La Roma concede il bis. Dopo la vittoria scacciacrisi sull'Inter di sabato sera, la prima in campionato, rompe il ghiaccio con i tre punti anche in Champions League battendo 2-1 i romeni del Cluj. Avversario meno illlustre dei nerazzurri, ma tignoso, che due stagioni fa, in questa stessa competizione, era stato capace di sbancare l'Olimpico.grazie alle prodezze del talentuoso Culio La Roma ha brillato poco e faticato tanto, ma questi tre punti erano d'obbligo, e sono arrivati tenendo la squadra di Ranieri in scia al Bayern nel gruppo E. C'è poco da storcere il naso. Semmai c'è da ringraziare la sorte, per la traversa ed il palo colpiti sullo 0-0 dal centravanti ivoriano Traorè, ma la Roma stasera ha fatto la differenza, più che con il gioco di squadra, con le prodezze dei singoli. Mexes - per una rete che per lui vale oro, riscattando un momento complicato - e Borriello, autore di un gioiello balistico. Un capolavoro che da solo vale i 90'. Una di quelle reti che - se hai il piacere di gustarle dal vivo - ti rimangono dentro.Castellini terzino sinistro, Mexes, squalificato in campionato, al fianco di Burdisso, Cicinho sulla destra, per provare a spingere forte. In mezzo recupera Pizarro, accanto a De Rossi. Davanti c'è Totti. Centravanti. Con ai lati Menez e Vucinic. Riise va in tribuna, Juan e Borriello in panchina. È la formazione per Totti, vicino alla porta per cercare il gol che gli manca in questa stagione. Quando gioca con Borriello il capitano giallorosso arretra invece il raggio d'azione di qualche metro, inevitabilmente. Partono molto meglio i romeni. Bravi a chiudere gli spazi, sempre pronti a ripartire in contropiede, in velocità, affidandosi alle percussioni del pennellone ivoriano Traorè, 2 metri di potenza e buona coordinazione, e cercando la conclusione in porta ad ogni occasione. Gli ospiti hanno anche un'occasionissima: Traorè fa fare una figuraccia a Burdisso, saltato come un birillo, ma solo davanti a Lobont, ignora un compagno a lato con la porta spalancata, e colpisce la traversa con un bolide. La Roma l'ha scampata bella. I giallorossi si scuotono dal torpore, quasi che lo spavento abbia aperto loro gli occhi. Reagiscono operando un forcing importante, velocizzando la manovra, accorciando le distanze tra reparti, sfruttando le fasce. E le occasioni, finalmente, fioccano. Con Vucinic, tre volte, e il montenegrino si conferma ispirato dopo la rete decisiva all'Inter, poi con Totti, con conclusioni violente dalla distanza, di sinistro e destro, su azione e su punizione. Tutta la gioia di Borriello al 2° gol in carriera in Champions. Ap dentro adriano — Ranieri cambia: fuori Menez, dentro l'Imperatore, dopo l'intervallo. La Roma è più fisica, possente, meno tecnica e veloce, e soprattutto inevitabilmente destinata a sfondare per vie centrale, perchè ora sfrutta meno le fasce. La mossa non funziona, per niente. La Roma sembra ingolfata, i varchi sono di nuovo tutti intasati. E il Cluj con Traorè fa ancora paura. Stavolta il centravanti colpisce il palo con un sinistro di squassante potenza. Lobont era spettatore impotente. Ranieri cambia di nuovo: fuori anche Vucinic e dentro la terza punta centrale, Borriello. In due minuti la Roma vince la partita, segnando due volte. Con Mexes, proprio lui, fermato da tre giornate di squalifica in campionato dopo il rosso di Brescia, e Borriello, appena entrato, a segno con una magia. Un gol che non potrà mai scordare. Andiamo con ordine: Mexes realizza l'1-0 sfruttando uno schema su angolo, battuto basso, dalla destra da Pizarro: la torsione del francese in mischia vale il suo primo centro in Champions League. Poi Borriello raccoglie un lancio lunghissimo di De Rossi e al volo di sinistro trova un gol portentoso. Per dare un'idea: sembra il gol di Del Piero del 3-2 alla Fiorentina su lancio di Orlando di 15 anni fa, con la differenza che Pinturicchio allora aveva colpito di destro, Borriello con il suo ispirato mancino. Anche quando sembra ormai spacciato. Reagisce, segna di testa con Rada, e tiene con i fiato sospeso l'Olimpico fino al 93'. La Roma soffre troppo, ma tiene. E vince. Superando la prova del nove dopo l'impresa contro l'Inter.
giovedì 30 settembre 2010
Roma-Cluji 2-1. Olè!
