venerdì 26 febbraio 2010

Napoli-Roma. Il precedente.

Dopo la bruttissima parentesi europea (Che senso abbia avuto iniziare il 30 Luglio se poi siamo usciti il 25 Febbraio ancora non è chiaro) arrivata 24 ore il furto del Milan a Firenze che ci è costato il secondo posto, a vantaggio dei rossoneri, torniamo a tuffarci sul campionato per cercare di mantenere quantomeno l'accesso diretto alla Champions della prossima stagione. Il calendario ci propone un'insidiosissima trassferta a Napoli, contro la squadra di Laurentiis estremamente pompata dai mass media, ma anche estremamente vogliosa di entrare in Champions al più presto, per conchiudere simbolicamente il periodo più buoi di tutta la sua storia. La memoria del Match ci riporta indietro agli albori del periodo nero dei partenopei, coincidenti con la rinascita della Magica Roma dopo l'esperienza negativa di Carlitos Bianchi. Era il 22 Febbraio 1998 e la Roma di Zeman era fresca reduce dal famoso inverno "Zemaniano", la sfida col Napoli era palesemente impari: a fronte di una compagine giallorossa lanciata alla conquista della miglior posizione, fino ad allora, della presidena Sensi, c'era un Napoli condannato alla serie "B" sin dall'avvio del campionato. Andò, ievitabilmente, in scena una gara a senso unico regolata dai lupacchiotti 2-0 con goals di Totti e Di Biagio.


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