Ritorna l'Europa League. Dopo la lunga sosta invernale, ben capitalizzata dalla Roma che ha recuperato punti e posizioni in campionato, posizionandosi al secondo posto in solitario, alle spalle dell'Inter, distante "solo" sette punti, e che in Coppa Italia ci ha visti acquisire un buon vantaggio sull'Udinese, nella semifinale di andata, torniamo anche alla seconda competizione continentale. La strana formula adottata, figlia della necessità di coinvolgere tutte le federazioni europee, permettendo loro di spartirsi almeno le briciole dei diritti TV previsti da Platini per questa "Champions dei poveri", regala alla Roma l'undicesima partita europea della stagione all'altezza dei sedicesimi di finale. Purtroppo sappiamo per certo che mancherà il Capitàno che, finora, ha marciato al ritmo di un goal a partita in Europa League, avendo al suo attivo, da Luglio a Dicembre, 10 reti. L'avversario è uno di quelli che ci rievoca bei ricordi, non diretti, ma di una splendida eliminazione della Juventus nella Coppa UEFA 1987/88, sullo stesso terreno dove 5 anni prima Magath aveva castigato Zoff a fine carriera, regalando la Coppa dei Campioni all'Amburgo. Per quel che ci riguarda gli almanacchi parlano di un solo precedente tra la Roma e la squadra verde di Atene: era lo 01 Agosto 2002 e la Roma stava svolgendo la preparazione alla propria pessima stagione firmata Fabio Capello a Kapfemberg. Nonostante quella fosse una squadra spremuta dai due anni precedenti, nel triangolare estivo di preparazione, contro Arsenal e, appunto, Panathinaikos, riuscimmo a imporci senza subire reti. Il risultato dei 45 minuti giocati contro gli ateniesi dirà Roma-Panathinaikos 1-0 goal di Vincenzo Montella!

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