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martedì 28 settembre 2010
Roma-Cluji. L'arbitro
E' il Sig. Jonas Eriksson della federcalcio Svedese. Nasce a Sigtuna il 28 Marzo 1974. Nonostante sia stato nominato internazionale all'età di 28 anni, risultando il più giovine arbitro internazionale della storia della UEFA, la sua partita di maggior appeal a livello di Clubs è il quarto d'andata dell'Europa League datato 1° Aprile 2010 tra Benfica e Liverpool. L'unico precedente con un'italiana risale al 26 Febbraio 2009 allorquando diresse l'incontro di Coppa UEFA tra Milan e Werder Brema, terminato 2-2, condendo un calcio di rigore al Milan.

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Roma-Cluji. Il precedente.
Il ritmo serrato tardo estivo-autunnale del calendario impone nuovamente un match da dentro/fuori per la nostra amata Roma. Dopo il successo sull'Inter, le polemiche (subito sopite) per l'uscita immediata dallo stadio di TOTTI al momento della sostituzione, la Roma trova un'avversario che, comunque, non evoca felici ricordi. IL CLUJI IN CASA. La memoria và, purtroppo, all'unico precedente tra le due formazioni, quì allo stadio Olimpico di Roma. Era Martedì 16 Settembre 2008 e una Roma reduce, anch'essa, da uno scudetto sfiorato l'anno precedente, ma, reduce, anche da una sconfitta in campionato in trasferta in quel di Palermo, scese in campo deconcentrata e svogliata contro un avversario sconosciuto, allenato da un "pazzo" italiano, testè subentrato, Trombetta. Dopo il goal di Panucci che ci portò in vantaggio al dicissettesimo del primo tempo, la Roma, considerando la pratica già archiviata, smise letterlamente di giuocare, subendo, così, dieci minuti dopo il goal del pareggio da parte di Culio. Non fosse bastato al quarto minuto del secondo tempo, sempre lo stesso Culio, approfittando delle difficoltà come centrale di Cassetti, riuscì a siglare la doppietta-vittoria pel suo team. Inutili gli assalti finali dei giallorossi. Il tabellino parlerà di Roma 1 - Cluji 2!!

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lunedì 27 settembre 2010
Tanti auguri, CAPITANO!

Spero di festeggiare ancora molti altri compleanni indossando questa maglia che amo così tanto. Perché TOTTI non è mai stato, non è e non dovrà mai essere un problema per la Roma.
Io vivo per la Roma.
Francesco Totti
Io vivo per la Roma.
Francesco Totti
34 anni e sei ancora il numero 1.
Auguri, Capitano. Sempre fieri di te!
domenica 26 settembre 2010
Roma-Inter 1-0. Olè!
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venerdì 24 settembre 2010
ROMA-inter. I convocati

Ora è tempo di tornare a dire la nostra in campionato, vincere è obbligatorio...
DAJE ROMA DAJE!
1 BOGDAN LOBONT
2 CICERO JOAO DE CESARE (CICINHO)
3 PAOLO CASTELLINI
4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
7 DAVID MARCELO CORTES PIZARRO
8 RIBEIRO LEITE ADRIANO
9 MIRKO VUCINIC
10 FRANCESCO TOTTI
16 DANIELE DE ROSSI
17 JOHN ARNE RIISE
19 JULIO CESAR BAPTISTA
20 SIMONE PERROTTA
22 MARCO BORRIELLO
25 GULLIERMO ENIO BURDISSO
29 NICOLAS ANDRES BURDISSO
30 SIMPLICIO FABIO HENRIQUE
32 DONIEBER ALEXANDER MARANGON (DONI)
33 MATTEO BRIGHI
77 MARCO CASSETTI
87 ALEANDRO ROSI
94 JEREMY MENEZ
Indisponibili: Okaka, Taddei e Julio Sergio
Squalificati: Mexes
Roma-Inter. L'arbitro.
Emidio Morganti da Ascoli Piceno. (23 Luglio 1966). Esordio in Serie A nel 2001 (Lecce-Fiorentina), nel 2006 è conivolto in Calciopoli, ma ne esce completamente scagionato.
E' un arbitro tradizionalmente sfortunato con la Roma, anche se, curiosamente, l'ultimo precedente risale esattamente a sei mesi, meno due giorni, orsono, proprio contro l'Inter. In quella sfida che ci vide trionfatori, e a un passo dallo scudetto perso SOLO per colpa nostra, comunque Emdio Morganti fece vedere d'esser ancor vieppiù non baciato dalla buona sorte con noi, in quanto convalidò il pareggio dell'Inter firmato Diego Milito in sesquipedale offside. Solo la zampata di Luca Toni e il palo all'ultimo istante colpito sempre da Milito resero giustizia al torto arbitrale consentendo alla Roma d'incamerar tre punti che allora apparvero essenziale pel tricolor!
