martedì 24 maggio 2011

Mercato As Roma 2011-12

Inizia a delinearsi la nuova Roma targata Di Benedetto. Per quanto i tempi ancora non siano maturi per una presentazone ufficiale che avverrà dopo il closing definitivo fissato per le ore 14,00 di Giovedì 18 Agosto 2011 (Stesso giorno dell'esordio della nostra Roma per il play off di Europa League, ammesso che il Palermo non vinca la Coppa Italia), Walter Sabatini farà le "veci" del Presidente oltre ad avere il ruolo di Direttore Tecnico, mentre da Ottobre il ruolo di "Presidente" in loco dovrebbe essere di Franco Baldini. Intanto le nostre fonti ci dicono come l'allenatore dell'anno prossimo sarà Luis Enrique, proveniente dal "Barcellona B" mentre il primo acquisto sarà il terzino dello Sporting Gijon Josè Angel Valdez Diaz. Per il ruolo di portiere si punta fortissimo sull'olandese Stekelemburg, mentre il centrale di esperienza, per quel che sappiamo, dovrebbe essere l'argentino Heinze, il cui accordo con l'Olympique Marsiglia scadrà il prossimo 30 Giugno. Due i colpi giovani, stando alle fonti: lo spagnolo Bojan e l'argentino Lamela, attualmente impegnato col River Plate, clamorosamente invischiato nella lotta per non retrocedere! Sempre in avanti, comunque, ha intenzione di muoversi la nuova dirigenza: infatti ci è stato anche riferita la volontà di arrivare all'ex Bologna e Fiorentina, attualmente Espanyol, Osvaldo, attacante esterno argentino di passaporto e nazionale italiana. Operazione, comunque, definibile solo per fine mercato.

Operazioni di contorno dovrebbero riguardare il giovane Ivoriano Tallo del Chievo Verona e il terzino francese Loic Nego, entrambi a parametro zero, almeno secondo le volontà di Sabatini. Sicuri partenti, stando alle nostre fonti: Doni, per la cui cessione la Roma è disposta anche un esborso economico, John Arne Riise, per il quale è fortissimo l'interessamento del Fulham, nel quale già milita il fratello e Mirko Vucinic, già da tempo accordatosi con la Juventus, oltre a Julio Sergio Bertagnoli, per il quale sarebbe pronto il posto a Lecce.

Roma-Sampdoria 3-1. Europa League.

Un'altra stagione é andata. Un altro lavoro s'è chiuso. La classifica finale ci racconta di un mesto sesto posto conquistato all'ultima giornata contro la già retrocessa Sampdoria (Così se imparano a sputà sangue pe facce perde lo scudetto e a scanzasse coll'Inter a Milano...). La partita é stata da ritmi balneari, ci ha visti passare in svantaggio con un goal di Mannini lesto a ribattere in rete un tiraccio di Ziegler respinto malamente da Lobont. Sarà il CAPITANO, con questa partita a quota 207 goals in serie "A" (3 più di Baggio!), a pareggiare pochi minuti dopo, grazie a una delle sue magie dal vertice destro dell'area Doriana, sotto la Nord. Per il resto raccontiamo la solita pietosa partita della difesa, capace di farsi mettere nel sacco dall'attacco doriano, guidato dal solo Biabany e il solo Totti contro tutti.... avversari e compagni. Il tempo di goderci il secondo goal romanista siglato da Vucinic, che, ben servito da Totti in area di porta, nasconde il pallone alla difesa doriana e al suo portiere, Da Costa, e insacca sotto le gambe dell'ex riserva di Curci. Intanto da Torino arrivavano notizie "Confortanti", con la Juventus MAI in vantaggio sul Napoli (Ricordiamo che, qualora la Juventus avesse vinto e noi avessimo perso, l'Europa LEague sarebbe stata juventina), ma capace solo di fermarsi sul due a due, contro i Partenopei già sazi dell'accesso diretto alla Champions conquistato domenica scorsa; e soprattutto da Udine laddove Udinese e Milan si accontetavano dello Zero a Zero, portando i friulani al preliminare di Champions e condannando anche la Lazio a quello di Europa League. All'ottantacinquesimo una gran punizione di Totti veniva respinta malamente da Da Costa sui piedi dell'accorrente Borriello che tornava al goal all'Olimpico e in campionato dopo 3 mesi e venti giorni... Standing ovation per il Capitano sostituito dall'esordiente Florenzi e poi solita invasione di campo dei fanciulli figli dei giuocatori per il saluto al pubblico. Tutto finito? Macchè.... con questa partita si chiude ufficialmente l'era Sensi. Totti e De Rossi ringrazieranno personalmente la Dott.ssa Rosella regalandole la malgietta della Roma numero 1 con scritto "Rosella", il pubblico, purtroppo, non renderà il dovuto grazie ad una famiglia che per la Roma s'è letteralmente svenata. Intanto a inizio partita la stessa Rosella ringrazierà Totti con una targa commemorativa dell'impresa compiuta dal Capitano, ovvero aver superato nientemeno che Baggio nella classifica dei marcatori italiani di tutti i tempi. Targa che un'ora dopo averla consegnata era già obsoleta.

