mercoledì 30 dicembre 2009

Dieci anni con la Roma!

Eccoci arrivati all'ultimo giorno del primo decennio del XXI Secolo. Dieci anni di storia vissuti con la Roma in fondo al cuore. Oggi che Luca Toni ha effettuato le visite mediche a Trigoria guardando ai successi del passato abbiamo la stessa malinconia, ma maggior ottimismo circa il futuro!
Come ricordare il decennio che si stà chiudendo? Numeri? No. Statistiche? No. Racconti? No. Niente racconta meglio delle immagini e della buona musica.
E quindi ecco gli ultimi dieci anni giallorossi, per arrivare, con la Lupa nel cuore, fino al 3000!


martedì 29 dicembre 2009

Bellissimo video



Roma - Milan 1-1
pareggio di Montella con pallonetto a Seba Rossi.

Emozioni indimenticabili anche grazie al commento di Carlo "The Voice" Zampa... e proprio i ragazzi del suo forum (Popolo Giallorosso), hanno creato questo video davvero esilarante.

Buone feste a tutti!

lunedì 21 dicembre 2009

Roma-Parma 2-0. Olè!

Riprendiamo il quarto posto e, dopo la beffa scudetto di Catania, torniamo in zona Champions League. Laddove ci compete. La contemporanea sconfitta interna della Juventus contro il Catania ci permette di avere nel mirino persino il terzo posto. Dobbiamo continuare nella tradizione nobile di non fare i preliminare di Champions. Ne và dell'onore! Da registrare il rinvio a data da destinarsi di ben tre match di serie "A" per neve: Bologna-Atalanta, Genoa-Bari, Fiorentina-Milan e Udinese-Cagliari. Ma veniamo alla prova romanista. Dopo un primo tempo di studio, durante il quale, comunque, la Roma ha maturato buone trame offensive, scontrandosi costantemente dal muro eretto da Guidolin, con al centro l'ex Panucci, nel secondo tempo si apre e si chiude la pratica. Già in avvio di ripresa si capisce come il muro di Parma mostri delle crepe non indifferenti, quando proprio Panucci svirgola un pallone al centro dell'area di rigore, servendo involontariamente l'accorente Brighi, sul quale Mirante è bravo a smanacciare in corner. Dal seguente corner battuto da Pizarro arriverà il vantaggio romanista, al terzo minuto, siglato da Burdisso, lesto a spingere in rete dal centro dell'area di rigore. La reazione del Parma è vemmente, ma incocludente, concretizzandosi solamente in tiri dalla distanza scoccati ora Bojinov ora da Dzemaili, ben controllati da Bertagnoli. Ma è la Roma a continuare a essere pericolosa, prima con Totti toccato duro a centrocampo e costretto alla resa anticipata, non prima, però, di aver tentato di sorprendere Mirante con un pallonetto da fuori area smanacciato sul palo dallo stesso estremo difensore; Totti sarà sostituito da Okaka che si procura un paio di buone occasioni, prima di farsi male al muscolo per l'eccessivo freddo. Ad Okaka subentrerà Baptista che, anche lui, tenterà con poca fortuna una gran botta dalla distanza. Grazie agli ampi spazi lasciati dal Parma inutilmente proteso alla ricerca del pareggio sale in cattedra Mirko Vucinic, libero di spaziare sulla fascia sinistra. Proprio una di queste incursioni metterà, al primo dei cinque minuti di recupero, Matteo Brighi solo davanti a Mirante: il riminese non si lascia sfuggire l'occasione e chiude la partita, la rincorsa e il 2009 romanista.
Pagelle
Julio Sergio 6 mai impegnato seriamente, dimostra freddezza e concretezza.
Cassetti 6,5 spinge e ci mette il fisico, dalle sue parti non si passa.
Burdisso 7 un goal festeggiato come un centravanti. E poi esperienza e freddezza. Un eccelso difendente.
Juan 7 da quando c'è lui la Roma non icassa reti. Sarà una coincidenza?
Riise 7 Spinge come un martello, recupera palloni anche oltre la metà campo.
De Rossi 6 delle volte un po' impreciso, ma è presente in moltissime azioni. Dovrebbe riprendere qualcuna delle sue famose incursioni offensive.
Pizarro 7,5 di gran lunga il migliore in campo. E' presente come una calamita in fase di interdizione e dà fosforo all'impostazione. Meriterebbe il goal che cerca con tentativi dalla distanza.
Taddei 6,5 è tornato sui livelli d'eccellenza ai quali ci aveva abituati. Sfiora il goal alla fine di un'azione alla mano che taglia tutto il versante difensivo gialloblu.
Brighi 7,5 insieme a Pizarro il migliore in campo, cerca e trova un goal meritatissimo e importante. Ne sfiora altri due, sui quali è bravo Mirante, e poi rincorre l'avversario e te lo trovi tanto a spezzare quanto a impostare.
Vucinic 7 una partita di corsa e sostanza che lo porta spesso a saltare l'uomo. Per lui un futuro alla Delvecchio, più tecnico. Tanto non è un centravanti che segna goal a grappoli
Totti 6,5 è un po' appannato, ma catalizza e finalizza il giuoco come solo LUI sà fare. Nonostante la non buona partita, l'infortunio, il freddo e tutto quello che ve pare, solo il palo gli nega l'ennesimo goal da leggenda!
Ranieri 7 meritatissimo. Non solo per questa partita, preparata molto bene, ma anche e soprattutto per quello che ha rappresentato questo risultato. L'obbiettivo è stato raggiunto, ora và mantenuto e, se del caso, consolidato.
Sostituzioni
Okaka/Totti 6,5 sfiora il goal in un paio di occasioni, poi con un gran bel tocco di tacco lancia Vucinic in profondità, per un'azione superba della Roma che avrebbe meritato maggior fortuna. Solo il freddo lo ferma anzitempo.
Motta/Taddei 6,5 Ranieri lo mette ala, sembra una follia catenacciare, ma in quel ruolo funziona alla grande andando a pochi centimetri da un goal che sarebbe stato strepitoso. Anche lui riconquistato alla causa.
Julio Baptista/Okaka 6,5 Questa volta è lui, ha voglia e lucidità e si vede. Anche lui a pochi centimetri da un gran bel goal. Speriamo che valga quanto detto per Motta e quanto visto per Taddei, Riise, Cassetti e Perrotta!

