domenica 29 novembre 2009

Atalanta-Roma 2-1. Olè!


La Roma espugna il campo di Bergamo, superando 2-1 l'Atalanta in rimonta. A spezzare gli equilibri è infatti Ceravolo al 13' del primo tempo, poi Vucinic firma il pari al 44' e realizza l'assist per il decisivo gol di Perrotta al 19' della ripresa. I bergamaschi restano ancorati alla terz'ultima posizione, la Roma invece si porta a tre punti dalla zona-Champions. Con Doni inizialmente in panchina per scelta tecnica, l'Atalanta affida alla coppia Acquafresca-Tiribocchi le sue velleità offensive, con Ceravolo pronto a dar man forte in avanti. Come previsto, Ranieri lascia a riposo precauzionale De Rossi, recupera Juan e schiera in difesa Motta (alla gara n. 100 in serie A) al posto di Burdisso. Su un terreno che non risente della pioggia caduta a Bergamo prima e durante il match, la gara scorre equilibrata, piacevole, su buoni ritmi fra due squadre che giocano e lasciano giocare. Più veloce l'Atalanta, più scaltra la Roma negli ultimi 20 metri, anche se ci arriva meno spesso degli avversari. Alla fine del primo tempo le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano: la prima è di marca giallorossa, con Consigli che salva su Vucinic lanciato in contropiede. Tre minuti dopo arriva il gol dei padroni di casa, costruito con una bella azione in velocità: lo scatto finale è di Ceravolo, che salta Juan e infila di destro Julio Sergio. L'Atalanta prende coraggio e sale di tono. Ma il raddoppio non arriva (con Julio Sergio che resta anzi disoccupato), e allora è la Roma a riconquistare il pari, allo scadere. E' il minuto 44 quanfo Vucinic va a colpire di testa un pallone scagliato dalla bandierina da Pizarro e a superare Consigli. E' l'1-1 con cui si chiude la prima frazione. Ripresa a due facce: è la fotocopia del primo tempo fino al minuto 19', quando Perrotta mette a segno il colpo del k.o., poi si impenna in un rutilare di occasioni e quasi gol (atalantini). Ma fino al 20' il match offre "solo" continui rovesciamenti di fronte, buone giocate da parte di entrambe le contendenti, qualche azione potenzialmente da gol, con i portieri che restano di fatto inoperosi, a conferma della bassa pericolosità di tutte e due le squadre. La Roma conclude in due occasioni, e una le vale il gol del raddoppio: all'8' Vucinic cerca di approfittare del fatto che Consigli sia fuori dai pali per scavalcarlo, ma non trova lo specchio, al 19' ancora Vucinic aspetta l'inserimento tra le linee di Perrotta e lo serve: il colpo di testa del giallorosso non lascia scampo a Consigli. E' l'1-2 con cui si concluderà il match. Negli ultimi 15' si rivede in campo Doni, entrato al posto di Acquafresca. Ma è Tiribocchi ad andare vicino al gol del pari: su assist di Padoin, l'attaccante sbaglia l'impatto di destro e consegna il pallone a Julio Sergio. Poi è lo stesso Doni a chiamare il portiere giallorosso a salvare il risultato in due occasioni, con due tiri di destro dalla distanza. A seguire Riise rischia l'autorete, ma intanto anticipa Tiribocchi. L'Atalanta spinge in maniera forsennata creando pericoli a raffica, ma la sua carica non basta a rimontare una Roma determinata e compatta. Al 43' un'azione assai dubbia: Julio Sergio si oppone a Padoin, ma qualche istante prima Juan aveva spinto Tiribocchi in area. Le proteste nerazzurre non bastano per convincere Tagliavento a concedere il penalty. La furia nerazzurra non si placa nemmeno nei 5' di recupero, ma ormai il risultato è segnato, e i padroni di casa si devono arrendere.
Pagelle
Julio Sergio 7 è un portiere che para, dà sicurezza e in un paio di occasione è pressochè decisivo. Benventuo.
Motta 5 sbaglia tantissimo, soprattutto nel primo tempo: è colpevolissimo nel goal atalantino, facendosi scavalcare sul lancio in profondità da Ceravolo.
Juan 5,5 in area di rigore non si regge molto bene in piedi, a dieci minuti dalla fine frana su Tiribocchi regalando un rigore all'Atalanta grande così che solamente un non chiara norma del vantaggio ha permesso all'arbitro di non assegnarlo ai bergamaschi.
Mexes 7 immensa e sontuosa partita di carattere, non sbaglia pressochè nulla, anticipa e riparte. Si rende pericoloso anche in avanti.
Riise 6 svolge bene il suo compitino. Ma dalle sue parti, comunque, non fà passare pressocchè alcuno.
Pizarro 6,5 buona regia, porta a spasso il pallone, senza mai perdere la testa. Si sacrifica anche in fase di copertura.
Brighi 6 buona copertura e buona corsa. Sembra essere tornato quel giocatore di rendimento che faceva sfacelli l'anno scorso.
Perrotta 7 un gran bel goal e poi assist e incursioni. Gioca alle spalle di Totti e si vede.
Menez 6,5 si sacrifica anche in fase di copertura, rientrando a fare anche il terzino. Fantasia in avanti per mettere in difficoltà la difesa orobica.
Totti 6 quella di oggi non è certamente una sua partita memorabile, si divora più di qualche goal, ma un tocco di tacco per Taddei nel finale vale già il prezzo del biglietto.
Vucinic 8 in apertura si fà ipnotizzare da Consigli, poi però non lo perdona, con un colpo di testa da biliardo che ci regala il pareggio. Spennella un cross col contagiri per Perrotta per il vantaggio, e poi lo vediamo sulla linea dei terzini, salta l'uomo e si fà tutta la fascia. Bello de casa!!
Ranieri 6 forse il tridente spreca un po' troppo almeno uno degli interpreti, ma la sua Roma ha fatto 21 punti in dodici partite (1,75 punto a partita!), non male.
Sostituzioni
Taddei/Menez 6 una prestazione di sostanza e quantità. Ma non incide più di tanto, è decisivo nella vittoria, comunque.
Burdisso/Motta NG non lo vediamo terzino, ma nel marasma finale serve.
J.Baptista/Perrotta NG entra solo per evitare che Perrotta vada in squalifica per il derby. Non combina molto di più!

