui dice che da quando c'è Roma Channel non fà più domande per non apparire in video, scelta rispettabilissima, ma poi non si ponesse domande retoriche in un contesto d'un auditorio compiacente come è "Unico grande amore" col suo amico Stefano Petrucci e l'impresentabile Augusto Ciardi......
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