
Sembrava un'altra serataccia per la Roma.
Pali, traverse (nostre e loro...), parate di Rosati. La squadra che nonostante tutto proprio non riesce a esprimere un'idea di gioco. Poi il
Bandito Buridisso prima salva un gol sulla linea e poi vola in cielo, per mettere il primo mattone su cui costruire la vittoria della Magica.
L'Olimpico, che finalmente presentava una Curva Sud degna di questo nome - sì, anche noi siamo contrari alla tessera del tifoso, però a nostro avviso durante la partita è meglio incitare la propria squadra piuttosto che inveire continuamente contro Maroni. Invece è tornato il vecchio cuore della Curva, che ha trascinato la squadra come ai bei tempi... e questo nelle prime giornate ci era veramente mancato. Cori, insulti, urla, ancora cori. Pura passione giallorossa direttamente dal suo cuore pulsante, la Sud, rivitalizzata e unita come non mai in questa stagione.

La festa la chiude Mirko, che dopo essersi mangiato l'impossibile, finalmente torna all'appuntamento con il gol con una giocata davvero ispirata. Due a zero e tutti a casa, verrebbe da dire. Invece a casa, purtroppo, c'è andato Totti. Fallo ingiustificato di Olivera, reazione smodata del Capitano... e tanti saluti al derby e probabilmente pure alla Fiorentina. Premettiamo una cosa: il rosso c'era solo per Olivera e su questo non ci piove. Per onestà, però, non possiamo che stigmatizzare il comportamento di Totti. Dopo tanti anni sui campi, non è possibile reagire ancora così, soprattutto alla vigilia di un derby delicato come questo. Nel complesso la Roma è sembrata ancora convalescente, non ha ancora risolto tutti i suoi problemi, ma quantomeno è riuscita a non prenderle... e di questi tempi non è poco. Nel secondo tempo ha vinto la tigna, la caparbietà e la voglia di prendere 3 punti che non potevano non arrivare contro una squadra del genere. Mirko, buttando uno sguardo al suo passato, ha preferito non esultare. Marco, guardando il futuro, ha detto che tutto è ancora possibile. Sì, anche arrivare tra le prime due, nonostante tutto. Alla faccia della scaramanzia. Ai cugini ci penseremo a tempo debito, ora sotto con la Champions. Raddrizziamo il girone e facciamo sventolare i nostri colori in Italia, in Europa e nel Mondo. I conti facciamoli alla fine. Siamo la Roma, non scordiamolo mai. DAJE!
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