venerdì 27 novembre 2009

Atalanta-Roma: l'arbitro

Paolo Tagliavento di Terni. Nato il 19 Settembre 1972. Esordio in serie A datato 18 Maggio 2004, in Chievo-Bologna. Viene coinvolto in calciopoli, ma completamente scagionato.
L'ultimo precedente con i giallorossi risale allo 07 Marzo scorso allorquando affrontammo l'Udinese in casa, impattando 1-1. L'ultimo incrocio fuori dalle mura Aureliane tra la Roma e Paolo Tagliavento risale, invece, alla Primavera del 2007 quando vincemmo a Palermo 2-1 grazie ad un super Totti!


Atalanta-Roma: il precedente.

Torniamo ad occuparci del campionato, dopo una settimana durante la quale abbiamo visto la Fiorentina eliminare il Liverpool dalla Champions e condannarlo (ahinoi!) all'Europa League, Malagò smentire di aver dato vita ad una cordata volta all'acquisizione del pacchetto di maggioranza dell'AS Roma e Alessandro Catapano pubblicare sulla Gazzetta dello Sport i dati ematici di Daniele De Rossi, ricoverato per una settimana al Policlinico "Agostino Gemelli" a seguito di una colica renale.
Il calendario ci trascina fino a Bergamo, senza tifosi al seguito (ormai è una consuetudine riservata ai tifosi giallorossi, ma solo a noi....), su un campo storicamente ostico, dove spesso abbiamo preso sonore sveglie, ma anche dove ci siamo tolti più di qualche soddisfazione. Per ironia del destino, ogni qualvolta la Roma si sia ritrovata a rischio scivolone, ha sempre avuto a che fare con l'Atalanta, ottenendo, comunque, il risultato utile per evitare la clamorosa Serie "B". E' proprio ad uno di questi precedenti che vogliamo ricollegarci: era Giovedì 15 Maggio 1997, stava finenedo una delle peggiori stagioni giallorosse, nella quale l'arrivo del vate della Pampa Carlitos Bianchi aveva regalato solo amarezze e un calcio d'altri tempi, condito di perle di saggezza da ubriaco da Osteria (Litmanen è migliore di Totti, Trotta sarà il Capitàno della Roma, meglio cedere Aldair per prendere Pandolfi).... il destino del sor Pampurio Argentino era segnato sin dal suo arrivo: ESONERO. Quel Giovedì sera la Roma si presentò a Bergamo sull'orlo del baratro con Ezio Sella in panchina affiancato dal Totem Niels Liedholm (Curiosità del destino Liedholm arrivò, quella stagione, con due giorni di ritardo a Trigoria per via di una colica renale!)
Nonostante quella Roma fosse sul viale del tramonto regalò nei primi minuti una prestazione maiuscola che ci portò, al ventiduesimo del primo tempo, ad avere due goals di vantaggio, grazie a Di Biagio al 17esimo e Balbo al 22esimo. Nel secondo tempo altre due reti ci diedero la matematica salvezza. Il 4-0 fu firmato da Thern, ma una magia di Totti su punizione al sedicesimo del secondo tempo dimostrò che Carlitos Bianchi di calcio non c'ha mai capito un cazzo!


domenica 22 novembre 2009

Roma-Bari 3-1. Olè!