mercoledì 18 maggio 2011

Indiscrezioni sul futuro della Roma



Le nostre fonti sono riuscite a carpire qualche notizia succosa sul prossimo futuro della Roma... nessuna purtroppo confermata al 100%, ma è sicuramente qualcosa in più di semplici voci di corridoio...

- Baldini: si dovrà aspettare il 3 giugno, prima di rivederlo con i colori giallorossi. Molto probabilmente prima rientrerà con il ruolo di consulente, mentre da ottobre (a qualificazioni per gli Europei concluse), potrà assumere la carica di Direttore Generale. Il suo arrivo è certo.

- Allenatore: per conoscere chi guiderà la Roma nella prossima stagione, dovremo aspettare molto meno: il 23 maggio. In pole ci sono Villas Boas, Guardiola, Wenger, Blanc e Quique Sanchez Flores. Non è da scartare l'ipotesi Deschamps.

- Verrà comprato almeno un giocatore americano: si fa il nome di Bradley 23enne centrocampista dell'Aston Villa

Incrociamo le dita!

domenica 15 maggio 2011

Catania-Roma 2-1.

E' la fine.... la fine delle possibilità di entrare in Champions, la fine ingloriosa di una squadra che ha raccolto molto meno di quanto avesse meritato ma che, al contempo, ha illuso chiunque ami questi colori molto maggiormente di quanto fosse lecito supporre. Ricorderemo l'incontro del Massimino come la resa incondizionata di un gruppo al capolinea, in una stagione che ha evidenziato tutte le lacune e gli equivoci subodorati negli anni passati. Forse aveva ragione Claudio Ranieri quel Sabato di Cagliari, alla seconda giornata di campionato, allorquando disse, senza mezzi termini, che questa era una squadra in grado, al massimo, di entrare in Europa League. I risultati, purtroppo, gli hanno dato pienamente ragione. Oggi la Roma é entrata in campo a Catania con i cerotti, senza centrocampo, con in avanti il solo Totti in (pseudo)forma, con Borriello febbricitante, Vucinic non al 100% e Ménez fuori squadra, di fatto. L'avvio è dei peggiori, dopo quattro minuti Juan deve uscire e subentra Loria. Sembra poter essere un pomeriggio al contrario, quando Simoncino Loria insacca il goal del vantaggio, al tredicesimo, su incoranta a seguito di una punizione scodellata col compasso da Totti. Da quel momento la Roma sparisce, il Catania dà la sensazione di poter maramaldeggiare, ma non pareggia, colpendo un palo e una traversa e mangiando una quantità incredibile di goal facili facili. Il clima è tipicamente da match di fine stagione. Ma la Roma deve portare a casa i tre punti per continuare a sperare in un posto ai preliminari di Champions, anche perché nel frattempo l'Udinese piega agevolmente il Chievo a casa sua e la Lazio ha già portato a casa i suoi tre punti grazie alla partita palesemente combinata con i complici nel malaffare del Genoa. Fatto stà che fino al 34esimo il risultato dice ancora Catania zero Roma uno, cioè Roma pienamente in corsa Champions. Poi, quando tutto sembra rientrare nei binari della normalità, grazie agli ingressi di Vucinic e Pizarro, al posto del febbricitante Borriello e dell'inadeguato Leandro Greco, tutto cambia: il Catania capisce che ha di fronte solo le vestigia di una