giovedì 21 gennaio 2010

Juventus-Roma. Il precedente.

Dopo una settimana torniamo in campo, su uno dei campi peggiori per la nostra tradizione: l'Olimpico di Torino. Quella che andiamo ad affrontare è una Juventus in crisi nera, quindi meglio non fidarsi. Per noi la settimana appena trascorsa è filata liscia senza scossoni, si sà che è (quasi) saltato il passaggio di Julio Baptista all'Inter, quello di Okaka al Fulham e quello di Azevedo alla Roma; sono importanti le voci che vogliono Burdisso confermato fino al 2014, ma finchè non arriverà l'ufficialità sarà meglio non illudersi. Per quel che riguarda i nostri avversari, invece, la settimana che li conduce allo scontro è stata importante e nera: contestazione da parte della tifoseria, la cui curva è stata squalificata per i cori razzisti contro Balotelli, arrivo della promettenta ala romana e tifoso della Roma Candreva, direttamente dalla panchina del pericolante Livorno e, infine, rientro in pompa magna dell'anello "debole" della triade, Roberto Bettega.
Ma torniamo alla nostra memoria: ci ritorna in mente una prestazione maiuscola dei nostri colori a Torino, al vecchio e ormai abbattuto Delle Alpi. Era il Dicembre 1995, ultimo turno prima della sosta natalizia. La Roma si presenta reduce da un'eccellente vittoria a Napoli, firmata Thern e Delvecchio. In quella stagione, l'ultima firmata Mazzone, la Roma era partita col freno a mano tirato, ma poi, collezionando una serie di risultati dignitosissimi, alternati da inopportuni pareggi, sarebbe riuscita ad arrivare quinta, ad un solo punto dal duo da podio composto da Lazio e Fiorentina. Quel pomeriggio di Dicembre la Roma si presenta al cospetto della Juventus campione d'Italia e futura campione d'Europa, arcigna e volitiva. Nonostante l'espulsione di Marco Lanna che ci costringerà a giocare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, Balbo a fine primo tempo e un'autorete di Ciro Ferrara al sessantesimo permetteranno ai lupacchiotti di trascorrere un bellissimo Natale.

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