Ci sono due "3" nella sua età anagrafica, ma ce n'è un altro sul campo dell'Olimpico che li smentisce abbondantemente: è la tripletta con la quale Francesco Totti ha reagito all'ennesima assenza causa acciacchi, a testimonianza di una voglia di calcio da fare invidia a un ragazzino. Una voglia che lo porta a raggiungere Di Natale in testa alla classifica dei marcatori con 9 gol, e gli consente di trascinare la sua Roma a vincere contro un Bari niente affatto arrendevole, e che al contrario nella ripresa costringe i padroni di casa per lunghi tratti nella loro metà campo. La partita si avvia subito col turbo. Vucinic è carico a mille, per impegno e ispirazione: al primo spunto è palo su tiro dal limite. Il Bari, per nulla intimorito, risponde subito da par suo, mandando Barreto a tu per tu con Julio Sergio, che però lo ipnotizza e respinge. Ma il montenegrino è una furia, vuole dimostrare a Ranieri - inizialmente intenzionato a tenerlo in panca - che ha fatto la scelta giusta e imperversa sulla sinistra fino all'area piccola: ed è qui che al 5' viene atterrato dal portiere, procurando il rigore che Totti trasforma portando in vantaggio i suoi. Poi il capitano inizia a fare il Totti senza pudori, trovando altri due gol: prima con un gran tiro su punizione da fuori, poi con uno splendido diagonale di sinistro da destra che, complice una leggerissima deviazione, va a insaccarsi angolatissimo sul secondo palo. Il tutto di fronte a un avversario che non sfigura né si dimentica di tutto il buono che ha fatto vedere finora in stagione. Se il gol non arriva è solo grazie alle prodezze di un ottimo Julio Sergio e a due debolezze baresi in fase conclusiva: l'insistenza di Langella sul tiro al volo, al quale spesso arriva scoordinato (e magari con la possibilità di stoppare tranquillamente), e l'ostinazione di Barreto a non tentare il pallonetto davanti a Julio Sergio, che in uscita lo neutralizza sempre. Così al riposo si va con la goleada firmata dal capitano. Al rientro in campo, Ventura gioca la carta Koman per Langella: e il giovane ungherese mette subito apprensione con due tiri pericolosi dalla distanza. Dall'altra parte, per arginare il prevedibile assalto barese, ripiegano tutti, compreso un Vucinic eccezionalmente generoso. Gli ospiti sono positivamente cocciuti, Ventura spende tutti i cambi nel primo quarto d'ora, Almiron tira da tutte le posizioni e a dirgli di no al 14' è solo la traversa. Poi al 21' tocca ancora a Koman, con un secco diagonale dalla sinistra, e poco dopo a Meggiorini con un'incursione in area: in entrambi i casi, Julio Sergio conferma la sua giornata di grazia. Ma se il Bari non riesce a segnare, è la Roma stessa ad autopunirsi per l'atteggiamento troppo chiuso della ripresa: avviene su corner, quando Andreolli devia di testa nella propria porta. Ma anche dopo, però, il copione rimane lo stesso, con un bel Bari che attacca generosamente e la Roma che si difende: a volte bene, a tratti con affanno, spesso avvalendosi delle prodezze del suo portiere. Ma la partita finisce 3-1, e il primo tempo ha detto in effetti delle cose sulle potenzialità di questa Roma. A fine gara il match winner, Totti, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Ora continuino pure a dire che sono finito, tanto mi porta bene...". Poi però ha talgliato corto: "Oggi non parlo, sarebbe troppo facile - si è limitato a dire il numero 10 giallorosso lasciando gli spogliatoi dell'Olimpico - scusate, ho fretta". Intanto si attende ancora un cenno dalla società per l'annuncio ufficiale del contratto che da tempo ormai si è detto pronto e che lo lega alla Roma fino al 2014.
Pagelle
Julio Sergio 8 grandissima prestazione. I tre punti sono merito di Totti, ma il fatto che non si sia mai rischiato di non prenderli è merito suo.... Spallè perchè lo hai tenuto SEMPRE in naftalina?
Riise 6,5 Bellissima partenza, ma poi soffre le alette baresi, ma rimedia con esperienza
Andreolli 5 è palesemente inadeguato al proscenio serie "A", e si fà superare in velocità in avvio da Barreto, poi soffre gli avanti baresi, fino a castigare Bertagnoli, regalandoci 20 minuti di paura!
Mexes 6,5 protegge la difesa, e ogni tanto si proietta in avanti, ottime diagonali difensive, ma non incide. Forse si limita a fare il compitino.
Burdisso 6 funziona di più come terzo centrale che come terzino, infatti non spinge. Ma dalle sue parti il Bari non si avventura proprio.
Brighi 6,5 gran bella prestazione in fase di interdizione, e non disprezza incursioni in avanti. Spezza le azioni avversarie e si affida ai sicuri piedi di Pizarro, ma non commette sbavature.
Pizarro 7 gran regia, ispirata e tranquilla. Negli occhi c'è il fuoco, di chi ha deciso che debba dirigere l'orchestra al tranquillo successo e lo fà in modo impeccabile.
Perrotta 7 non è il Supersimo dei tempi di Spalletti, ma rincorre ogni avversari e spezza la costruzione del gioco del team di Ventura. Nel primo tempo supporta molto bene il tridente.
Menez 7 chiede il tridente e lo ottiene, in campo lo giustifica dannandosi l'anima per dare fantasia e copertura. Dialoga benissimo sia con Vucinic che con Totti. Esce dispiaciuto, ma anche se non è arrivato il goal la sua rimane una prestazione da giocatore vero, bravo e utile. Rigenerato?
Vucinic 7,5 colpisce un palo che grida vendetta dopo cento secondi, poi procura il rigore del vantaggio e spesso prende palla nella propria metà campo, facendosi sgroppate di oltre sessanta metri. Cos'altro gli si può chiedere? Un goal se lo sarebbe meritato, ma non è arrivato e non fà niente. Arriverà!
TOTTI 11 il dieci non basta! Tre goals in ventisette minuti, dopo il primo penalty, una punizione di prepotenza e un goal di rabbia di rara potenza. Lanci illuminanti e palla nascosta quando c'era da stringere i denti. Stentiamo a credere che la sua carriera dovrebbe essere quasi alla fine. Sembra che ogni anno migliori. Più che al tramonto è un giocatore ancora all'alba. Esce con una standing ovation e la partita finisce quì. Serve altro? Ah: GRAZIE DI TUTTO CAPITA'!!
Ranieri 7 questa volta azzecca ogni mossa. La incarta in mezz'ora alla miglior difesa d'Europa, e poi gestisce con sagacia e intelligenza. Si meraviglia del terzo goal di Totti.... noi no! Accontenta la squadra che chiede il tridente ed è ben ripagato, ma poi, quando c'è da fare legna e portare a casa punti, non guarda in facica a nessuno e ritorna al 4-4-2.
Sostituzioni
Taddei/Menez 6 si mette a fare la mezz'ala, non incide in avanti, ma dà l'equilibrio che serviva al team nel finale. Almeno torna utile
Baptista/Vucinic 5 è presente solo sul tabellino, ma rallenta l'azione della squadra, costringendola agli straodinari.... in queste condizioni non serve a niente.
Okaka/Totti NG entra per dare respiro al Capitàno.