E' un arbitro tradizionalmente sfortunato con la Roma, anche se, curiosamente, l'ultimo precedente risale esattamente a sei mesi, meno due giorni, orsono, proprio contro l'Inter. In quella sfida che ci vide trionfatori, e a un passo dallo scudetto perso SOLO per colpa nostra, comunque Emdio Morganti fece vedere d'esser ancor vieppiù non baciato dalla buona sorte con noi, in quanto convalidò il pareggio dell'Inter firmato Diego Milito in sesquipedale offside. Solo la zampata di Luca Toni e il palo all'ultimo istante colpito sempre da Milito resero giustizia al torto arbitrale consentendo alla Roma d'incamerar tre punti che allora apparvero essenziale pel tricolor!

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Roma-Inter. Il precedente.
Dopo nemmeno 72 ore dalla fine del furto di Mercoleddì contro il Brescia ci troviamo nuovamente "sul pezzo". Il campionato ci riserva la prima prova dopo quelle che si credeva dovessero essere semplici partite di rodaggio e che, invece, ci inchiodano al penultimo posto in compagnìa della Fiorentina e sopra alla sola Udinese ancora ferma a quota zero.
I tre giorni appena trascorsi sono stati sostanzialmente segnati dalla fortissima presa di posizione della società tutta contro l'arbitro del Rigamonti, da Rosella Sensi infino a Pradè e Montali. Per ora registriamo l'inibizione di Pradè infino al 30 Settembre, la diffida a Montali, la multa al Presidente e tre giornate di squalifica a Mexes (considerando che la squalifica deriva da un fallo che non ha commesso credo si possa parlare tranquillamente di furto!!). Ovviamente questo blog si stringe fortissimamente a Julio Sergio, augurandogli pronta e immediata guarigione... anche perchè, al momento, stiamo senza portiere.
Tornando alla partita, ci rendiamo conto come avrebbe potuto essere il primo vero spartiacque scudetto della stagione, se non avessimo deciso di autoinfiggerci l'ennesima ingiustificata penalizzazione d'inizio stagione. A questo punto non conviene far altro che rifugiarsi nei meandri della memoria, tornando indietro di 15 anni e mezzo. Era il Febbraio del 1995 e il campionato riprendeva dopo la sosta obbligata per via dell'omicidio di Vincenzo Spagnolo perpetrato da alcuni tifosi del Milan due domeniche prima, sul piazzale antistante lo stadio di Genova Marassi, Luigi Ferraris. In un clima volutamente amichevole andò in scena una delle migliori prestazioni della Roma firmata Carlo Mazzone. Quella domenica pomeriggio fu una tripletta diAbel Eduardo Balbo a spianare la strada ai nostri a un esemplare successo per 3-1 contro la compagine meneghina appena rilevata da Massimo Moratti. Per la cronaca il goal del momentaneo pareggio interista fu firmato da Andrea Seno (un pippone de niente!), mentre quella fu l'ultima volta che Delvecchio per noi era solo un avversario......
I tre giorni appena trascorsi sono stati sostanzialmente segnati dalla fortissima presa di posizione della società tutta contro l'arbitro del Rigamonti, da Rosella Sensi infino a Pradè e Montali. Per ora registriamo l'inibizione di Pradè infino al 30 Settembre, la diffida a Montali, la multa al Presidente e tre giornate di squalifica a Mexes (considerando che la squalifica deriva da un fallo che non ha commesso credo si possa parlare tranquillamente di furto!!). Ovviamente questo blog si stringe fortissimamente a Julio Sergio, augurandogli pronta e immediata guarigione... anche perchè, al momento, stiamo senza portiere.
Tornando alla partita, ci rendiamo conto come avrebbe potuto essere il primo vero spartiacque scudetto della stagione, se non avessimo deciso di autoinfiggerci l'ennesima ingiustificata penalizzazione d'inizio stagione. A questo punto non conviene far altro che rifugiarsi nei meandri della memoria, tornando indietro di 15 anni e mezzo. Era il Febbraio del 1995 e il campionato riprendeva dopo la sosta obbligata per via dell'omicidio di Vincenzo Spagnolo perpetrato da alcuni tifosi del Milan due domeniche prima, sul piazzale antistante lo stadio di Genova Marassi, Luigi Ferraris. In un clima volutamente amichevole andò in scena una delle migliori prestazioni della Roma firmata Carlo Mazzone. Quella domenica pomeriggio fu una tripletta diAbel Eduardo Balbo a spianare la strada ai nostri a un esemplare successo per 3-1 contro la compagine meneghina appena rilevata da Massimo Moratti. Per la cronaca il goal del momentaneo pareggio interista fu firmato da Andrea Seno (un pippone de niente!), mentre quella fu l'ultima volta che Delvecchio per noi era solo un avversario......