Buon Natale Felice 2009 a tutti i nostri lettori. E sempre FORZA ROMA!!

giovedì 17 dicembre 2009

Roma-Parma. L'arbitro.

Paolo Tagliavento di Terni. Nato il 19 Settembre 1972. Esordio in serie A datato 18 Maggio 2004, in Chievo-Bologna. Viene coinvolto in calciopoli, ma completamente scagionato.
L'ultimo precedente assoluto è recente, in quanto risale a tre settimane orsono, esattamente Domenica 29 Novembre 2009 allorquando battemmo l'Atalanta a Bergamo 2-1, mentre l'ultimo precedente casalingo risale allo 07 Marzo scorso allorquando affrontammo l'Udinese in casa, impattando 1-1.

Roma-Parma. Il precedente.

Eccoci quì a chiudere il 2009 calcistico. Un anno particolare si chiude in casa con un imprevedibile scontro diretto per la zona Champions League col neopromosso Parma. Non è più il Parma di Tanzi e nemmeno il semifallito post-Tanzi, ma è il più "onesto" e casereccio Parma di Ghirardi. A dispetto della tradizione di questo blog, che vuole ricordare solo partite in trofei non vinti, per il concomitante annuncio del rinnovo del contratto di Totti e la vittoria in Europa League sul campo del CSKA, ci ritorna in mente la BELLEZZA ASSOLUTA dello scudetto. Inutile dilingarsi in parole e chiacchiere, quando nella testa e nella memoria Roma-Parma ci ricorda questo:


TOTTI Fino al 2014, anzi 2019!!

