Dopo la sbornia da Derby vinto, da vetta riagguantata, da sogni mostruosamente proibiti, insomma dopo tutto arriva la semifinale di ritorno di Coppa Italia, incastonata tra le due semifinale di andata della Champions League (Inter-Barcellona e Olimpyque Lione-Bayern Monaco) alle 18.00 diretta Rai Due. Dopo 76 Giorni, nel Natale di Roma, andiamo a sfidare l'Udinese a casa sua forti del 2-0 siglato Mexes Vucinic all'andata, in data Giovedì 04 Febbraio 2010. La sfida che si prepara è un po' particolare, con un'Udinese non completamente salva ma nemmeno eccessivamente invischiata nella lotta per non retrocedere, vogliosa, comunque, di prendere il proscenio europeo che le deriverebbe allorquando ottenesse la qualficazione per la finale secca di Roma contro l'Inter. Il derby ha, comunque, lasciato strascichi nella città eterna, con i laziali convinti che, mercè il rigore regalato e sbagliato da Floccari al derby, Tagliavento abbia partegiato per la Roma, dimenticando in palese malafede, elemento caratterizzante la vita sia pubblica che privata di ogni laziale, gli otto gialli rifilati ai calcianti della Roma, con, oltretutto la messa sotto diffida di Cassetti e Riise, e la mancata messa a referto dello sgambetto di Radu ai danni di Perrotta a fine incontro, foriero della rissa di fine derby.
Intanto la memoria ci riporta indietro ad un'altra semifinale tra Udinese e Roma: anche quella seguente un derby. Era la stagione tragica del 2004-05, e quel Giovedì 19 Maggio 2005 scese in campo una Rometta triste triste, reduce da un derbetto piccolo piccolo acchittato dai giuocatori in campo su uno squallido risultato a occhiali, per paura di entrambi le compagini in campo di perdere prezioso terreno nella lotta per non retrocedere in Serie "B". Quella sera, agli ordini di Brunoconti, la Roma giocò una gran bella partita, di contenimento e ripartenza, imbottita di giovanotti di belle speranze, come De Rossi, Aquilani, ma anche Curci, Corvia, Scurto, Greco, Virga e Marsili. Dopo un avvio tambureggiante dei friulani, al 21esimo Cufrè fà partire un traversone sul quale è lesto Amantino Mancini a insaccare alle spalle del pur bravo Handanovic. Nell'ottica dell'andata/ritorno è un goal pesantissimo, ma a inizio ripresa gli uomini di Spalletti, ben guidati a metà campo dal Pek Pizarro, si riversarono in massa nella metà campo giallorossa giungendo al dodicesimo al pareggio grazie a Di Natale, ben imbeccato da Muntari solo davanti a Curci. A questo punto si profilerebbero i tempi supplementari, autentica catastrofe per i nostri, impegnati la Domenica successiva a Bergamo nel match clou per la salvezza contro l'Atalanta. Ma un contropiede magistralmente orchestrato dall'asse Montella-Mancini mette questi solo davanti al portiere sloveno al quale altro non resta che atterrare il brasiliano triste della Roma. RIGORE! Sul dischetto si presenta Totti che si fà ipnotizzare dal portiere, evidentemente in serata di grazia, ma sulla respinta sempre il Capitàno è lestissimo a insaccare il goal qualificazione anche per la Coppa UEFA della stagione successiva. Il finale parlerà di un'espulsione ai danni di Pizarro e dei festeggimaenti dei romanisti, per la prima vittoria targata Bruno Conti!
Intanto la memoria ci riporta indietro ad un'altra semifinale tra Udinese e Roma: anche quella seguente un derby. Era la stagione tragica del 2004-05, e quel Giovedì 19 Maggio 2005 scese in campo una Rometta triste triste, reduce da un derbetto piccolo piccolo acchittato dai giuocatori in campo su uno squallido risultato a occhiali, per paura di entrambi le compagini in campo di perdere prezioso terreno nella lotta per non retrocedere in Serie "B". Quella sera, agli ordini di Brunoconti, la Roma giocò una gran bella partita, di contenimento e ripartenza, imbottita di giovanotti di belle speranze, come De Rossi, Aquilani, ma anche Curci, Corvia, Scurto, Greco, Virga e Marsili. Dopo un avvio tambureggiante dei friulani, al 21esimo Cufrè fà partire un traversone sul quale è lesto Amantino Mancini a insaccare alle spalle del pur bravo Handanovic. Nell'ottica dell'andata/ritorno è un goal pesantissimo, ma a inizio ripresa gli uomini di Spalletti, ben guidati a metà campo dal Pek Pizarro, si riversarono in massa nella metà campo giallorossa giungendo al dodicesimo al pareggio grazie a Di Natale, ben imbeccato da Muntari solo davanti a Curci. A questo punto si profilerebbero i tempi supplementari, autentica catastrofe per i nostri, impegnati la Domenica successiva a Bergamo nel match clou per la salvezza contro l'Atalanta. Ma un contropiede magistralmente orchestrato dall'asse Montella-Mancini mette questi solo davanti al portiere sloveno al quale altro non resta che atterrare il brasiliano triste della Roma. RIGORE! Sul dischetto si presenta Totti che si fà ipnotizzare dal portiere, evidentemente in serata di grazia, ma sulla respinta sempre il Capitàno è lestissimo a insaccare il goal qualificazione anche per la Coppa UEFA della stagione successiva. Il finale parlerà di un'espulsione ai danni di Pizarro e dei festeggimaenti dei romanisti, per la prima vittoria targata Bruno Conti!

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