
E' andata così.... La Roma scende in campo, al cospetto dei giovanotti londinesi, un po' troppo impacciata. Motta, all'inizio, soffre la pressione dell'ambiente e del suo, di fatto, esordio in Champion's League (
si racconta di 18 minuti giocati con l'Udinese, edizione 2005/06... altri tempi, altro ambiente, altro calcio). Il forcing dei gunners è asfissiante e la Roma, nel primo quarto d'ora non riesce a uscire, palla al piede, dalla propria metà campo. Riise, Taddei, Brighi e De Rossi soffrono la pressione sugli esterni degli inglesi. Doni è fantastico su Nasri e Clichy, e Loria, nonostante le paure iniziali non delude le aspettative. Fino al 36esimo, quando una percussione di Van Persie in area costringe Mexes a un fallo ingenuo... rigore. Si incarica lo stesso Van Persie che batte alla sinistra di Doni un rigore perfetto, nella porta alla destra della telecamera.... niente da fare per Doni e l'Arsenal è in vantaggio. Solo adesso la Roma si sveglia, sbilanciandosi un po' in avanti, con Motta estremamente propositivo che, con un tiro dalla distanza, impegna Almunia in corner. Al 42esimo, purtroppo, De Rossi si fà scavalcare da Nasri ed è costretto al fallo. Ammonizione e squalifica in vista del ritorno. Il primo tempo si chiude con la Roma in avanti, ma con i Gunners sempre pericolosi. All'intervallo nessun cambio, tranne un simpatico siparietto con l'arbitro che dà inizio alla partita non accorgendosi come i giocatori dell'Arsenal fossero solamente nove. Mancavano Tourè e Gallas ritardatarii: a termine di regolamento verranno ammoniti. Quella che subentra nel secondo tempo è un'altra Roma, molto più volitiva, ma ciò la espone ai contropiede dell'Arsenal, sui quali è fantastico Doni in più d'un'occasione. Fino al minuto 12 del secondo tempo con Spalletti che, finalmente, capisce come sia necessario dare maggior fosforo al centrocampo romanista, sostituendo un evanescente Brighi con Pizarro. La differenza è lapalissiana e immediata: è una Roma con maggiori proprietà di palleggio che ben sfrutta i tagli dei propri esterni e, proprio da uno di essi, arriverà la ghiottissima occasione per John Arne Riise che scaglierà un tiro al volo di sinistro a lato di un soffio. Ciò nonostante nella Roma è ancora presente Simone Loria. Ecco, Simone Loria: un uomo un perchè! La sua non è stata una prestazione malvagia, ma è stata una prestazione ordinata rovinata con un paio di scivoloni mostruosi. Con uno di essi, al 21esimo del secondo tempo, mancando clamorosamente un comodo aggancio, Loria mette Ebouè da solo davanti a Doni, costringendo l'intera difesa romanista a un recupero alla disperatissima, compreso lui. Il tiro di Ebouè esce di poco, ma l'affanno è stato molto e i crampi per Loria pure. Dopo quattro minuti Spalletti sostituisce Loria con Diamoutene. Purtroppo non entra Scirea, ma solo Diamoutene: eppure i risultati migliorano. Il maliano, quantomeno, si limita a svolgere il suo compito, mentre la Roma riprova a costruire qualcosa, ma l'intesa Totti-Baptista non funziona, col brasiliano spesso sacrificato in compiti di costruzione e non adatto al gioco di sponda. La Roma riprende l'assedio, anche nei quattro minuti di recupero, spinta soprattutto dalla maggior profondità garantita da Vucinic, subentrato a Baptista al trentottesimo. All'ultimo minuto si registra una punizione dal limite destro dell'area dell'Arsenal conquistata dal caparbio Motta. Il cross del Pek è ottimo, ma anche la spizzata di Song (
nipote del Song che dieci anni fà giocava nella Salernitana di Ciancichella-Coccolino) che mette la palla fuori. Non c'è più tempo.... comunque sia se pò fà!
Pagelle
Doni 7,5: è spessissimo determinante, non sbaglia un'uscita. Sul goal non può fare (quasi) nulla. Anche se potrebbe imparare a buttarsi dopo che il giocatore ha tirato il rigore?
Motta 7: parte un po' in sordina, ma poi è il migliore dei suoi. Tiene botta alle folate londinesi e si propone, senza fronzoli, in avanti
Mexes 7: un fallo ingenuo procura il rigore dell'Arsenal. Una gravissima pecca che rovina una prestazione coi fiocchi
Loria 4,5: immaginate un cuoco, non uno chef, ma un cuoco da mensa aziendale che prepara la solita pasta al sugo, il solito polpettone. Niente di che, cose mangiabili, poi, però, all'improvviso versa, nel sugo della pasta, (accettabile, non divino, ma mangiabile) l'intero barattolo del sale.... ecco avete Loria: una prestazione accettabile, fino all'immancabile idiozia catastrofica che rovina ogni miglior stato d'animo.
Riise 5,5: si fà saltare un po' troppo spesso. Si riprende con un buon finale di match, soprattutto in fase offensiva.
Taddei 5,5: come l'intero centrocampo romanista và in sofferenza quando l'Arsenal si riversa in avanti. E' una mezza statuina alla quale non riesce nemmeno il suo.
De Rossi 5,5: stesso discorso fatto per Taddei, con l'aggravante dell'ammonizione che ce lo toglerà in vista del ritorno
Brighi 5: è nervoso, fuori posizione e svagato. Non ci sono gli inserimenti e, soprattutto, gli manca la sponda di un regista vero
Perrotta 5: non può essere un mediano, con velleità di costruzione del giuoco. Non ha i piedi, anzi a vederlo ieri sera viene da chiedersi: ma perchè questo giocai n serie A?
TOTTI 5,5: è completamente fuori forma, ha difficoltà a saltare l'uomo e i soliti lanci al millimetro, questa volta, nemmeno gli riescono. Tornerà più forte di prima, come al solito
Baptista 5: non azzecca uno stop di palla ed è fuori ruolo. Il solo impegno non può bastare per ottenere la sufficienza.
Spalletti 5,5: predispone una Roma eccessivamente muscolare, senza cervelli e piedi fini a centrocampo e regaliamo un tempo all'Arsenal. Poi nella ripresa si accorge dell'errore e vi pone rimedio, ma è troppo tardi; non c'è niente da fare soffre l'Inghilterra. Da quando allena la Roma ha sempre perso oltremanica, subendo 12 goals e segnandone uno solamente (oltretutto nella peggior sconfitta della nostra storia).
Sostituzioni
Pizarro/Brighi 6,5 regala sprazzi di intelligenza e ha il merito di ribaltare spesso l'azione. Ah se avesse giocato dall'inizio!
Diamoutene/Loria 6 seguendo la metafora culinaria valida per Loria, Diamoutene è un cuoco da mensa ospedaliera che, perlomeno, non rovina gli scarni vitti che produce. Fuor di metafora fà sentire il suo fisico, ogni tanto è troppo timidi nel retropassaggio, ma almeno non combina guai.
Vucinic/Baptista NG entra tardi ed è sempre (o quasi) in off side.