venerdì 20 novembre 2009

Roma-Bari. L'arbitro.

Gabriele Gava. Nasce a Conegliano (TV) lo 06 Dicembre 1974. Uomo legato al designatore Maurizio Mattei che lo fà esordire in serie C1 il nel 2001 e che lo porta nella CAN di serie A e B per la stagione 2005/06. Il suo esordio nella massima serie è datato 04 Dicembre 2005, Sampdoria-Empoli 2-0 (Il giorno di Lecce-Roma 2-2, della stessa stagione).
Ce lo ricordiamo per uno scandaloso Roma-Empoli della stagione 2007/08. Avevamo appena perso malamente il Derby, ma restavamo incollati alla lotta per lo scudetto (bei tempi.... torneranno!), nel quale espulse Perrotta senza alcun senso, permettendo ai ragazzotti di Malesani di picchiare come fabbri.
L'ultimo precedente risale a Sabato 16 Maggio 2009, allorquando all'Olimpico affrontammo il Catania, in una gara particolarissima, che la Roma aveva subito messo sui binari della tranquillità, finendo il primo tempo 3-1, salvo farsi raggiungere sul 3-3 e riuscire a vincere all'ultimo respiro con colpo di testa di Panucci su punizione. L'ultimo ruggito del Grinta in maglia giallorossa: non era una gran persona, ma il suo carattere, in mezzo al campo, ci manca!

giovedì 19 novembre 2009

Roma-Bari. Il precedente.

Ricominciamo... in tutti i SENSI. Dopo la sosta della Nazionale che, per la prima volta dopo dieci anni, non ha avuto nemmeno un romanista, stante l'infortunio allo zigomo di De Rossi, riprendiamo il cammino. Per la cronaca gli azzurri non romanisti (nemmeno romani, visto che non c'era neanche un lazialaccio...) hanno impattato 0-0 contro l'Olanda a Pescara e vinto 1-0, grazie ad un goal di Chiellini, a Cesena contro la Svazia orfana di Ibrahimovic ed estromessa dal prossimo mondiale. Torniamo alla Roma: è notizia di giornata la volontà da parte di unicredit di respingere il bilancio di Ital Petroli, ritenendo, quindi, venuta meno la continuità aziendale e portando, quindi, i libri contabili in tribunale. L'udienza, ad oggi, sembra essere fissata per il 27 Febbraio 2010. In pratica, attraverso Italpetroli, si sta avverando l'ipotesi dell'acquisto della Roma passando per la mannaia del rischio fallimento.
Lasciamoci per il momento alle spalle queste brutture e pensiamo al match di Domenica prossimo alle 15.00 stadio Olimpico di Roma: dopo nove anni e mezzo il Bari torna a giocare a Roma contro la STRAMAGGICA! La memoria ci riporta, invece, alla stagione 1995/96: nonostante il quinto posto finale, la storia parlerà, quell'anno, di una Roma brutta, non esaltante ma, comunque, concreta. Tipico emblema di quella Roma la partita del Novembre 1995, ultima Roma di Mazzone contro un Bari imbottito di futuri giallorossi (Mangone, Gautieri e Abel Xavier). Partita francamente oscena, contro la squadra di Materazzi senior, risolta con un micidiale uno due di Fonseca al 69esimo e Totti al 72esimo. Pedone a un minuto dal termine accorcerà le distanze per i pugliesi, destinati a una mesta retrocessione.


martedì 10 novembre 2009

Addio Flora Viola.