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giovedì 23 settembre 2010
Brescia-Roma 2-1.
La Roma è in crisi nera. A Brescia perde la partita e i nervi, per un arbitraggio insufficiente, con Mexes e nelle dichiarazioni del dopogara: finisce 2-1 per la squadra di Iachini, rivelazione del campionato, con tre successi in quattro uscite, che valgono un clamoroso secondo posto. Decidono i gol di Hetemaj, sconosciuto centrocampista finlandese, e Caracciolo, su rigore contestatissimo da Mexes, che viene anche espulso per doppia ammonizione e poi ha una reazione plateale nei confronti del guardalinee, reo di aver segnalato il presunto (e ingiustificato, sia come posizione, al limite dell'area, che nell'intervento, iniziato sul pallone) fallo che origina il raddoppio bresciano. La Roma - cui non basta il solito gol del mai domo Borriello - in 4 gare di campionato ha raccolto la miseria di due punticini. In più ha perso la Supercoppa italiana, contro l'inter, e in Champions League, a Monaco di Baviera contro il Bayern. Insomma: 6 partite, in questa stagione 2010-11, zero vittorie. Sabato c'è Roma-Inter: sembra già una prova senza appello per la squadra di Ranieri, che oggi ha provato a rilanciare nella ripresa Adriano, togliendo Menez. Missione fallita, non ne va bene una. Ranieri, vista la malaparata, torna all'antico: Roma schierata con il 4-2-3-1, quello che storicamente i giallorossi hanno interpretato meglio negli ultimi anni. Non ci sono De Rossi e Totti, sostituiti da Brighi, schierato basso al fianco di Pizarro, e Vucinic, che parte largo a sinistra e converge al centro per dare una mano all'altrimenti isolato Borriello. Iachini replica con una squadra compatta: tanta legna in mezzo, con corridori e interditori assortiti, e davanti Diamanti ad inventare dietro al tecnico Eder e al roccioso Caracciolo. I giallorossi non partono neanche male. Menez quando accende il suo motore - e la continuità resta un optional - fa paura: un suo sinistro dopo una cavalcata palla al piede finisce di poco largo. Borriello fa reparto da solo, cattivo, determinato, cerca la porta appena può, ma Sereni è attento. Sì, perchè alla prima occasione i padroni di casa passano. Con il finlandese Hetemaj, alla prima rete in serie A. Bello il cross dalla destra di Caracciolo, clamorosa la dormita del centrocampo giallorosso, che non segue l'inserimento da dietro. La Roma accusa il colpo. Sbanda, accumula cartellini gialli. Ammoniti Cassetti, tra i più attivi, Mexes e Rosi, che rischia anche l'espulsione, troppo nervoso. Ranieri non lo perdona: alla mezzora dentro Cicinho, al suo posto. La Roma nel finale ritrova un minimo di fiducia e qualche conclusione, ma il Brescia si difende con ordine e non rischia più di tanto. All'intervallo si va sull'1-0. Roma in crisi nera. Ranieri cambia a inizio ripresa: dentro Adriano, fuori, a sorpresa per quello che si è visto, Menez. Dopo 15' dentro anche Baptista, per Vucinic. Ranieri ha finito i cambi con mezzora da giocare. La Bestia va vicina al gol con un colpo di testa in mischia. Al 20' si decide la gara. In un'azione di contropiede bresciano già viziata da fuorigioco, Mexes tocca prima il pallone, poi Eder al limite dell'area. Per l'arbitro Russo dentro. Rigore e secondo giallo a Mexes, espulso, che poi perde la testa e minaccia il guardalinee, accompagnato fuori dal campo dai compagni. Dal dischetto Caracciolo segna di potenza il 2-0.La Roma attacca fino al 90', con l'orgoglio, ma con un uomo in meno. Borriello è l'ultimo ad arrendersi: segna con una splendida girata in mischia, con il suo sinistro ispirato, e tiene aperta la gara sino al 98'. Quando Sereni salva il risultato sul colpo di testa di Adriano. La Roma, che chiede invano un rigore a Russo per un mani di Hetemaj, cade ancora e perde per infortunio Julio Sergio (caviglia destra, scongiurata la frattura), che finisce sì in porta, ma in lacrime. Mentre il Rigamonti può far festa: Brescia secondo a 9 punti, Roma terzultima a due 2 punti. Sembra la classifica alla rovescia, e invece è tutto vero.
