E', per la seicentomiliardesima volta nella nostra storia, il momento di compiere l'impresa. Ribaltare il risultato di 3-2 subito all'Olimpico contro una squadra che non perde in casa da 38 gare è l'impresa delle imprese, soprattutto alla luce della vecchia volpe che gli Ucraini hanno in panchina, quel Mircea Lucescu che assistette quasi 20 anni fà all'esordio di Totti in Serie "A", e della situazione quasi disperata, dal punto di vista atletico, nella quale versa la nostra Roma. Secondo i "Bene informati" questa dovrebbe essere l'ultima partita di Rosella Sensi presidente della Roma, profilandosi all'orizzonte il prossimo venturo cambio di proprietà a favore di Thomas Di Benedetto. Si dà quasi per certa la presenza dell'Italo-americano al derby di domenica prossima. Chi vivrà vedrà.
Intanto la memoria ci riporta indietro all'unico precedente con gli ucraini, sempre in Champions League. Risalente al 22 Novembre 2006, fase a gironi della Champions posto Mondiale e post Calciopoli. Quella sera alla Roma sarebbe bastato un pareggio contro gli ucraini per qualificarsi con un turno d'anticipo, ma, purtroppo, nel gelo di Donetsk uscimmo sconfitti 1-0 grazie al goal segnato al 17esimo del secondo tempo dal rumeno Marica. Riuscimmo, comunque, a qualificarci grazie alla successiva vittoria interna per uno a zero contro il già qualificato Valencia di Quique Sanchez Flores.
Intanto la memoria ci riporta indietro all'unico precedente con gli ucraini, sempre in Champions League. Risalente al 22 Novembre 2006, fase a gironi della Champions posto Mondiale e post Calciopoli. Quella sera alla Roma sarebbe bastato un pareggio contro gli ucraini per qualificarsi con un turno d'anticipo, ma, purtroppo, nel gelo di Donetsk uscimmo sconfitti 1-0 grazie al goal segnato al 17esimo del secondo tempo dal rumeno Marica. Riuscimmo, comunque, a qualificarci grazie alla successiva vittoria interna per uno a zero contro il già qualificato Valencia di Quique Sanchez Flores.

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