La Roma soffre, ma vince - qualità propria delle grandi squadre -, piega 4-2 una bella Udinese e rilancia la sfida all’Inter, ora a -4. Prova di cuore e di sostanza dei giallorossi, che non potendosela giocare alla pari dell’Udinese sul piano della manovra, per le tante assenze, hanno aspettato il momento giusto per far esprimere, e colpire, i suoi attaccanti. Qui Vucinic ha fatto la parte del leone, con una tripletta, che ha tolto le castagne dal fuoco dopo che i bianconeri di Marino erano riusciti a pareggiare. Adesso, in attesa di Milan-Napoli di domani, la sfida scudetto si fa incandescente. Ranieri, senza De Rossi, Mexes, Pizarro, Taddei, squalificati, e il lungodegente Totti, sceglie Cassetti a destra, con un rombo a centrocampo che ha Menez vertice avanzato dietro le due punte Toni-Vucinic. L’Udinese inizia con Pasquale a sinistra e Coda in panchina, e piazza Sanchez nel tridente con Di Natale e Floro Flores. I bianconeri mostrano personalità in avvio, cercano i lanci in profondità e fanno soffrire la Roma, il cui centrocampo è in affanno. Di Natale, Sammarco, Isla e Sanchez si muovono bene e legittimano il predominio dei friulani nei primi 15’, mentre la Roma evidenzia i preventivabili limiti di manovra. L’Udinese gioca, la Roma segna; i bianconeri mostrano un gioco arioso e gradevole, ma improduttivo, i giallorossi colpiscono con cinismo, sfruttando la grande freddezza delle sue punte. La gara si sblocca grazie a Toni, che al 15’ addomestica un pallone non facile, si gira e trova l’angolino basso sulla destra di Handanovic, forse in ritardo sulla conclusione. Sammarco, ben servito in area tira malissimo e poco dopo arriva il raddoppio della Roma: su contropiede, Vucinic è lanciato impeccabilmente verso la porta, controlla bene, elude la guardia di Zapata e segna con un bel tiro a rientrare. Il 2-0 al 24’ punisce eccessivamente l’Udinese, che si riorganizza e accorcia le distanze. Le serve un rigore per riuscirci, al 38’, segnato da di Natale e concesso dall’arbitro per una trattenuta di Brighi su Sammarco, che però pare iniziare fuori area. La gara resta aperta, con i friulani che prediligono la corsia di destra per attaccare, mentre la Roma si affida sopratutto all’estro delle sue punte cui chiede di fare la differenza. La cosa riesce in una ripresa che si apre con un lampo di Menez, che abbaglia l’Olimpico: scatto sulla fascia, Lukovic liquidato, ma conclusione sbagliata, a fil di palo, quando ormai è a tu per tu con Handanovic. Gol mancato, gol subito: dopo un paio di tiri rimpallati di Di Natale e Sammarco, serviti su azioni in fotocopia dalla destra, versante preferito dai friulani per attaccare, è il capocannoniere del campionato che trova il 2-2. Di Natale, nell’area piccola replica in rete dopo un’azione confusa in area e si porta a quota 21 replicando all'interista Milito. L’equilibrio del punteggio corrisponde a quella del gioco espresso in campo, ma un’ingenuità di Isla compromette in un sol colpo quanto di buono costruito fin lì dall’Udinese. Un’entrata a gamba alta in area su Menez del difensore bianconero costa il rigore del 3-2, segnato da Vucinic, al 21', che spegne i bianconeri e accende la festa dell’Olimpico. Che ha ancora il tempo per spellarsi le mani in almeno tre circostanze: il 4-2 di Vucinic, su meravigliosa azione dalla destra di Menez, un altro numero del francese concluso a lato di poco e un colpo di testa di Burdisso che chiama Handanovic al miracolo. Sipario: le luci della notte accompagnano la Roma verso il grande sogno.