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martedì 21 settembre 2010
Brescia-Roma. L'arbitro
E' Carmine Russo di Nola. Nasce nella città Irpina il 29 Settembre 1976. E' alla seconda stagione in massima Serie. L'unico precedente con la Roma purtroppo non ci arride in quanto risale al giorno Domenica 25 Ottobre 2009, allorquando perdemmo in casa contro il Livorno 0-1, con goal di Ciccio Tavano. Speriamo bene


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Brescia-Roma. Il precedente
Primo turno infrasettimanale della stagione. Quest'anno ne son previsti quattro. La Roma è di scena allo stadio Mario Rigamonti di Brescia. Purtroppo arriviam nel momento peggiore della nostra storia dagli ultimi sessant'anni. La Roma non si trovava, a questo punto della stagione, con due punti figli di due pareggi dall'infausta annata 1950-51. Pel second'anno di fila la Roma parte come nell'anno della sua (speriam) unica retrocessione. La tensione all'interno delle segrete di Trigoria si taglia col coltello. La sfuriata del Mister di Sabato scorso contro la stampa rea di critiche ingiuste, a suo dire, non ha prodotto alcunchè d'apprezabile. Non solo ma propriamente nella conferenza stampa odierna Mister Ranieri ha battuto nuovamente il tasto sul fatto che i problemi della lupa siano figli di paura e scarsa propensione alla lotta. Una squadra d'ultratrentenni che condivide lo spogliatoio da sei anni e oltre che si fà vincere dalla paura? Quest'argomentazione convince nè punto nè poco! Purtroppo andiamo a Brescia privi dei du'condottieri TOTTI&DE ROSSI. Visto lo stato di forma attuale, soprattutto quello del mediano, di per sè non sarebbe un dramma, ma dato l'alto valore extracalcistico che si ripone in lombardia alla tenzone in oggetto avere in squadra Capitàno e Capitànfuturo avrebbe certamente giovato alla causa. La memoria dell'incontro di cui al titolo non può che rimenarci a dolci ricordi: certamente la vittoria dell'anno del terzo tricolore è un buon esempio di quanto detto pocanzi, ma chi scrive vuole ricordare il giorno nel quale quello scudetto iniziò a cucirsi sulle maglie della Roma e, soprattutto, quando la storia della AS Roma entrò in una fase nuova, diversa. Come nella storia dell'umanità esiste l'ante e il post riferito alla nascita di Gesù, così nella storia della Roma esiste un ante e un post. La data dell'Epifania del maggior profeta di calcio è Domenica 28 Marzo 1993. Chi, quel giorno, era a Brescia ad assistere ad un'autentica passegiata della Roma di Boskov sul Brescia di Lucescu (Il tabellino dirà Brescia 0- Roma 2, con reti in tre minuti firmate Caniggia e Mihajlovic) era convinto di assistere a una delle tante trasferte della Roma, in una stagione tutto sommato anonima, ma sui cui meriti dello zingaro del calcio Boskov andrebbe discusso parecchio. Per come si misero le cose quell'anno la Roma sarebbe potuta retrocedere tranquillamente, come successe ad esempio alla Fiorentina, invece arrivammo buoni decimi, in finale di Coppa Italia e a un palo dalla semifinale di Coppa U.E.F.A. Ma la storia, alcune volte, si nasconde proprio nei meandri più insoliti per dispiegarsi in tutta la sua grandezza. E quel giorno la grandezza della storia s'appalesò al minuto 43 del secondo tempo, allorquando la vecchia volpe Boskov capì che aveva l'occasione per incidere il suo nome col fuoco nella pietra della storia romanista. Con un gesto apparentemente anonimo cambiò i destini del calcio romano e italiano. Richiamò in panchina Ruggiero Rizzitelli e fece esordire in serie "A" un giovinotto di nome Francesco TOTTI.... O, semplicemente, IMMENSO CAPITANO!
Alberto Mandolesi ci racconta l'esordio di Totti, clikka
quì
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domenica 19 settembre 2010
Roma-Bologna 2-2.