squadra che fu; così l'ex frusinate Lodi, subentrato al contestatore Terlizzi, mischia le carte in avanti e guadagna una punzione sull'out sinistro che Ricchiuti scodella al centro dell'area di porta; Doni si ricorda chi é e decide di far capire, al di là di ogni dubbio, che le parate fatte fino a quel momento erano figlie SOLO della casualità; fatto sta che esce- non esce sul cross permettendo all'argentino Bergessio di insaccare di spalla... e' uno a uno, risultato inutile ma che, almeno, stante la sconfitta bianconera a Parma, ci regalava il mamtematico accesso ai preliminari di Europa League, come nel 2009. Ma le cose, purtroppo, non vanno così: la Roma tenta di riprendersi la vittoria, si getta in avanti lancia in resta, ma la migliore occasione capita sempre agli etnei, aiutati in maniera SCHIFOSA da un Tagliavento in giornata ancor più antiromanista del solito, almeno da quando dei vermi hanno notato che con lui la Roma aveva un buon curriculum! Fatto sta che Tagliavento fischia al 93esimo la prima punizione dal limtie per la Roma (Alleluja!), Pizarro finta di centrare, invece allarga per l'accorrente Rosi che crossa al centro sul capoccione di Doni che prende benissimo di testa ma Andujar blocca, sul rilancio immediato é sempre bravo Pizarro a recuperare per evitare la porta sguarnita, passa a Rosi che scodella per Totti, la palla é troppo lunga, Totti riesce ad evitare la rimessa dal fondo, ma concede la rimessa laterale, gli etnei ribaltano l'azione e, all'ultimo respiro, con Gomez ci inchiodano a 60 punti, costringendoci a fare almeno un punto domenica prossima contro l'appena retrocessa Sampdoria per essere sicuri di non restare tagliati fuori pure dall'Europa League! Intanto dobbiamo iniziare a guardare avanti, le voci che davano epr certa l'accoppiata Baldini- Sabatini adesso iniziano a dire come Capello abbia deciso di inchiodare Franco Baldini a Londra fino al 2012; sicuramente troveranno il modo per spiegarci come sia colpa di Rosella Sensi. Noi ci limitiamo a notare:
A) Un anno di piena e totale gestione Montali-Unicredit ha deprezzato in maniera abnorme il parco giuocatori della Roma
B) Un anno di piena e totale gestione Montali-Unicredit ha regalato Mexes al Milan
C) Un anno di piena e totale gestione Montali-Unicredit ha portato la Roma alle spalle della Lazio, prima volta da quando c'é Lotito
D) Un anno di piena e totale gestione Montali-Unicredit ha portato alla fine di ogni certezza societaria
E) Gli americani ANCORA NON ESISTONO.... e adesso non ci sono più alibi.
Chi scrive é sempre più convinto che i nomi "Baldini-Sabatini" altro non siano stati che fumo gettato agli occhi dei tifosi, insomma autentica pornografia calcistica.
Troppo facile, per un quotidiano, sparare Franco Baldini, Sabatini, Buffon, Villas Boas per vendere, per far sognare i beoti. I fatti ci dicono che oggi a Catania la Roma ha calato il sipario, Domenica dovrebbe fare l'inchino per salutare il pubblico e poi della Roma ne resterà solo un ricordo...
E questo anche grazie a chi scriveva "Virtuosi Saluti!"


venerdì 13 maggio 2011

Inter-Roma 1-1. Eliminati.