Grazie, grazie e ancora grazie! Dopo un tira&molla lunghissimo è finalmente arrivato l'annuncio ufficiale: TOTTI e la Roma insieme ancora fino al 30 Giugno 2014, come calciatore e fino al 2019 (almeno) come dirigente al termine dell'attività agonistica. E' la fine di un incubo, è il proseguio di un sogno! Grazie a tutti, alla dirigenza e a LUI! Ora e sempre con la Roma e per la Roma. Perchè possa continuare a vincere e a trionfare con i colori giallorossi sulla pelle e in fondo al cuore! Il link del comunicato ufficiale è questo e questo è il testo della STORIA!

"L’A.S. Roma S.p.A. ed il Capitano FRANCESCO TOTTI comunicano di aver raggiunto l’accordo per il prolungamento del contratto economico per le prestazioni sportive, ad oggi in vigore e scadente al 30 giugno 2010, fino alla data del 30 giugno 2014. L’accordo prevede il riconoscimento al Calciatore di un emolumento lordo pari a € 8,9 milioni, per la stagione sportiva in corso, e di € 8,6 milioni, per ciascuna delle quattro successive stagioni sportive di durata del contratto. In tale ambito, è stato altresì definito tra A.S. Roma e Numberten – società licenziataria dei diritti di immagine del Calciatore - il prolungamento dell’attuale accordo di licenza in esclusiva per l’uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine del Calciatore per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma. Infine, l’A.S. Roma e il Calciatore hanno inteso legare la propria storia, i propri successi sportivi e i propri progetti futuri impegnandosi a garantire a Francesco Totti la permanenza nell’ambito dell’Area tecnico-sportiva al termine della propria attività agonistica, perché lo stesso, entrando a far parte del Comitato Tecnico di Direzione, possa contribuire con le sue conoscenze e la sua esperienza alla crescita ed alla valorizzazione dell’Area tecnica della Società. "

Cska Sofia-Roma 0-3. Olè! Primi.


Una partita semplice per una Roma imbottita di riserve nel gelo di Sofia. Snobbata da pubblico e tifoseria e persino dai mezzi di comunicazione (l'unica radiocronaca in diretta era quella di Carlo Zampa), questa partita si è rivelata più importante del previsto. Dopo un avvio tambureggiante dei bulgari, la Roma ha iniziato a prendere le misure degli avversari, capaci di fare qualcosa in avanti, ma del tutto sprovveduti in fase difensiva. Il CSKA ha cercato almeno il secondo goal di questa fase a gironi con ripetuti tiri dalla distanza, ma, per la legge della coperta, si è esposta alle azioni della Roma, dotata di una coppia di frombolieri inedita, come Okaka-Baptista. Inevitabili, quindi, anche le azioni pericolose della Roma, come, ad esempio un palo colpito da Andreolli su corner al ventesimo del primo tempo. Proprio quando, comunque, il primo tempo sembrava stesse scivolando sui binari di un anonimo zero a zero, al 47esimo un lancio millimetrico dalla metà campo di De Rossi pesca sulla destra Cerci, la giovane ala si accentra, evitando l'intervento di un paio di avversari, quindi piazza un sinistro che s'insacca a mezz'altezza alla destra del portiere. Nella ripresa l'esterno fa il bis al 7': Cerci approfitta di una voragine nel cuore della difesa avversaria, s'incunea, controlla bene il pallone, entro in area e batte Chavdarov in uscita, facendogli passare la sfera sotto il corpo. La ripresa continua con il CSKA proiettato in avanti alla ricerca del goal della bandiera e con la Roma che, invece, ha svariate opportunità in contropiede per dilagare, sprecate da Baptista, Cerci e Okaka. Nel finale c'è spazio per gli esordi di Stefano Pettinari e Scardina, entrambi classe '92, entrambi elementi della formazione Primavera allenata da Alberto de Rossi. Ma anche per una favola che si materializza all'88': Perrotta entra in area dalla sinistra e serve un pallone a Scardina che il giovane non può evitare di depositare in rete a porta vuota. Un gol all'esordio in giallorosso e in Europa e una serata da ricordare, per un motivo in più.


martedì 15 dicembre 2009

Cska Sofia-Roma. L'arbitro.

