
Ma non è così, perchè nel secondo tempo i nostri si fanno ancor più tosti e gagliardi, costringendo i Belgi nella loro area di rigore, se non addirittura di porta. E' il Capitàno che, come al solito, si sobbarca la Magica sul groppone. Prima viene negato un rigore grande così, ma, sull'ennesima punizione dal limite, causata dall'ennesimo fallo del suo "personal-Kicher" Duarte la botta di TOTTI è violentissima, la deviazione di Mexes percettibile quel tanto che basta a spiazzare Jorgacevic e farsela passare sotto l'ascella. La Roma ha la partita in mano: esce uno spento Taddei (Comunque buona prova la sua) per dare spazio al giovane Cerci: nemmeno entra e costringe Thompson al fallo da seconda ammonizione. Espulsione e punizione per noi, Pizarro batte e Totti, con molta esperienza, si prende un rigore che lui stesso trasforma, regalando, finalmente, un sorriso ai 35.000 presenti allo Stadio. Penultima sostituzione con Vucinic che prende il posto di un inadatto Okaka (Grande volontà, grnade fisico, ma ancora non è un centrattacco), percussione del Pek, passaggio filtrante per Vucinic che, con u numero, si libera prima di Suler e Wils, e poi anche dello stesso Thompson e deposita in rete il goal del 3-1 finale. Grande, forse eccessiva per il tipo di goal segnato, festa. Che sia lui che i compagni abbiano più di un sospetto che potrebbe essere l'ultimo goal giallorosso di Mirketto? Nel finale c'è spazio pure per Cassetti al posto di uno spremuto ma sempre valido Marco Motta.
