mercoledì 22 giugno 2011

Borriello acquistato a titolo definitivo

L'attaccante è ufficialmente della Roma
Sabatini: "Sono felicissimo che sia stato riscattato"



Marco Borriello passa a titolo definitivo dal Milan alla Roma. La società giallorossa attraverso un comunicato sul proprio sito internet ufficiale, ha annunciato la felice conclusione dell'affare:

L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver esercitato, nei termini e con le modalità previste dalle normative federali vigenti, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore MARCO BORRIELLO.Per l’acquisizione a titolo definitivo di tali diritti è previsto il riconoscimento in favore dell’AC Milan di un corrispettivo di € 10 milioni, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità tramite la Lega Nazionale Professionisti, di cui € 3,4 milioni, oltre IVA, nella stagione sportiva 2011/2012, ed € 3,3 milioni, oltre IVA, nelle stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014.



In merito al riscatto dell'attaccante partenopeo e del prossimo acquisto di Bojan Krkic, il DS giallorosso Walter Sabatini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Roma Channel:

“L’interpretazione delle parole su Borriello dopo la conferenza stampa è una cosa un po’ risibile, è un giocatore forte, anzi io in conferenza ho usato l’aggettivo superlativo, poi in sala stampa è stato tolto l’aggettivo. Comunque sono felicissimo che è stato riscattato. È uno nostro centravanti e con lui andremo a lavorare.”
Lei ha un bel da fare in questi giorni…“La gente mi sopravvaluta, è una esagerazione, io ascolto tutti quando mi propongono i giocatori perchè possono arrivare offerte da chiunque, sono capiente e non sono un uomo snob e accetto le proposte di chiunque.”
Su Bojan?“Oggi non ho fatto in tempo a leggere i giornali, sono sbarcato a Fiumicino, poi ho avuto un pranzo di lavoro e poi sono andato a Trigoria e ho incontrato Conti e Tempestilli. E’ un’operazione che va perfezionata, c’è un accordo con il calciatore e la famiglia e la cosa va sistemata compiutamente e se avverrà saremo tutti felici e sopratutto anche Luis Enrique.”
Spagna in finale Under 21…“La Spagna per qualche anno ancora detterà legge, poi ci saranno altre tendenze con altri giocatrici. Speriamo che la Roma sia al centro dell’universo e sia in grado di assorbire tutte le cose positive.”
Con Conti tutto apposto?“Si, certamente.”

Bojan alla Roma!

Sabatini: "Accordo raggiunto con il giocatore e la società. Mancano gli ultimi dettagli"


Eccolo, il primo colpo della nuova Roma: è Bojan Krkic, uno dei migliori talenti del calcio europeo.
Dopo una lunga trattativa durata quasi tutta la notte, il neo ds giallorosso Walter Sabatini è riuscito a strappare la firma dell'attaccante blaugrana. A confermarlo è lo stesso dirigente ai microfoni di Sky Sport: “La è trattativa ben avviata e speriamo di riuscire a concluderla. Abbiamo raggiunto l’accordo sia con il giocatore che, nella notte, con la società”.

I dettagli dell’accordo prevederebbero un prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni, con clausola per il controriscatto a favore del Barcellona (da esercitare entro il 2013), fissata a 15 milioni. Bojan firmerà un contratto di 5 anni.

Daje!

martedì 21 giugno 2011

Ancora una volta

«Ma secondo te… je la famo?»
«Tranquillo… oggi la Roma lo vince, lo scudetto…»

Domenica 17 giugno 2001, ore 9.00 del mattino, circa.
Io e un amico dell’epoca (con cui mi persi di vista qualche anno dopo la maturità), lasciavamo casa di un nostro compagno di classe.
Eravamo rimasti a dormire lì dopo una sbronza colossale, in quel dei castelli.
Ovviamente non avevamo bevuto chissà che cosa, ma a 18 anni bastano un paio di romanelle a stomaco vuoto per farti ridere di qualsiasi cosa. Quel che non sapete, è che l’amico con cui ebbi lo scambio di battute in apertura del post, era (ed è) un feroce lazialotto… potete dunque immaginare con quale gioia pronunciava quelle parole.

Eppure, in quella mattinata assolata, avevo bisogno di certezze. Di qualcuno che mi dicesse che sarebbe andato tutto bene, che stavolta ce l’avremmo fatta noi. Sì noi, quelli della Roma. Ironia della sorte, il mio unico interlocutore in quel momento era un laziale depresso. Anche l’altro amico, quello che ci aveva ospitato, era piuttosto tranquillo: la Magica sarebbe diventata campione d’Italia.

Beati loro, che avevano queste certezze. Io dopo il pareggio di Napoli avevo iniziato a vedere i soliti fantasmi, quelli che ti strappano lo scudetto all’ultimo respiro… d’altra parte, la storia della Roma è piena di eventi del genere. Arrivi a un passo dal traguardo e inciampi sulla più classica delle bucce di banana. Applausi, grazie lo stesso, bandiere ammainate e testa china fino a casa, orgogliosi per il bel campionato ma beffati come sempre.
Eppure stavolta non poteva andare nuovamente così… no.

Indosso il casco, salgo su quel macinino che avevo al posto del motorino e mi dirigo verso casa. La mattinata era caldissima, per Roma non volava una foglia. Stavamo tutti aspettando le 15… e nel frattempo, tra curve e semafori, continuavo a pensare, a rimuginare sul fato giallorosso.

Stavolta non potevamo sbagliare, dovevamo strappare lo scudetto dalle maglie dei laziali, dovevamo vincere noi. Perché dopo anni e anni di umiliazioni, ce lo meritavamo.
Ennesimo semaforo. Che palle.
Mi distraggo un attimo per controllare l’ora, quando all’improvviso accade quello che non ti aspetti, nel giorno che più aspetti: mi passa davanti il pullman della Roma.

Il cuore batte all’impazzata, intravedo Capello, Totti e Cafu. Intravedo la squadra che alle 15 potrebbe avverare tutti i nostri sogni. Decido d’interpretarlo come un segno divino, l’adrenalina sale, arrivo a casa carico a mille.
Seguo tutte le trasmissioni pre-partita, leggo, controllo il televideo, mangio distrattamente, mando un paio di messaggi, mi fisso davanti al televisore. Ci siamo. Sono le 14.55. Le immagini che arrivano dall’Olimpico fanno venire la pelle d’oca, quel mare di bandiere sgombra anche gli ultimi dubbi… oggi ce la facciamo, vinciamo noi. Ma sì, basta scaramanzie, è tempo di trionfare… Apre il Capitano, conferma Top Gun, mette il timbro il Re Leone.
Dicono che abbia segnato anche Di Vaio, ma non se n’è accorto nessuno, forse nemmeno lui.

Da lì in poi, i ricordi sono confusi, ricordo la corsa in motorino verso il Circo Massimo, le bandiere, i sorrisi, i clacson, le trombette, i cori. Ricordo lo sguardo della gente, illuminato da una gioia attesa per ben 18 anni. Ricordo le lacrime al concerto di Venditti, la perdita totale della voce nel cantare Grazie Roma, la sensazione che le porte del paradiso si fossero spalancate per noi.

Solo chi è Romanista potrà comprendere queste righe, quell’emozione. Probabilmente in nessun altro posto del mondo le avremmo vissute… ed è per questo che non vediamo l’ora che possa riaccadere. Di piangere, sì. Per la vittoria più bella, per la Roma.
Ancora una volta.