E' Aleksander Stavrev della federazione Macedone. Non se ne sà molto di più.

Cska Sofia-Roma. Il precedente.

Eccoci quì, la Roma torna a Sofia dopo più d'un quarto di secolo per un turno pleonastico nell'Europa League. Abbiamo l'obbligo di vincere la partita solo per arrivare primi in un girone nel quale ci siamo già qualificati grazie alla vittoria casalinga col Basilea. La memoria ci riporta, per l'appunto, indietro di di 26 anni: altro mondo e altro calcio. Oltre cortina i nostri eroi andarono fregiati col tricolore sul petto, per gli ottavi di finale di Coppa dei Campioni: era il 19 Ottobre 1983 e agli ordini di quel Vautrot che troppe altre volte avremmo incontrato sul nostro cammino, sia come romanisti che come italiani, incorniciammo un capolavoro dell'arte pedestre. All'epoca le squadre dell'est erano bestiacce infide, ancora fresca era la scottatura per l'eliminazione dal sapore di doping di tre anni prima per mano del Karl Zeiss Jena, e incrociarle era sempre un enigma. Ma i lupi quella sera compirono un capolavoro, sugellato al sessantunesimo da un gran goal di testa griffato Paulo Roberto Falcao. Un divino capolavoro del "giocatore più forte al mondo senza mondo" (Cit. Carmelo Bene)

lunedì 14 dicembre 2009

Sampdoria-Roma 0-0

La Roma dei tredici punti negli ultimi cinque turni non trova la quarta vittoria di fila, ma contro una Samp tornata quasi quella dei tempi belli deve accontentarsi di un pareggio non entusiasmante in ottica di rimonta verso la zona Champions (che al momento dista tre punti, per entrambe le squadre), ma positivo per quel che si è visto in campo. E cioè una gara spettacolare, fatta di ritmo e continui rovesciamenti di fronte, fra sue squadre toniche e consapevoli dei propri mezzi. Alla fine lo 0-0 fotografa l'equilibrio fra le forze in campo, non certo povertà di gioco e occasioni. E la Samp, dal canto suo, dopo i due ultimi pesanti k.o. (doppio 3-0 con Milan e Genoa) può essere soddisfatta per aver interrotto l'emorragia di punti e per aver ritrovato smalto e convinzione. La gara inizia con un abbraccio: il saluto di Totti a Delneri. Poi il via, e le due squadre partono a ritmo altissimo: più Roma in termini di minutaggio e possesso palla, più Samp in quanto a occasioni e quasi gol. Pozzi e Franceschini sono in panchina, come anche Zauri. In campo Ziegler e Mannini, con Pazzini-Cassano coppia d'attacco. La Roma è quella prevista, con Totti a finalizzare il lavoro del trio Taddei-Perrotta-Vucinic. La prima palla gol è di Cassano, che in area fa partire un destro deviato prima da Juan, poi da Burdisso, che manda in angolo prima di scontrarsi con Julio Sergio. E' l'8', nonché l'aperitivo di un primo tempo frizzante e vivace, giocato da entrambe le contendenti nella costante ricerca di un gioco di prima e inserimenti da dietro palla a terra. Il ritmo è alto, l'ispirazione quella dei giorni buoni. Al 13' Taddei colpisce bene da posizione angolata, Castellazzi non si lascia sorprendere e poi Riise manda a lato. Ogni rovesciamento di fronte sembra il preludio di un gol, con una Samp che mette il suo marchio ai minuti finale della prima frazione: Palombo testa l'attenzione di Julio Sergio con un gran destro dalla distanza, poi Stankevicius colpisce un palo e sul rimpallo Pazzini non riesce, di testa, a deviare in rete. E il primo tempo finisce 0-0. La ripresa procede come se l'intervallo non fosse esistito: le due contendenti continuano a macinare gioco, offensive, occasioni. Alla distanza però la Roma spezza l'equilibrio a suo favore, mettendo la Samp in difficoltà sempre più spesso. Al 17' su assist di Totti, Perrotta sfiora il palo di destro con Castellazzi battuto, e due minuti più tardi ancora il portiere doriano alza in angolo un colpo di testa di Vucinic, lasciato solo al momento dell'impatto col pallone. Al 26' è Totti a provare la conclusione, ma il suo destro non trova lo specchio. Di Cassano non c'è ormai più traccia, dopo un primo tempo ispirato; il capitano giallorosso, invece, dopo una gara di sacrificio e raccordo, si toglie qualche soddisfazione personale, come a voler trascinare la Roma in questo finale di dominio capitolino. La Samp non ha più la forza e la lucidità per ripartire, la Roma, vivacizzata da un Taddei ritrovato, dimostra di aver qualcosa in più da spendere. Ma tutto questo non basta a sbloccare il risultato: finisce 0-0, con Roma e Samp ancora appaiate (e in solitaria) nella ricerca dell'aggancio alla zona-Champions.