Esce di scena uno degli ultimi pezzo della gloriosa storia romanista degli anni ottanta.
È scomparsa oggi Flora Viola, moglie dell’indimenticato presidente Dino, sotto la cui direzione i giallorossi vinsero il secondo titolo tricolore nella stagione 1982-83, con Nils Liedholm in panchina. La signora Viola è stata a sua volta presidentessa del club nel 1991 dopo la morte del marito. Con lei alla guida, la Roma vinse una Coppa Italia, primo presidente donna della storia del calcio italiano. Lasciò il timone della società a Ciarrapico.
IL SALUTO DELLA ROMA - Il comunicato di cordoglio diramanto dalla società giallorossa per la scomparsa della signora Flora Viola. Si è spenta oggi la Signora Flora Viola, moglie dell'indimenticato Presidente Dino Viola, ed ella stessa Presidente nel 1991, alla scomparsa del marito. Alla Famiglia Viola il cordoglio del Presidente Rosella Sensi, dei Dirigenti, dello Staff Tecnico, della Squadra e di tutti i dipendenti e collaboratori dell'AS Roma.

lunedì 9 novembre 2009

Inter-Roma 1-1.



Quando si dice partire forte: la Roma al 12’ potrebbe essere già sul 2-0. Vucinic sbaglia il gol più facile, temporeggiando quando è solo davanti a Julio Cesar e facendosi rimontare da Lucio (3’). Poi ne segna uno più difficile: su cross di Motta prende il tempo a Lucio e colpisce sporco di testa: ne esce un pallonetto nel sette, che Julio Cesar valuta male. Tutto frutto di ripartenze veloci, a occhio una mossa studiata. Ranieri piazza un 4-4-2 a rombo quasi speculare a quello interista, con Pizarro a proteggere la difesa e De Rossi davanti a lui, ma abbastanza attento alla fase difensiva. In realtà "capitan futuro" dura solo mezz’ora, poi una botta alla tempia lo mette fuori gioco (seguiranno accertamenti). La Roma continua a difendersi con ordine (anche se Andreolli non pare sicurissimo) e a lasciare poco spazio alle scorribande di Maicon. Menez è bravo da fare da raccordo, ma anche a creare scompiglio con dribbling e tiro (pericoloso al 18’ s.t.), Marco Motta si propone spesso a destra. Sull’1-1, tutto sommato, sono giallorosse le occasioni migliori, con Menez, Riise e Faty. Aspettando Totti, e sperando che la catena di infortuni non continui, il peggio potrebbe essere alle spalle.
Da segnalare il goal dell'uno a uno segnato da Samuel Eto'o: un'azione tambureggiante dell'Inter, respinta malamente da Brighi prima e Andreolli poi ha permesso a Eto'o di trovarsi a tu per tu sulla diagonale di Bertagnoli e di insaccare alla sinistra dello stesso.


Pagelle



Julio Sergio 7 parata fantastica su Milito, sul goal non ha eccessive colpe
Motta 5,5 Alterna cose buone a cose non buone, ma dalle sue parti la spinta non manca mai, anche se spesso sembra un po' svagato.
Mexes 7 Bentornato Phil, è monumentale e dalle sue parti non si passa!
Andreolli 5 Si fà saltare e commette qualche ingenuità. Non sembra adatto, infatti si rifugia tra le sicure braccia di Mexes.
Riise 7 Buona spinta e grande difesa. Ha imparato a fare le diagonali
Perrotta 6,5 Si sacrifica molto e spinge. Dà maggiori garanzie alla difesa.
De Rossi 6,5 Peccato per l'infortunio, ma finchè c'è lotta come un leone.
Pizarro 7 grandissima regia, che non si perde mai in inutili arzigogoli, anzi spesso e volentieri apre il giuoco con puntualità scientifica.
Brighi 7 In ripresa. Finalmente torna il giocatore di ferro dell'anno scorso.
Menez 7 Imprendibile. Quando cominica a fare dribling a centrocampo, Ranieri lo toglie.
Vucinic 7 si divora un goal e ne fa uno pazzesco. Fa impazzire la difesa interista.

Ranieri 7 La Roma cresce e lotta, ha carattere, ma nel finale dà l'impressione di accontentarsi, mettendo Tonetto al posto di Menez. Ma è un'impressione perchè Tonetto restituisce spinta e copertura che Menez non riusciva più a dare.

Sostituzioni




Faty/De Rossi 6,5 Prova di personalità. Per poco non segna.
Okaka/Vucinic 7 Ancora una buona prova di Okaka. Protegge bene la palla, riparte..nelle gerarchie di Ranieri ha superato Julio Baptista.
Tonetto/Menez NG entra a pochi minuti dalla fine, la Rom si schiera col 4-5-1 e, paradossalmente, trova maggior equilibrio, rendendosi più pericolosa.

sabato 7 novembre 2009

Inter - Roma: i convocati

Ecco i giocatori che Mister Claudio Ranieri ha convocato per la difficile trasferta contro l'Inter:

Andreolli
Artur
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Cassetti
Cerci
Cicinho
De Rossi
Faty
Guberti
Lobont
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Tonetto
Vucinic

Non disponibili: TOTTI, Burdisso, Doni e Juan

venerdì 6 novembre 2009

Inter-Roma. L'arbitro.