E' andata così. La Roma è PALESEMENTE sulle ginocchia. Non basta trovarsi sul 2-0 in casa col Bologna a dieci minuti dalla fine per portare a casa tre punti. Nonostante il gran goal di Borriello, colto sulla linea dell'off-side da un lancio di Juan e il raddoppio su punizione deviato accidentalmente dal bolognese Rubin, al ventesimo del secondo tempo, la Roma torna a casa col classico pugno di mosche. E pensare che sempre nel primo tempo un gran tiro di TOTTI due minuti dopo il vantaggio di Borriello che si è stampato sulla traversa aveva fatto presagire, finalmente, una dolce domenica. Invece prima un goal di Juan annullato per motivi non ben chiari su calcio d'angolo e poi il forcing finale del Bologna già nel primo tempo, rendevano chiaro come anche oggi ci sarebbe stato da soffrire. Ma a tutto c'è un limite e, dopo il due a zero, anche il più pessimista dei tifosi era convinto che se ne fossero accorti anche i giuocatori... invece l'unica cosa chiara della Roma oggi era come la compgine capitolina fosse sulle ginocchia. Per colpa di chi? Per colpa di cosa. Di solito, adesso, si dice: "E' inutile cercare il colpevole, pensiamo ad andare avanti"... eh no. Bei soloni, troppo facile. Quì si fanno i processi e i colpevoli devono pagare duramente e devono avere una punizione esemplare: COLPIRNE UNO PER EDUCARNE CENTO!! Il colpevole ha un Nome CLAUDIO e un Cognome RANIERI. Di Claudio Martello, ormai, è rimasto solo il nome. La preparazione è stata tolamente sbagliata, dilettantesca e pietosa. Dieci giorni di ritiro SEMPRE col pallone, amichevoli ovunque (anche se, per questo, la colpa è maggiormente della società), una gestione delle partite pessima, da lacrime agli occhi, ha disinsegnato la fase difensiva ai giuocatori. Oggi Mexes è stato di gran lunga il peggiore. Le sue squadre lamentano SEMPRE una distanza siderale tra la difesa e il centrocampo. Brescia DEVE essere la sua ultima possibilità... Non possiamo rischiare di compromettere definitivamente una stagione partita come peggio non si sarebbe potuto! Il tempo per rimediare non manca, ovviamente, ma è necessario un cambio di rotta: i responsabili di questo scempio devono cambiare aria il prima possibile. Se non è possibile mandare via il carneade Montali, si sostituisca, perlomeno, l'incompetente. Personalmente propenderei per Walter Zenga, oppure, cospargendosi, ovviamente il capo di ceneri, Francesco Rocca.Il miglior allenatore su piazza. Al limite si potrebbe promuovere in prima squadra l'ottimo Stramaccioni. Ma levateci questo cancro dai coglioni.... vi prego!
Comunque sia Claudio Ranieri rimane un grandissimo allenatore.
Comunque sia Claudio Ranieri rimane un grandissimo allenatore.

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giovedì 16 settembre 2010
Roma-Bologna. Il precedente.
Adesso BASTA!!I tifosi della Roma sono stufi, arci stufi di quest'andazzo. Per il TERZO anno consecutivo la Roma parte col piede sbagliato.... e prima era colpa della visita di Spalletti a Parigi, e poi della sfiducia verso il tecnico di Montesportoli, il rapporto col quale non s'era ripreso, ma anzi era persino deteriorato nel corso della stagione 2008/09, e adesso le divisioni tra Conti e Pradè da una parte e Montali dall'altra; divisioni che troverebbero anche un rispecchio in campo nel cattivo sangue che corre tra il Mister e il Capitàno, il tutto condito dal "clan dei brasiliani esclusi" composto da Doni, Cicinho e Baptista, ai quali si sarebbe aggiunto anche il neo acquisto Fabio Simplicio. Il risultato di quest'andazzo ABOMINEVOLE è l'ennesima falsa partenza della Roma che, inevitabilmente, ci porterà a mangiarci le mani a fine stagione. In Europa siamo reduci da una delle più barbine figure mai fatte nella nostra storia. Non tanto pel risutlato (Perdere 2-0 a mOnaco di Baviera nella fase a gironi di Champions non è un dramma!), ma pell'attegiamento tattico: "Abbiamo fatto il vecchio catenaccio, non abbiamo fatto un tiro in porta!" Ecco le parole del Capitàno all'uscita dal match. Ranieri, che al momento della sostituzione è stato apostrofato, in modo non palese, sempre da TOTTI come un "Testa di cazzo", ha preferito non commentare. Noi preferiamo stendere un velo PIETOSO! Come pietosa è stata la Roma.
Ancora una volta Bologna rappresenta l'ultima istanza, la spiaggia definitiva, come l'anno scorso, allorquando eravamo reduci da tre sconfitte di fila in campionato, impelacati nella zona retrocessione. Purtroppo la sensazione è completamente differente: quest'anno prendiamo sonore imbarcate difensive, il gruppo appare tutto fuorchè compatto. Solo Ranieri non sembra differente: incommpetente e con la testa nel pallone nell'autunno del 2009, incompetente e con la testa nel pallone adesso. In questi momenti viene istitntivo ricorrere a un nume tutelare... chi più del NUME per Antonomasia?(Ma poi chi era questa "Antonomasia"?)Liddas, da lassù proteggici tu! Ti ricordi il tuo Roma-Bologna? Era l'ultima della stagione 1976/77, la tua ultima partita della prima avventura sulla panchina della Roma. Un tuo pupillo, anzi il tuo pupillo migliore, quello che rimarrà per SEMPRE nei cuori di tutti noi tifosi della Roma regalò a te, alla Sud, anche, perchè no, a se stesso, al suo amore per questi colori la possibilità di salutare l'annata calcistica con una vittoria. La classifica finale ci avrebbe regalato solo 28 miserrimi punti sui 60 disponibili, relegandoci al nono posto, tre punti sopra la serie B. Ma di quel giorno vogliamo ricordare il risultato, il marcatore che da 16 anni ci fà da angelo e l'allenatore al quale quel giorno dicemmo semplicemente: "A presto!"