A Roma non ci sarà la Roma. In finale di coppa Italia, all’Olimpico, tornerà, come un anno fa, l’Inter. Nel tentativo di bis dell’annata perfetta è l’unica copia "autenticata", ma Leonardo vivrà la prima vera finale della sua gestione. Iniziare a vincere sarebbe un buon presupposto per continuare e ripartire, l’anno prossimo. A Montella non riesce la rimonta, gli americani partiranno senza trofei né viaggi a Pechino, per la Supercoppa italiana. Se c’è qualcuno che merita un altro trofeo, nella stagione interista, quello è sicuramente Eto’o. Samu ha tirato la carretta con Benitez, ha guidato il tentativo di riscossa con Leonardo, si è presentato a questa gara con 33 gol segnati. Il 34° è quello che dà i suoi la finale di Roma, la finale di Coppa Italia, per un possibile triplete, seppur minimalista (Supercoppa Italiana, Mondiale per club, trofeo nazionale). Eto’o caccia la Roma lontana due gol dalla qualificazione: i giallorossi ne segneranno uno, per accendere (anche a livello di nervi) gli ultimi minuti di una gara iniziata col silenziatore. Primo tempo dai ritmi bassi, molto bassi, poche conclusioni verso i due portieri, squadre disciplinate e poco mobili. Manca sempre l’ultimo passaggio, anche perché nessuno "lo detta" con movimenti senza palla. In tutto il primo tempo si segnalano un tiro a lato di Eto’o e una conclusione da buona posizione di De Rossi, che non centra i pali. La ripresa parte con la stessa andatura da villaggio vacanze. Poi qualcosa cambia. Il gol che sveglia il match arriva al 13’ della ripresa: Kharja raccoglie una respinta corta della difesa, entra in area e crossa. Perrotta sfiora solo di petto, la palla arriva a Eto’o che trova il corridoio per infilare rasoterra di piatto destro sul secondo palo. Da lì in poi tocca ai disoccupati portieri, con interventi decisivi su Pazzini e Milito (Doni) e Borriello (Julio Cesar). Borriello, però, non si arrende, si avvicina al gol a un quarto d’ora dalla fine (doppio palo) e trova l’1-1 al 39’, con un colpo di testa su cross di Perrotta. Cinque minuti di bagarre, di cartellini e di tentati assalti. Non basta. L’Inter va in finale sfruttando il capolavoro di Stankovic dell’andata, gestendo e rischiando forse un po’ troppo. Non una gara memorabile, ma contava il risultato. Leonardo ripropone il 4-2-3-1, con interpreti "particolari": sulla stessa linea, dietro a Pazzini (preferito a Milito), ci sono infatti Eto’o, Kharja (sostituto degli infortunati Sneijder e Stankovic) ma anche il millenario Zanetti. Prima della gara celebrazioni per le mille partite ufficiali (fra club e nazionale) del capitano nerazzurro: traguardo incredibile, che avrebbe meritato forse una gara da subito più "viva". Le altre note positive sono la solita prova di Lucio e un movimento "alla Milito" di Milito, che ripropone in modo convincente la finta che fa cadere ogni difensore (poi è bravo Doni). La Roma esce per averci provato un po’ troppo tardi. Montella riabilita Menez, tenendo in panchina Vucinic: il francese si adatta presto al ritmo della partita, finendo col facilitare il compito di Lucio e della difesa in generale. Si fatica a occupare il campo avversario, si prova qualche lancio per Borriello, che però a lungo è anticipato o recuperato. Alla fine avrà più birra degli avversari, guidando l’assalto. Tardivo.


Articolo di Valeio Clari. Fonte www.gazzetta.it


domenica 8 maggio 2011

Roma-Milan 0-0.