L'arbitro è Gianluca Rocchi (Firenze 25 Agosto 1973).Esordisce in serie A in occasione di Lecce-Reggina, ultima della stagione 2003/04. Il suo nome compare nelle inchieste di calciopoli, per la partita Chievo-Lazio della stagione 2004/05. Verrà completamente prosciolto.
L'ultimo precedente in trasferta risale al turno infrasettimanale del 23 Settembre ultimo scorso: allorquando ci recammo a Palermo e giuocammo una buona partita, col primo goal di Burdisso in maglia giallorossa e un rigore nel finale siglato da Capitàn Totti procurato da una bella incursione di JJ Okaka. Il tabellino dirà Palermo-Roma 3-3. A oggi domenica a San Siro me lo prenderei.

Inter-Roma: i precedenti.

Dopo la sofferta vittoria contro i londinesi del Fulham torniamo a concentrarci sul campionato. Quella che andrà in scena domenica sera sembra essere una semplice prentesi, un pro forma, prima della sosta di due settimane per la nazionale. Proforma peggiore non potrebbe esserci. Andiamo a San Siro contro la super Inter, che se poco poco dovesse decidere di ripetere il secondo tempo di mercoledì sera giocato a Kiev, per noi sarà semplicemente notte fonda. Date le magre attuali conviene tornare indietro a tempi migliori, esattamente agli albori della Maggica Roma di Liedholm&Viola: era la sesta giornata della stagione 1980/81, il calcio italiano era ancora scosso dallo scandalo scommesse, Milan e Lazio erano in Serie B (Bei tempi!), e scottato dal deludente quarto posto rimediato agli europei casalinghi. La Roma era la migliore realtà del calcio italiano, supportata da un verbo tattico nuovo, la zona del Barone, e, per la prima volta nella sua storia, con alla guida un Presidente non rassegnato a un ruolo di secondo piano per i nostri colori. Spesso le RIVOLUZIONI passano anche per sentieri insospettati e quel giorno d'Autunno del 1980 la Roma compì un altro passo verso la Rivoluzione calcistica che, nei 30 anni seguenti, l'avrebbe portata a essere sempre (salvo qualche anno di transizione) tra le protagoniste assolute e imprescindibili del calcio italiano. Una tripletta di bomber Pruzzo, preceduta da un'autorete dell'assassino Graziano Bini, spianarono la strada a una sonora quaterna giallorossa a San Siro. Indimenticabile il primo tempo: Inter 0- Roma 3. Nel secondo tempo una doppietta di Altobelli, con un rigore, intervallata dal quarto goal romanista, anch'esso su rigore siglato da Pruzzo, fissarono il risultato sul 2-4 finale.

giovedì 5 novembre 2009

Roma-Fulham 2-1. Olè!

Un tiro di Riise deviato da... Riise aiuta la Roma a rivedere la luce in Europa League. Al 24' della ripresa, all'Olimpico, un tocco di Bjorn Helge Riise sul tiro del fratello John Arne regala il momentaneo pareggio ai giallorossi contro il Fulham. E pochi minuti più tardi Okaka stacca alla grande sul cross di Taddei realizzando il definitivo 2-1, un risultato importantissimo per la squadra di Ranieri, tornata prepotentemente in corsa nel gruppo E. Il successo sugli inglesi, infatti, vale il sorpasso in classifica e il secondo posto alle spalle del Basilea, vittorioso stasera per 3-1 sul Cska Sofia. Dopo 4 giornate, la classifica recita ora così: Basilea primo a 9 punti, Roma 7, Fulham 5 e Cska Sofia 1. Senza gli infortunati Totti, Juan e Burdisso, Ranieri lascia fuori Vucinic e schiera in attacco Okaka e Baptista. A centrocampo, Cicinho e Guberti sono gli esterni, con De Rossi e Pizarro a formare la coppia centrale. In difesa, la linea è composta da Cassetti, Mexes, Andreolli e Riise, che proteggono Doni. Il portiere giallorosso, però, lascia il posto nell'intervallo a Julio Sergio per infortunio: a rischio la sua presenza domenica contro l'Inter in campionato. Il primo tempo della Roma è piuttosto scoraggiante. Poche idee, l'unica occasione vera capita a Mexes, che sfiora il palo di testa. Per la verità, nel conto mancherebbe un rigore per un braccio largo di Paintsil in area, non visto da arbitro, assistente e "quinto uomo" sulla linea di porta. Rigore che, invece, viene assegnato agli inglesi al 19': Andreolli stende Kamara, che poi dal dischetto fa 0-1. La svolta della gara arriva al 4' della ripresa: Nevland, entrato nell'intervallo al posto di Kamara, si fa subito espellere per un insensato fallo da dietro su De Rossi. I giallorossi si riversano all'attacco, sfiorando il gol con Cassetti, Guberti e Baptista prima di trovarlo con Riise. Dopo la rete del norvegese e quella di Okaka, la Roma potrebbe anche incrementare il bottino, ma il punteggio non cambia più. C'è tempo solo per un'altra espulsione nel Fulham, quella di Konchesky nel finale.
Pagelle
Doni NG goal (su rigore) a parte non è mai impegnato, e questo dà la misura della partita che è andata in scena
Cassetti 5 soffre Kamara tantissimo, ma se la cavicchia d'esperienza
Mexes 6 sfiora in qualche occasione il goal, fà il compitino e ciò gli basta
Andreolli 4 si fà anticipare in velocità sempre, soffrendo Dempsey in maniera indegna. Regala il rigore ai londinesi con un'ingenuità non degna di un calciante professionista. Non è l'Andreolli dell'andata... o forse lo è ma senza il goal!
Riise 6,5 spinge, ci mette il fisico e la voglia. Uno suo gran tiro costringe il fratello all'autogoal, ma è sempre presente e di spirito.
Cicinho 5 fà qualcosina, ma non incide e mette sempre in inferiorità numerica la non ben assortita coppia Cassetti-Mexes
Pizarro 6 buona regìa, anche se ogni tanto si innamora del pallone, come al solito. Ma apre e rientra. Non fà danni
De Rossi 6 mezzo punto in meno per un paio di sceneggiate che gli costano un evitabile giallo, ma ha il merito non da poco di sobbarcarsi la Roma sulle spalle, tentare violente e precise bordate e coprire i disastri di Andreolli
Guberti 6,5 salta l'uomo non sempre riuscendoci, ma è dinamico e un bel trottolino sul fianco della difesa inglese. Qualche buon cross che spesso crea ottime occasioni per la Roma.
Okaka 7 l'Europa League sembra essere (per ora) la sua competizione. Comunque ha dinamismo, voglia e capacità di lottare. Dovrebbe imparare a sistemarsi meglio come centravanti. Comunque stasera ha segnato e questo và bene!
Baptista 5 un uomo in meno, sbaglia stop e addormenta l'azione della Roma. Ha buone occasioni nel finale, ma le manca clamorosamente, mettendo persino in difficoltà i propri compagni. Crediamo che la sua avventura romanista sia al capolinea.
Ranieri 6 ha il merito di aspettare. I soliti DUE infortuni gli permettono un solo cambio tecnico, che produce i suoi frutti.
Sostituzioni
Julio Sergio/Doni NG anche lui impegnato poco o nulla. Buonissima un'uscita alta nell'area piccola nel piccolo assalto finale dei nove londinesi rimasti.
Taddei/Cicinho 6 ci prova, ma non ci riesce. Dimostra personalità tentando un tiro dalla distanza ben parato da Scwarzer, ogni tanto salta il terzino avversario, ma, tranne che nello scollamento finale del Fulham, non crea mai la superiorità. Buona notizia: il cross per il goal di Okaka è il suo.
Menez/Guberti 6 ogni tanto fà qualcosa, ma perde malamente un pallone regalando la superiorità al Fulham. Ma è sempre lento e non passa a Taddei ben posizionato la palla del 3-1 nel finale.