Ancora una volta Bologna rappresenta l'ultima istanza, la spiaggia definitiva, come l'anno scorso, allorquando eravamo reduci da tre sconfitte di fila in campionato, impelacati nella zona retrocessione. Purtroppo la sensazione è completamente differente: quest'anno prendiamo sonore imbarcate difensive, il gruppo appare tutto fuorchè compatto. Solo Ranieri non sembra differente: incommpetente e con la testa nel pallone nell'autunno del 2009, incompetente e con la testa nel pallone adesso. In questi momenti viene istitntivo ricorrere a un nume tutelare... chi più del NUME per Antonomasia?(Ma poi chi era questa "Antonomasia"?)Liddas, da lassù proteggici tu! Ti ricordi il tuo Roma-Bologna? Era l'ultima della stagione 1976/77, la tua ultima partita della prima avventura sulla panchina della Roma. Un tuo pupillo, anzi il tuo pupillo migliore, quello che rimarrà per SEMPRE nei cuori di tutti noi tifosi della Roma regalò a te, alla Sud, anche, perchè no, a se stesso, al suo amore per questi colori la possibilità di salutare l'annata calcistica con una vittoria. La classifica finale ci avrebbe regalato solo 28 miserrimi punti sui 60 disponibili, relegandoci al nono posto, tre punti sopra la serie B. Ma di quel giorno vogliamo ricordare il risultato, il marcatore che da 16 anni ci fà da angelo e l'allenatore al quale quel giorno dicemmo semplicemente: "A presto!"

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lunedì 13 settembre 2010
Bayern Monaco-Roma. Il precedente.
Dopo l'orribile KO esterno con cinque pappine sul groppone, subito a Cagliari, la squinternata e sfilacciata al suo interno Roma di Ranieri (Ancora per quanto? Ormai sono sempre maggiori i segnali di un progressivo allontanamento tra il tecnico testaccino e i "senatori" della squadra, soprattutto i vecchi rottami dell'era Spallettiana, Doni e Cicinho in testa!) si appresta ad esordire per la settima volta in Champions League. L'avversario che l'urna di Nyon ci ha regalati è di quelli da mettere i brividi: il Bayern Monaco finalista della scorsa edizione. Pur aggravati da notevoli assenze, Robben e Ribery su tutti, i bavaresi appaiono, anzi SONO, gli strafavoriti della sfide e del gruppo "E". La memoria del match ci riporta indietro d'oltre un quarto di secolo. Anche quella era una squadra allenata da un perdente DOC, alla fine d'un ciclo. Era la stagione 1984/85, e sulla panchina della Roma sedeva la coppia Erikson+Clagluna. Dopo aver agevolmente eliminato la Steaua di Bucarest ai sedicesimi e i gallesidel Wrexham agli ottavi, nella ripresa primaverile della Coppa Coppe ci capitarono i panzer bavaresi. Il 06 Marzo 1985 all'Olympia Stadion vàin scena la debacle della squadra finalista della Coppa Campioni precedente. Le reti di Aughentaler e Hoeness condannarono i nostri a tentare l'impresa di lì a due settimane... purtroppo l'impresa non sarebbe riuscita.... ma questa è un'altra storia!

giovedì 2 settembre 2010
Champions League: la lista della Roma

La Roma, attraverso un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, ha diramato la lista dei giocatori convocabili per la prossima UEFA Champions League: nessuna esclusione eccellente, al suo interno troviamo i tre brasiliani "dissidenti" (Doni, Cicinho e Baptista) e ovviamente l'ultimo acquisto, Marco Borriello.
Esclusi solo Antunes e Loria, chiaramente non all'altezza della competizione.