Pagelle
Julio Sergio 5 Non è più tempo di miracoli. Dopo Doni e Artur anche con lui la media tiri nello specchio della porta=gol sta diventando quantomeno preoccupante. Dal suo ritorno in campo dopo l'infortunio ha incassato la bellezza di 5 gol in tre partite (Milan, Livorno e Udinese) e non sempre è stato esente da colpe. A Trigoria, poi, spiegassero ai portieri che le scopo dei rigori è pararli, non buttarsi sistematicamente dalla parte opposta
Cassetti 4 Se il Livorno aveva puntato su Motta per "sfondare" la difesa della Roma, il suo sostituto (o titolare a seconda delle preferenze) Cassetti è stato preso di mira dall'Udinese. Di Natale l'ha fatto impazzire e la squadra giallorossa ha dimostrato ancora una volta che il suo tallone d'Achille è proprio li sulla destra
Juan 6 Sufficienza stiracchiata perché la Roma anche questa sera incassa due gol e la difesa non regala più quella sicurezza di un tempo. Ora che il resto della squadra sembra girare nuovamente non vorremmo che fosse lui a dover rifiatare un po'. Ammonito salterà la trasferta di Bologna. Niente di meglio per riposarsi e preparare al meglio la sfida contro Milito & Company
Burdisso 6 Come Juan con l'aggravante che almeno il difensore argentino ogni tanto si "riposa" in panchina per lasciare spazio a Mexes.
Riise 5 Difende malino e, oramai, non attacca più. E come se non bastasse Vucinic gli ha anche tolto l'onore di battere i calci di punizione.
Faty 6 Impressionante come riesca sistematicamente a togliere palla all'avversario e, altrettanto sistematicamente, regalarla di nuovo a lui Le sue lunghe gambe arrivano un po' ovunque Certo non ha ne i tempi di gioco di Pizarro ne l'esperienza di De Rossi ma, almeno questa sera (e nel suo ruolo naturale), non sfigura.
Brighi 4 Discreta la sua prestazione in mezzo al campo, da dilettante la trattenuta che procura il calcio di rigore all'Udinese e che rischia di compromettere tutta la gara della Roma.
Perrotta 6,5 Deve "sostituire" Pizarro e De Rossi e, allo stesso tempo, dare una mano al giovane Faty. Ci riesce bene anche se deve limitare al massimo le incursioni in avanti. Diffidato, si auspica che per Bologna Ranieri se lo tenga vicino in panchina
Vucinic 8 La prima tripletta in serie A l'aveva realizzata alla Lazio quando vestiva la maglia del Lecce. Questa sera l'attaccante giallorosso si ripete con una prestazione maiuscola se si pensa che era rimasto in bilico fino all'ultimo e che praticamente per tutta la settimana non si era allenato. Intesa con Toni perfetta, un bel rigore e due prodezze che lasciano sognare i tifosi giallorossi
Toni 8 Non ne fa tre ma la rete che sblocca la partita forse è la più importante di tutta la serata. Lo ripetono tutti da tempo e lui lo continua a confermare domenica dopo domenica: è l'attaccante che serviva alla Roma. Quello che la mette dentro nei momenti più difficili, che fa salire la squadra, la fa rifiatare e regala anche assist in avanti
Menez 7,5 Gli manca il gol per essere questa sera ai livelli dei suoi compagni d'attacco. Poco importa se la prestazione del francese è fatta di tante cose buone e zero sciocchezze. La maggior virtù trovata con il tempo da Menez è il saper giocare per la squadra, sia in avanti che in fase difensiva. Dribbling e scatti non sembrano più fini a se stessi ma si concretizzano con assist-gol per i compagni. L'Udinese gli lascia spazi per lui da sogno e il rientro di Totti lo riporterà in panchina. Speriamo non si intristisca di nuovo
Cassetti 4 Se il Livorno aveva puntato su Motta per "sfondare" la difesa della Roma, il suo sostituto (o titolare a seconda delle preferenze) Cassetti è stato preso di mira dall'Udinese. Di Natale l'ha fatto impazzire e la squadra giallorossa ha dimostrato ancora una volta che il suo tallone d'Achille è proprio li sulla destra
Juan 6 Sufficienza stiracchiata perché la Roma anche questa sera incassa due gol e la difesa non regala più quella sicurezza di un tempo. Ora che il resto della squadra sembra girare nuovamente non vorremmo che fosse lui a dover rifiatare un po'. Ammonito salterà la trasferta di Bologna. Niente di meglio per riposarsi e preparare al meglio la sfida contro Milito & Company
Burdisso 6 Come Juan con l'aggravante che almeno il difensore argentino ogni tanto si "riposa" in panchina per lasciare spazio a Mexes.