Pagelle

Julio Sergio 6,5 dà sicurezza al reparto. Abile su più di qualche uscita, nel secondo tempo spettatore non pagante.
Cassetti 7 l'eroe del derby si riconferma in forma strepitosa, annullando Cassano. In avanti non ha la stessa fortuna e abilità di domenica scorsa.
Burdisso 6,5 ci mette tecnica, tenacia ed esperienza. Ad un tratto anticipa persino il suo portiere, ma di lì gli avanti blucerchiati non passano.
Juan 6,5 sembra un giocatore rigenerato, infatti la difesa non traballa più. Flemma e classe non gli mancano. Interviene in chiusura sul lato di Riise allorquando il lungagnon e norvegese tarda i rientri. Ha i tempi giusti.
Riise 6,5 ci mette la tigna e la corsa. Sfiora anche in questa partita il goal. Forse in difesa ancora non ha tutto, ma poi si immola per fermare Cassano, nel primo tempo, recuperando un suo stesso errore. Dimostra di aver recuperato aggressività.
Taddei 7,5 un giocatore ritrovato: salta l'uomo, recupera e corre. Sulla fascia crea spesso la superiorità numerica. La cura Ranieri gli ha fatto benissimo
Brighi 6 ogni tanto sembra eclissarsi, ma l'assenza del Pek lo costringe anche a reinventarsi impostatore, ma non è il suo compito e si vede.
De Rossi 6 stesso discorso fatto per Brighi, l'assenza di una testa a metà campo si sente. Tenta lanci che gli riescono pure, ma è l'incapacità di fermare l'azione per far ragionare il team a mancargli e la Roma perde qualche buona occasione.
Perrotta 7 ennesima prova maiuscola di un giocatore che vorrebbe tornare al mondiale, duettando nuovamente con Totti. Mezzo punto in meno per quel goal sfiorato davanti a Castellazzi. Comunque per i Doriani è imprendibile e del Neri, che ben lo conosce, ne è letteralmente terrorizzato!
Vucinic 6,5 un Delvecchio maggiormente tecnico. Sfiora di testa un gran goal sul quale è eccelso il portiere blucerchiato con un formidabile colpo di reni, ma si sfianca in modo indefesso su tutta la fascia. Se avesse maggior cattiverìa sotto porta sarebbe l'Attaccante, con la "A" maiuscola!
TOTTI 6,5 anche Lui, gladiatorio, si adatta alla pugna che i doriani preparano, soprattutto nel secondo tempo e, per questo, ne risente la classe sopraffina che si vede solo a tratti. Certo quel tacco per Perrotta se non l'avesse fatto Lui gli sarebbe valso dieci. Ma da TOTTI ormai ci siamo abituati!
Ranieri 7 ha restituito vitalità ad una squadra che sembrava catatonica, facendo correre anche chi si comportava da ameba. Ha preparato la partita al bacio, estromettendo dal gioco doriano Cassano, l'unico veramente in grado di impensierire la terza linea romanista: così nè Pazzini nè Bellucci sono stati veramente pericolosi.
Sostituzioni
Julio Baptista/Vucinic NG entra a quattro minuti dalla fine e non tocca palla, per carità di patria diamogli solo NG!
Guberti/Taddei NG entra in pieno recupero e almeno un pallone lo tocca.