martedì 3 novembre 2009

Roma-Fulham: l'arbitro.

E' l'olandese Blom. Arbitro giovane, all'esordio contro una squadra italiana.

Roma-Fulham: i precedenti

Inizia la fase di ritorno del girone di Europa League e la Roma ospiterà i londinesi del Fulham alle ore 19.00, diretta in esclusiva su Mediaset Premium. Partita inedita, quindi la memoria non ci porta da nessuna parte, se non ad una vittoria interna giallorossa contro una squadra inglese: era il 20 Ottobre 1998 e la Roma di Zeman, reduce da una rocambolesca vittoria interna contro la Fiorentina per 2-1, affronta, per i sedicesimi di finale di Coppa U.E.F.A. il Leeds United: quella che và in scena all'Olimpico è una partita tirata, diretta dallo spagnolo Lopez Nieto. Giallorossi quasi subito (17') in gol: un lancio di Totti, perfezionato da uno svarione inglese, consente a Delvecchio una felice battuta a rete. Il Leeds aumenta il ritmo e la Roma accuse diverse battute a vuoto. Due pali di Hopkin e Halle salvano Chimenti. Inglesi in dieci dal 54' e Roma ora piu' aggressiva con Alenitchev e Bartelt; ma rare le opportunita' per il raddoppio e il Leeds torna a casa con un passivo accettabile. Per i giallorossi ci sara' da soffrire, ma con lo zero a zero del ritorno sarà qualificazione.
il goal di Marco Delvecchio

domenica 1 novembre 2009

Roma-Bologna 2-1. Olè!