Riise 5 Difende malino e, oramai, non attacca più. E come se non bastasse Vucinic gli ha anche tolto l'onore di battere i calci di punizione.
Faty 6 Impressionante come riesca sistematicamente a togliere palla all'avversario e, altrettanto sistematicamente, regalarla di nuovo a lui Le sue lunghe gambe arrivano un po' ovunque Certo non ha ne i tempi di gioco di Pizarro ne l'esperienza di De Rossi ma, almeno questa sera (e nel suo ruolo naturale), non sfigura.
Brighi 4 Discreta la sua prestazione in mezzo al campo, da dilettante la trattenuta che procura il calcio di rigore all'Udinese e che rischia di compromettere tutta la gara della Roma.
Perrotta 6,5 Deve "sostituire" Pizarro e De Rossi e, allo stesso tempo, dare una mano al giovane Faty. Ci riesce bene anche se deve limitare al massimo le incursioni in avanti. Diffidato, si auspica che per Bologna Ranieri se lo tenga vicino in panchina
Vucinic 8 La prima tripletta in serie A l'aveva realizzata alla Lazio quando vestiva la maglia del Lecce. Questa sera l'attaccante giallorosso si ripete con una prestazione maiuscola se si pensa che era rimasto in bilico fino all'ultimo e che praticamente per tutta la settimana non si era allenato. Intesa con Toni perfetta, un bel rigore e due prodezze che lasciano sognare i tifosi giallorossi
Toni 8 Non ne fa tre ma la rete che sblocca la partita forse è la più importante di tutta la serata. Lo ripetono tutti da tempo e lui lo continua a confermare domenica dopo domenica: è l'attaccante che serviva alla Roma. Quello che la mette dentro nei momenti più difficili, che fa salire la squadra, la fa rifiatare e regala anche assist in avanti
Menez 7,5 Gli manca il gol per essere questa sera ai livelli dei suoi compagni d'attacco. Poco importa se la prestazione del francese è fatta di tante cose buone e zero sciocchezze. La maggior virtù trovata con il tempo da Menez è il saper giocare per la squadra, sia in avanti che in fase difensiva. Dribbling e scatti non sembrano più fini a se stessi ma si concretizzano con assist-gol per i compagni. L'Udinese gli lascia spazi per lui da sogno e il rientro di Totti lo riporterà in panchina. Speriamo non si intristisca di nuovo
Ranieri 7 Qualche buontempone aveva detto (e scritto) che il tecnico sarebbe stato felice dopo il pareggio di Livorno perché così "si sarebbe scrollato di dosso il peso di poter puntare allo scudetto". Noi, una settimana fa, c'eravamo semplicemente limitati a dire che una grande squadra non si può puntualmente far recuperare duo e tre gola a partita. Problema che, tra le altre cose, si era riproposto anche questa sera. Se la compattezza difensiva è ancora una bella illusione, almeno la squadra ha ritrovato grinta e fiato. Basterà per lo sprint finale?
Sostituzioni
Andreolli/ Faty 6 Si mette al centro della difesa, la sua mossa è soprattutto tattica perchè permettendo a Riise e Cassetti di avanzare, consente alla Roma di tenere l'Udinese a debita distanza. Dimostra personalità e capacità di subentro buone
Pettinari/ Menez N.G. Benvenuto. Consente al francesino di avere la prima "ovation" della sua carriera romanista.
Tonetto/ Vucinic N.G. Bentorato per la parte finale della tua carriera non possiamo che augurarti ogni bene!
Pettinari/ Menez N.G. Benvenuto. Consente al francesino di avere la prima "ovation" della sua carriera romanista.
Tonetto/ Vucinic N.G. Bentorato per la parte finale della tua carriera non possiamo che augurarti ogni bene!
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