venerdì 11 dicembre 2009

Sampdoria-Roma: l'arbitro

Antonio Damato (Barletta, 15 Agosto 1972). Arbtro giovane, delle nuove leve del dopo Calciopoli, fu fatto esrodire in Serie "A" nel Dicembre del 2006, match Catania-Udinese 1-0.
L'ultimo precedente, in trasferta anch'esso, purtroppo non ci arride: Udinese-Roma 2-1, turno infrasettimanale, caratterizzato da una sacrosanta espulsione di Taddei al quinto del primo tempo e da un'altrettanto sacrosanta espulsione del friulano Basta al 33esimo sempre della ripresa.

Sampdoria-Roma: i precedenti.

Dopo la sbornia da derby ci rituffiamo nel campionato "normale". La Roma troverà una Sampdoria che, dopo una partenza super, viene da una settimana di inferno, sconfitta in campionato due volte consecutive per 3-0 (Derby e Milan a San Siro) ed eliminata dalla Coppa Italia per mano del Livorno (1-2 in casa). Insomma anche in questo caso ci sono tutti i presupposti per la beffa. La settimana appena trascorsa, invece, per i nostri amati colori è stata relativamente tranquilla, se si eccettuano l'aggressione al maggiordomo di Totti, salvato dal pronto intervento dello stesso Capitàno e una multa per divieto di sosta comminata a Mirko Vucinic, reo di aver parcheggiato la sua Mercedes nel parcheggio dei Tax in Piazza San Silvestro. La memoria ci riporta indietro di quasi tredici anni, esattamente al 13 Febbraio 1997: era, quelal Roma, una squadra sul viale del tramonto, logorata nello spirito, non rinnovata nel parco giocatori, dopo i tre anni di Mazzone, e allenata da un incompetente come Carlitos Bianchi. Nonostante la classifica finale parlerà di tredicesimo posto, quella domenica pomeriggio la Roma compirà uno dei rari acuti esterni stagionali, espugnando Marassi per uno a due. Il tabellino parlerà dei goals di Moriero, Balbo e Montella. A distanza di tredici anni risulta un po' complicato ricordarsi chi avesse segnato, dei tre, contro la Roma.

lunedì 7 dicembre 2009

Roma-Lazie. Audiocommento!