Il risultato maggiormente ovvio: un punto a noi che, nella corsa all'Europa, comunque male non fà, soprattutto in relazione allo stato precomatoso nel quale versa la nostra Roma in questo finale di stagione; dall'altra parte il Milan al quale bastava un punto per conquistare matematicamente il tricolore, sfilandolo a cugini nerazzurri padroni della Serie "A" dal 2005-06, con ben due giornate d'anticipo.
La partita vede, come al solito, una buona partenza giallorossa, che ha trovato il suo apice nel tunnel di Cassetti su Abate, il cross per Vucinic che, in caduta, spare due volte sul cadente Abbiati. Pian pinino il Milan ha preso il sopravvento, stante l'infortunio accoroso a Matteo Brighi, uscito anzitempo per Rosi. La Roma tiene comunque botta, ma la sensazione è di un Milan contratto troppo concentrato sul punto per tentare un affondo che avrebbe potuto esporre i rossoneri al contropiede romanista (Non micidiale, a onor del vero, ma i milanisti evidentemente non lo sanno!).
Nel secondo tempo il Milan è, autenticamente, padrone della partita, ma, alla fine si registra solo un palo di Robinho in apertura di ripresa. Registriamo, da parte romanista, l'esordio in Serie "A" di Caprari, al posto di Rosi; Mènez non l'ha presa bene, mentre Caprari, di fatto, non l'ha presa proprio (la palla). Fatto stà che con dieci secondi d'anticipo, rispetto ai cinque minuti di recupero Morganti fischia la fine della partita, consentendo ad Amelia e soci di festeggiare il diciottesimo tricolore rossonero, mentre per la Roma è arrivata una notte in zona champions, anche se con una partita giuocata in più!

lunedì 2 maggio 2011

Bari-Roma 2-3. Olè!

Pazza Roma. La squadra di Montella ha vinto all’ultimo assalto una partita incredibile contro il Bari, dopo essere stata in svantaggio per due volte. Tre rigori, due pali, una traversa, tre espulsioni, è successo di tutto. E’ successo anche che Totti, con una doppietta, abbia superato Roberto Baggio, salendo con 206 gol così al quarto posto dei marcatori di tutti i tempi in campionato. Il capitano della Roma ha anche sbagliato il secondo rigore, finito sul palo.Le emozioni sono cominciate al 25' del primo tempo. Per un fallo di mano di Juan su cross di Huseklepp è arrivato il rigore per i padroni di casa. Bentivoglio ha spiazzato Doni. Il Bari non vince in casa dal 26 settembre contro il Brescia e ha riassaporato il successo, che vale solo per l’orgoglio e per finire con dignità una stagione compromessa da un pezzo, con la retrocessione ormai ufficiale da una settimana. Ma a Totti sono bastati cinque minuti per provare a scacciare i fantasmi. Punizione calciata con violenza, la barriera del Bari aggirata, pareggio e aggancio a Baggio a quota 205. Un altro record da mettere in bacheca. Al 36' la Roma ha avuto la possibilità di passare in vantaggio, con la migliore azione della partita. Comibinazione Menez-Totti-Menez, ma il tiro del francese si è perso di poco sul fondo. Dopo il pareggio la Roma ha provato a forzare alla ricerca della vittoria, ma nel finale ha preso il secondo gol, frutto della solita amnesia difensiva. Huselklepp ha trovato la difesa giallorossa impreparata sul cross di Romero e ha realizzato di testa il suo primo gol in Italia.Nella ripresa Montella ha provato a riprendere la partita con l’ingresso di Borriello al posto dell’evanescente Menez. Ma dopo tre minuti la situazione si è complicata ulteriormente con l’espulsione di De Rossi, per una gomitata a Bentivoglio. Brutto gesto del centrocampista che rischia una pesante squalifica. La Roma in inferiorità numerica si è aggrappata a Totti, che ancora su punizione è andato vicino al raddoppio. Il pareggio è arrivato al 12' per un fallo da rigore concesso per atterramento di Juan da parte di Belmonte. Dal dischetto Totti non ha fallito e ha pareggiato una partita che la Roma ha continuato a complicarsi da sola. E’ salito a 206 gol in serie A, al quarto posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Ma non è finita. Dopo due minuti Doni avrebbe potuto subìre il terzo gol, la deviazione di Juan è finita sul palo, dopo un nuovo sbandamento collettivo. La Roma ha continuato ad attaccare e al 34' Glik ha atterrato Borriello in area. Rigore ed espulsione, ma questa volta il tiro di Totti dal dischetto è finito sul palo con la deviazione impercettibile di Gillet. All’ultimo minuto regolamentare la Roma è andata ancora vicina al ko, ma il tiro di Ghezzal si è stampato sul palo. Le emozioni non sono finite e una manciata di secondi prima della fine Rosi ha segnato di pancia il gol che ha permesso alla Roma di vincere e continuare a sperare nel quarto posto.


(Fonte www.corrieredellosport.it)