Eccoci quì al "Giro di boa" della stagione. La settimana che và a conchiudersi rimarraà scolpita come una delle maggiormente chiacchierate della storia romanista. Prima del march contro la Doria TOTTI ha dichiarato di sentirsi triste a Trigoria, mentre fuori dai cancelli del Bernardini stà benissimo. Dichiarazione confermata anche il martedì seguente ai microfoni di Sky. APRITI CIELO. Immediate le ridde di voci circa un suo possibile imminente passaggio ai Los Angeles Galaxy (Manco fosse un Beckham qualsiasi)... c'è addirittura chi si è spinto a sostenere di averlo già visto negli Stati Uniti! Intanto registriamo il rientro, stavolta puntuale, di Pizarro dal Cile, dove era rimasto per farsi curare i problemi cartilaginei al ginocchio. Il rientro del Pek è previsto in preparazione della sfida agli ottavi di finale di Champions contro lo Shaktar. Intanto salutiamo il partente, alla volta del Villarreal, Cicinho, mentre continua la telenovela legata alla partenza di Baptista al Malaga. Per ora la bestia c'è rimasta sul groppone, in quanto i facoltosi arabi proprietarii del club Spagnolo non hanno ancora pagato. Si continua a registrare, dalle frequenze di Tele Radio Stereo che Mimmo Ferretti a ogni piè sospinto ricordi come Vucinic, benchè abbia segnato tre goals nelle prime due uscite del 2011, di fatto non festeggi più. Per la cronaca, proprio nel collegamento odierno il plurinformato redattore de "Il Messaggero" ha disvelato come, secondo le SUE fonti, Ranieri abbia detto a chiare lettere ai giuocatori che se il problema è lui, lui stesso sia pronto a usciredi scena, purchè siano gli stessi giocatori a farglielo presente. Pur appalesandosi amico del Capitàno, ennesima secchiata di merda che TOTTI deve subire da chi si vanta e si è costruito una carriera dicendo di tifare ROMA. Chi scrive ricorda pure come siano girate voci circa una sicura cessione da parte di Adriano a Cicinho del suo biliardo, in quanto per Adriano era diventato inutile, stante l'ormai certo ritorno a titolo definitivo in Brasile. Adesso che Cicinho è andato in Spagna e Adriano è rimasto a Roma, sto biliardo 'ndo stà? A latere registriamo la dichiarazione di cessione attività da parte di Dhalia Tv. Aspettiamo con serentià il trasferimento al porno di Giulia Mizzoni. Completano il quadro il mancato trasferimento di Roque Santa Cruz alla Lazio, avendo preferito il centrattacco paraguaiano gli anglosassoni del Balckburn. Per l'attacco Tare ha detto di essere a buon punto per Sculli.... ricordiamocelo indagato per contiguità alla Mafia (Chi si somiglia si piglia!).
Intanto la serie "A" ci riporta a Cesena, campo terribilmente maledetto per i nostri colori: in 9 precedenti abbiamo rimediato 8 pareggi e una sconfitta (per 4-0, l'anno nel quale il Cesena arrivò ultimo!). Dato che, purtroppo, non abbiamo memorabili imprese da ricordare, la nostra memoria vuole andare a Domenica 31 Gennaio 1988. Quel giorno al Dino Manuzzi il match tra noi e loro terminò con uno scialbo zero a zero. Ma, a suo modo, quell'incontro fu una pagina storica per la nostra Roma, incommensurabilmente triste: quel giorno, tra i volenterosi ragazzotti romagnoli (tra i quali figurava una seconda punta che qualcosina avrebbe fatto anche da queste parti, tale Ruggiero Rizzitelli) si ergeva con tutta la sua classe e la sua signorilità un UOMO VERO a dispensare saggezza e freddezza a una squadra che sarebbe potuta naufragare. Quell'uomo era Agostino Di Bartolomei, capitàno per meriti personali e per esperienza di quel Cesena, e quella, purtroppo, sarebbe stata l'ultima volta che Agostino avrebbe incontrato la SUA Roma, prima che sei anni e quattro mesi dopo non decise di lasciare la storia per entrare nel mito. Ciao AGO!!
Intanto la serie "A" ci riporta a Cesena, campo terribilmente maledetto per i nostri colori: in 9 precedenti abbiamo rimediato 8 pareggi e una sconfitta (per 4-0, l'anno nel quale il Cesena arrivò ultimo!). Dato che, purtroppo, non abbiamo memorabili imprese da ricordare, la nostra memoria vuole andare a Domenica 31 Gennaio 1988. Quel giorno al Dino Manuzzi il match tra noi e loro terminò con uno scialbo zero a zero. Ma, a suo modo, quell'incontro fu una pagina storica per la nostra Roma, incommensurabilmente triste: quel giorno, tra i volenterosi ragazzotti romagnoli (tra i quali figurava una seconda punta che qualcosina avrebbe fatto anche da queste parti, tale Ruggiero Rizzitelli) si ergeva con tutta la sua classe e la sua signorilità un UOMO VERO a dispensare saggezza e freddezza a una squadra che sarebbe potuta naufragare. Quell'uomo era Agostino Di Bartolomei, capitàno per meriti personali e per esperienza di quel Cesena, e quella, purtroppo, sarebbe stata l'ultima volta che Agostino avrebbe incontrato la SUA Roma, prima che sei anni e quattro mesi dopo non decise di lasciare la storia per entrare nel mito. Ciao AGO!!

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