Quella che ci è stata servita in tavola oggi è stata un'autentica minestrina di dado insipida e insoddisfaciente, ma, evidentemente, la Roma è una squadra malata e ai malati questo si serve! Veniamo alla partita. La Roma sembra partire a spron battuto, Vucinic e Menez hanno deciso di vendicare le scialbe prestazioni recenti e sono spinti da una volontà di spaccare il mondo che spesso sembra essere velleitaria. Ma, purtroppo, ancora oggi dobbiamo registrare il vantaggio altrui: dopo mezz'ora durante la quale il Bologna sembrava essersi arroccato e rassegnato alla sberla finale e nella quale sembrava ovvio il vantaggio romanista (non si sono contate le occasioni divorate dalla Roma, contestata con un silenzio assordante nei primi cinque minuti dell'incontro), con Mexes che al secondo minuto approfitta di una errata uscita di Viviano e a porta vuoto spinge debolmente permettendo all'estremo felsineo di parare in tranquillità, con due punizioni dal limite di Riise, più varie azioni tamburreggianti di Menez e dello steso svedese, sempre sventate di poco, oltre a un paio di bordate dal limite di Vucinic, dicevamo alla mezz'ora Pizarro si fà soffiare palla da Mingazzini, lesto a servire in profondità Di Vaio che richiama a sè Doni e Juan e serve al lato opposto l'accorrente Adailton che a porta vuota insacca con semplicità. Per la Roma inizia l'incubo! Il pubblico è apertamente ostile, le mancanze di De Rossi, Cassetti e Taddei per squalifica, più quelle di TOTTI e Burdisso per infortunio, la contemporanea vittoria della lanzie sul campo del Siena, la posizione in classifica da Serie B, insomma tutto sembra apparecchiato per un'altra domenica oscena. Ma la Roma ha la capacità di non disunirsi e dopo due minuti si riversa in avanti, azione confusa e tamburregiante della Roma, tiro di Motta rimpallato su Perrotta, è lesto Vucinic a prendere il pallone e scagliarlo alle spalle di Viviano: inutili e vibranti le proteste dei felsinei, ma il goal è regolare! Continuano le azioni romaniste, con i giallorossi che collezionano corners e azioni in profondità, che fruttano due stacchi di testa di Juan su calcio d'angolo e una non chiara ammonizione di Vucinic per simulazione (in realtà era solamente scivolato....). Si torna dall'intervallo con la "sorpresa" Juan infortunato sostituito da Andreolli. La Roma riprende il solito discorso, mentre il Bologna lentamente si squaglia. E al decimo break di Perrotta che serve Menez al limite dell'area, doppio dribbling, tiro respinto sul piede dell'accorrente Simone Perrotta e goal del vantaggio! Festeggiamente eccessivi di Perrotta che con un calcio sradica la bandierina e si prende il giallo! La Roma è padrona del campo: entrano Cicinho per Motta (infortunio muscolare) e Baptista per Menez (anche lui infortunio muscolare). La bestia fà salire la squadra, mentre Vucinic, anc'egli infrtunato, fà quello che può, tra cui un colpo di testa ad anticipare Moras deviato con un colpo di reni da Viviano. La Roma con Vucinic, Brighi e Cicnho ha qualche buona opportunità in contropiede, ma soprattutto controlla con scioltezza e al 49esimo del secondo tempo finisce la minestrina.
Pagelle
Doni 5 non è molto impeganto, anche se sul goal ha colpe perchè si fà richiamare sul primo uomo, lasciando sguarnita più di metà porta, poi non prende una palla sua su cross dalla sinistra che taglia tutta l'area di porta. Si diletta con la gambetta.
Motta 6,5 buona prestazione la sua. Ha un'eccellente ocasione in diagonale, ma la palla esce di un niente. Deve lasciare per infortunio.
Mexes 6,5 dà l'idea di aver ritrovato maggior fiducia in se stesso. Sfiora il goal e si spinge spesso in avanti. Guida la difesa quando il suo compagno è Andreolli.
Juan 6 non commette disastri, ma il goal del Bologna sembra essere anche colpa sua. Tutti sul portatore di palla non danno respiro alla difesa, in compenso regala, col portiere, metà area ad Adailton.
Riise 6,5 spinge e lotta. Ci mette carattere e serenità. Un paio di bolidi meriterebbero maggior fortuna, ma dov'era quando abbiamo preso goal?
Perrotta 7 gran goal di carattere per festeggiare il rinnovo contrattuale siglato in settimana. Una belal prova di sacrificio quando nel finale si inventa terzino per coprire Cicinho non ancora dotato del passo necessario per fermare Vigiani.
Pizarro 7 meriterebbe otto, ma quell'errore su Mingazzini da cui parte il goal del Bologna gli fà perdere un punto. Per il resto la partita è ottima contro il non eccelso centrocampo Bolognese, ma dirige l'orchestra con la bacchetta magica di una classe spropositata.
Brighi 6,5 meglio nel secondo tempo che nel primo. Ogni tanto sembra svagato, ma le sue incursioni, quando ci sono, sono micidiali. E poi di lì non si passa.
Guberti 6,5 buoni spunti, salta l'uomo, ma, purtroppo, gli manca il tocco finale che lo porterebbe persino a segnare. Forse deve fare esperienza.
Vucinic 7,5 impegno, goal e determinazione. S'è svegliato? Speriamo. Certo anche oggi, ad inizio ripresa, si è divorato uin goal più semplice da fare che da sbagliare. Ma poi ha cercato con convinzione e lucidità di blindare il match. Fortunatamente non ce n'è stato nè il bisogno nè il rimpianto.
Menez 6,5 buoni spunti e buona spinta, ma quello che ci aspettiamo è altro. Per ora siamo lieti che abbia imparato a tornare indietro e a dare una mano in copertura.
Ranieri 6 una minestrina, niente di più, ma per ora basta così
Sostituzioni
Andreolli/Juan 6,5 meglio del titolare, indubbiamente. E' ben coperto da Mexes, ma trova forza e coraggio per spingersi in avanti nei corners, sfiorando in due occasioni il goal.
Cicnho/Motta 6 soffre Vigiani, costringendo Perrotta a fare il terzino aggiunto, ma in avanti sà rendersi pericoloso
Julio Baptista/Menez 6,5 distrugge la difesa felsinea, certamente meriterebbe maggior spazio e tempo, ma sà far salire la squadra ed è bravo!