Dopo la sosta della Nazionale che ha portato gli azzurri di Marcello Lippi in Sudafrica, grazie al 2-2 di Dublino e al rocambolesco 3-2 contro Cipro a Parma (In entrambi i casi Lippi ringrazi Gilardino, autore del pareggio qualificazione in Irlanda all'ultimo istante e della tripletta che nell'ultimo quarto d'ora ha ribaltato il risultato contro gli isolani), torna la serie "A". Il big Match di giornata, previsto per le 20,45 di Domenica, è Milan-Roma. I nostri amati colori si presentano al cospetto di un Milan in un periodo non proprio florido della storia recente dei diavoli rossoneri. L'allenatore Leonardo è in bilico a causa della lentezza della manovra fin quì prodotta dalla squadra rossonera, l'attacco dà l'idea di essere asfittico, l'età media della rosa è alta e il gruppo in quanto tale sembra, dopo tanti anni, aver perso entusiasmo. Insomma è la classica situazione che porta storicamente la Roma a prendere la SVEGLIA!
Per esorcizzare questo timore, quasi certezza, la memoria torna indietro alla stagione 1985/86. Una stagione dolceamara segnata da una strepitosa rincorsa invernale sulla Juventus, terminata col "suicidio" in casa contro il già retrocesso Lecce. Ma noi vogliamo ricordare cosa successe il 23 Marzo 1986 allo stadio Meazza-San Siro: quel giorno il Milan era a pezzi sotto tutti i punti di vista: la presidenza Farina era terminata ed era stato chiamato come curatore fallimentare della società, a rischio di portare i libri contabili in tribunale, l'imprenditore Rosario Lo Verde. La squadra, sebbene allenata da Nils Liedholm, navigava in acque agitate, e si profilava all'orizzonte il rischio della terza serie B nella storia milanista. A contrapporsi a quel Milan in affanno si presentò, invece, una Roma fulgida, forte del suo gioco spumeggiante, ingagliardita dalla perentoria vittoria per 3-0 contro la Juventus della Domenica precedente che aveva riaperto il campionato (per alcuni osservatori lo aveva letteralmente messo nelle mani dei giallorossi!). La Roma di San Siro iniziò, però, proprio quel pomeriggio ad appalesare i primi segni di quella stanchezza che sarebbe, di lì a un mese, risultata fatale. Nonostante la forma meno brillante sarà un'inzuccata del bomber Pruzzo a 15 minuti dalla fine a regalarci un'importantissima vittoria. Sarebbe stata l'ultima a Milano contro il Milan per 248 mesi!

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