Roma-Lanzie 1-0! Olè

Aveva ragione Ranieri, la differenza tra Lazio e Roma è veramente poca. Sia nel primo tempo, quando si sonnecchia, sia nella ripresa, quando si gioca a calcio, e che calcio. La differenza sta nel fatto che Zarate prende il palo, e Cassetti fa gol. Ma lo fa probabilmente ai migliori biancocelesti della stagione.Si parte con la Roma consapevole del ruolo di protagonista della partita al quale non si sottrae: azioni corali spesso efficaci, con tentativi dalla distanza di Riise e anche penetrazioni in area da parte soprattutto di Vucinic. La Lazio, che sulla carta gioca fuori casa, risponde in contropiede affidandosi alla velocità dell'unica punta, Zarate, che però per esempio all'11' va via bene ma ignora i compagni ben piazzati a supporto e perde palla. C'è poi l'interruzione di 6 minuti dovuta a un autentico temporale di bombe carta, con l'arbitro Rizzoli che alla fine fa riprendere il gioco senza attendere un annuncio dall'altoparlante. Il raffreddamento dei muscoli sembra penalizzare maggiormente la Roma, che arretra il suo baricentro a vantaggio dei laziali. Ora sono i giallorossi a limitarsi a qualche folata in contropiede: entrambi i portieri, tuttavia, hanno un lavoro che non va al di là dell'ordinaria amministrazione. Così la partita arriva all'intervallo con un pari che è anche ai punti: prima metà del tempo alla Roma, seconda alla Lazio ma scarse le emozioni. Si riparte con la Roma che richiama Menez e lancia Brighi per dare più sostanza al centrocampo, mentre Ballardini inserisce Foggia per Matuzalem ma non tanto per scelta tecnica quanto piuttosto per guai fisici del brasiliano. La Lazio si mantiene aggressiva come nella seconda metà del primo tempo, la Roma risponde con qualche ripartenza: da entrambe le parti, però, si continua inizialmente a provare solo dalla distanza. Al quarto d'ora c'è però la fiammata, quando Zarate dà un saggio della sua velocità e si libera per un tiro che prende palo pieno: sul rimpallo irrompe e tira da pochi passi Mauri, chiamando Julio Sergio a un riflesso che ha del miracoloso. Il collega Muslera, peraltro, deve imitarlo di lì a poco sulla reazione della Roma, quando Vucinic mette sulla testa di Perrotta un grande pallone. E' la Lazio, comunque, che sembra averne di più: il pressing è altissimo e asfissiante, la Roma fa molta fatica a ripartire. Quando però i giallorossi lo fanno, ecco venir fuori la qualità. Succede al 34'. Azione corale, veloce e a pochissimi tocchi con palla all'ala sinistra Vucinic che invece è in posizione di esterno destro: un'occhiata in mezzo, il montenegrino vede accorrere Cassetti e gli serve un pallone che viene deviato al volo con precisione nell'angolino del secondo palo. La Lazio prova a reagire, ma la medicina del gol fa bene soprattutto ai giallorossi, che finalmente sfoggiano azioni da Roma e vanno anche vicini alòraddoppio: ma per la bella Lazio di stasera sarebbe troppo.