LISTA A
1 LOBONT BOGDAN
2 DE CESARE CICERO JOAO (CICINHO)
3 CASTELLINI PAOLO
4 SILVEIRA DOS SANTOS JUAN
5 MEXES PHILIPPE
7 PIZARRO CORTES DAVID MARCELO
8 LEITE RIBEIRO ADRIANO
9 VUCINIC MIRKO
10 TOTTI FRANCESCO
11 TADDEI FERRANTE RODRIGO
16 DE ROSSI DANIELE
17 RIISE JOHN ARNE
19 BAPTISTA JULIO CESAR
20 PERROTTA SIMONE
22 BORRIELLO MARCO
23 LEANDRO GRECO
25 BURDISSO GUILLERMO
27 JULIO SERIO BERTAGNOLI
29 BURDISSO NICOLAS ANDRES
30 SIMPLICIO FABIO HENRIQUE
32 MARANGON DONIEBER ALEXANDRE
33 BRIGHI MATTEO
77 CASSETTI MARCO
87 ROSI ALEANDRO
94 MENEZ JEREMY
LISTA B
41 PIGLIACELLI MIRKO
42 FRASCATORE PAOLO
43 MONTINI MATTIA
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mercoledì 1 settembre 2010
Borriello alla Roma
Il bomber ha snobbato i gobbi e scelto la Roma, tra i tifosi torna l'entusiasmo!

Nessuno di noi se lo sarebbe aspettato, eppure nel giro di qualche giorno la Roma è riuscita a soffiare il secondo giocatore consecutivo alla Juventus. Come nel caso Burdisso (acquistato a titolo definitivo venerdì scorso), anche in questo caso è stata determinante la volontà del giocatore, che ha rifiutato i gobbi per vestire la maglia giallorossa. Marco manterrà il numero 22 sulla maglia, mentre la presentazione ufficiale ci sarà giovedì.
Ecco il comunicato ufficiale, apparso sul sito della Roma, che sancisce l'acquisto dell'attaccante:
"L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver perfezionato con l’A.C. Milan S.p.A. il contratto per l'acquisizione a titolo temporaneo e gratuito, con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore MARCO BORRIELLO, con effetti a decorrere dalla data odierna.
Per l’acquisizione a titolo definitivo, con effetti a decorrere dalla stagione sportiva 2011/2012, è previsto il riconoscimento in favore della A.C. Milan di un corrispettivo di € 10 milioni, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità tramite la Lega Nazionale Professionisti, di cui € 3,4 milioni, oltre IVA, nella stagione sportiva 2011/2012, ed € 3,3 milioni, oltre IVA, nelle stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014.
Con il calciatore è stato sottoscritto un contratto economico per le prestazioni sportive che prevede il riconoscimento di un emolumento lordo di € 4,5 milioni, per la stagione sportiva 2010/2011; a seguito dell’acquisizione a titolo definitivo, al calciatore sarà riconosciuto un emolumento lordo di € 5,4 milioni di euro, per le stagioni sportive 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015."
Si tratta di un gran bel colpo e questa volta, non possiamo esimerci dal fare i più sentiti complimenti alla dirigenza della società, che ha condotto quest'operazione in modo formidabile.
Daje!

"La Roma è una svolta importante per la mia carriera"
Nessuno di noi se lo sarebbe aspettato, eppure nel giro di qualche giorno la Roma è riuscita a soffiare il secondo giocatore consecutivo alla Juventus. Come nel caso Burdisso (acquistato a titolo definitivo venerdì scorso), anche in questo caso è stata determinante la volontà del giocatore, che ha rifiutato i gobbi per vestire la maglia giallorossa. Marco manterrà il numero 22 sulla maglia, mentre la presentazione ufficiale ci sarà giovedì.
Ecco il comunicato ufficiale, apparso sul sito della Roma, che sancisce l'acquisto dell'attaccante:
"L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver perfezionato con l’A.C. Milan S.p.A. il contratto per l'acquisizione a titolo temporaneo e gratuito, con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore MARCO BORRIELLO, con effetti a decorrere dalla data odierna.
Per l’acquisizione a titolo definitivo, con effetti a decorrere dalla stagione sportiva 2011/2012, è previsto il riconoscimento in favore della A.C. Milan di un corrispettivo di € 10 milioni, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità tramite la Lega Nazionale Professionisti, di cui € 3,4 milioni, oltre IVA, nella stagione sportiva 2011/2012, ed € 3,3 milioni, oltre IVA, nelle stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014.
Con il calciatore è stato sottoscritto un contratto economico per le prestazioni sportive che prevede il riconoscimento di un emolumento lordo di € 4,5 milioni, per la stagione sportiva 2010/2011; a seguito dell’acquisizione a titolo definitivo, al calciatore sarà riconosciuto un emolumento lordo di € 5,4 milioni di euro, per le stagioni sportive 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015."
Si tratta di un gran bel colpo e questa volta, non possiamo esimerci dal fare i più sentiti complimenti alla dirigenza della società, che ha condotto quest'operazione in modo formidabile.
Daje!
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