L'esordio di Montella alll'Olimpico da allenatore della Roma si rivela un'incompiuta. I giallorossi, avanti 2-0 con il Parma alla mezz'ora della ripresa grazie ai gol di Totti, su rigore, e Juan, si fanno riacciuffare per colpa di 5' di follia, che consentono ad Amauri di perfezionare la doppietta che vale il 2-2- finale. A 15' dalla fine si poteva parlare di vittoria in carrozza di una Roma cinica che aveva concretizzato le prime due occasionei da rete create, sempre su calcio piazzato, mettendo così la partita in discesa. Non forzando mai il ritmo di gioco, ma non concedendo nulla dietro, anche per gli evidenti demeriti di un Parma inspiegabilmente rinunciatario.La vittoria poteva essere l'occasione per rinconciliarsi con il pubblico dell'Olimpico ferito dal tracollo di rendimento che ha poi portato alle dimissioni di Ranieri. Poi è successo che Amauri si è svegliato, sottoporta, segnando due gol, il primo meraviglioso, sfruttando le magagne di una difesa giallorossa improvvisamente di nuovo da film dell'orrore. E nel finale Dzemaili prima e Giovinco poi hanno sfiorato addirittura il colpaccio. E così è finita con i fischi di un Olimpico tradito da un'altra prestazione sconcertante, parente poi non troppo alla lontana di quella di Marassi contro il Genoa. Che complica la rincorsa ad un posto Champions, mentre il Parma fa un passo verso la salvezza. Nel primo tempo la Roma si trova avanti 2-0 dopo aver fatto il minimo sindacale. Il Parma infatti se ne sta rintanato in trincea, nonostante schieri due mezzepunte, Candreva e Giovinco, e un centravanti, Amauri. E allora i giallorossi - schierati con il 4-2-3-1 di spallettiana memoria, con Pizarro a fare il metronomo di centrocampo - prendono in mano anche solo per inerzia le redini del gioco. I ritmi sono blandi, ma i gol arrivano lo stesso: su calcio piazzato. Prima su rigore. Decretato per un intervento di Lucarelli su Taddei, dopo che Totti ne aveva richiesto invano uno in precedenza per un tocco sospetto su di lui di Paletta. Rigore realizzato proprio da Totti, con un destro violento. Il capitano giallorosso festeggia così le 600 partite con la Roma. Il Parma non si scompone più di tanto, nonostante lo svantaggio. E capitola di nuovo. Il raddoppio è di Juan, sostituto di giornata dello squalificato Mexes, che segna sottomisura su azione d'angolo. Il brasiliano raccoglie nell'area piccola la corta respinta di Mirante sul colpo di testa di De Rossi e segna la seconda rete del suo campionato. All'intervallo è 2-0. Doni non ha toccato palla. La mazzata per la Roma arriva, comunque, nel recupero: si fa male Pizarro al ginocchio destro, esce in barella. Montella inserisce Simplicio per Pizarro. La Roma giochicchia, tiene il pallino del gioco. Allora Marino manda in campo Crespo per Morrone, l'argentino va a fare compagnia davanti ad Amauri. C'è qualche guizzo di Totti, in buona condizione, poca roba. Ma alla mezz'ora la partita si riapre. Grazie a uno splendido gol di Amauri, che segna solo gol difficili: dopo la rovesciata con cui ha realizzato la prima rete per gli emiliani arriva uno spettacolare centro di tacco, deviando un cross teso dalla destra. La Roma torna quella distratta vista di recente con Ranieri e improvvisamente una retroguardia che non aveva concesso niente frana rovinosamente: Burdisso pasticcia in mischia e un rimpallo su di lui spalanca la porta ancora ad Amauri, che con una zampata di sinistro trova il 2-2. Partita riaperta in 5'. Dal nulla. Il Parma segna sfruttando i primi tiri in porta. La partita diventa spettacolare. La Roma si riversa in avanti, guadagna l'espulsione per doppia ammonizione di Paci, e prova a ritornare avanti con i nuovi ingressi di Menez e Borriello. Le emozioni si susseguono, da una parte e dall'altra. Dzemaili fa effettuare il primo tuffo a Doni, e sfiora il gol del colpaccio, come Giovinco con un pallonetto bellissimo, largo. Una partita pazza, bruttina per 70' e divertentissima nel finale si chiude 2-2. Che per il Parma sembra quasi una vittoria e per la Roma quasi una sconfitta: lo dicono i fischi finali di un pubblico dell'Olimpico inferocito.

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