Pagelle

Julio Sergio 8 un tiro una parata, questo è lo slogan del Portiere per antonomasia. Ebbene questo ha fatto! Anzi un tiro DUE parate. La prima deviando un insidioso destro al volo di Zarate sul palo e subito dopo smanacciando da sdraiato in angolo la respinta al volo di Mauri. Dà sicurezza al reparto. Perchè tre anni nel dimenticatoio?
Burdisso 6 Sarebbe stato da 5,5, ma come si fà a metterglielo dopo che hai vinto il derby? Gioca, ovviamente, meglio da centrale che da esterno.
Mexes 7 MONUMENTALE, dalle sue parti non si passa mai. Se serve sparacchia al lato, altrimenti riparte. Contro la ridicola lazio di quest'anno può permettersi interessanti sortite offensive!
Juan 7,5 PERFETTO! Prende sempre il tempo a Zarate, unico laziale che conosce il calcio. Non sbaglia un colpo. E' lesto nell'anticipo e, come Mexes, non disdegna la capatina in avanti.
Riise 8 ci mette forza e fisico. E poi l'anticipo. E' fomentato, gli sembra di essere tornato in Inghilterra. Infatti non molla un centimetro di campo. ha l'occasio di platino per chiudere con un goal magistrale il derby. Solo Muslera gli impedisce di segnare un sinistro al volo sotto gli incroci!
Perrotta 6,5 Per poco non dà lui la capocciata che fà male alla Lazio, ma, comunque, ci mette corsa e ritmo. Ottimi inserimenti!
De Rossi 7 C'ha avuto le coliche, poi è tornato ancora più carico. Il match col Basilea per svegliarsi, il Derby per sognare!
Pizarro 7 sempre presente su ogni pallone, se fosse milanese direbbe "Ghe pensi mi", ma stamo a Roma e dice: "Ce penso io!"..... e poi quando viene espulso esce in cinque minuti e, cinque minuti in meno di Lazio in Serie "A"!
Vucinic 6,5 soffre Diakitè, che lo randella coi suoi centimetri e i suoi chili, ma non col mento che no c'è! Ma poi cambia fronte e regala a Cassetti il cioccolatino della STORIA!
Menez 6 è costretto a rinculare troppo e l'affollamento sulla metà campo creato da Ballardini lo limita nelle sue magìe. Comunque suda e lotta. Stà diventando un'ala tornante.
TOTTI 7 partita non eccelsa, ma ha comunque irretito la "difesa" laziale. Poi, nel finale, li distrugge. Prima rifinendo l'azione del goal, poi dando a Riise il gioiellino del 2-0 mancato, e poi, dopo il triplice fischio, cercando di sedare un rissa... si accorge che non è aria e, rivolto ai laziali, fà: "Fate come ve pare! Io vado a festeggià!" Se je sputava in faccia l'affogava!!
Ranieri 7 imposta la partita come nemmeno Capello. Prima fà sfogare i laziali, poi la Roma decide che è arrivato il momento e segna. Azzecca il cambio e vinciamo il DERBY!!!

Sostituzioni

Cassetti/Mexes 9 meriterebbe il 10 se non avesse commesso una topica clamorosa per il palo biancoceleste. Ma poi ferma Kolarov, lancia Totti che serve Vucinic, il quale ridà il pallone al centro dell'area e Marco da Lumezzane, al minuto 77, con la maglia numero 77 entra nella STORIA ROMANISTA!!!! La sua gioia è irrefrenabile! Si porta le mani davanti alla bocca, Totti gli dice: "Cosa hai fatto?" Tutta la panchina, Okaka su tutti, corre ad abbraciarlo. Tutta Roma è per lui, è con lui è LUI!!!
Brighi/Menez 7 restituisce equilibrio e massa alla metà campo. Ha l'occasion del vantaggio che solamente Rizzoli riesce ad evitare inventadosi un fallo di mani che non esiste. La Roma vince comunque anche grazie a lui.
Taddei/Vucinic NG entra per dare sostanza e prendere tempo.

venerdì 4 dicembre 2009

Roma-Lanzie: l'arbitro

Nicola Rizzoli da Mirandola (MO) 05 Ottobre 1971. Fà il suo esordio in serie "A" nel finale della stagione 2001/02, allorqaundo viene inviato a dirigere Venezia-Perugia 0-2. La sua è una classica carriera all'ombra dei potenti della Federcalcio, Stefano Mattei prima Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo poi. Internazionale dallo 01 Gennaio 2007, ce lo ricordiamo per il vergognoso arbitraggio nel match tra Udinese e Roma del 13 Aprile 2008, partita che, comunque, terminò 1-3 per i colori giusti.
L'ultimo precedente risale al 20 Settembre scorso allorquando la Roma, con una prestazione maiuscola, soprattutto all'inizio, si impose 3-1 sulla Fiorentina, grazie ad una doppietta di Totti e ad un goal di De Rossi.



In foto Annamaria che è sicuramente più gradevole

Roma-Lanzie: i precedenti

Nemmeno 72 ore di sosta e già dobbiamo rituffarci sul campionato. L'impegno che ci aspetta è importantino, il DERBY! La lazio che andiamo ad affrontare è in piena crisi, non vince dal 30 Agosto ed è stata eliminata con un turno di anticipo dall'Europa League, sconfitta per 2-1 in Austria dal Salisburgo. La panchina di Ballardini è in bilico, mentre Pandev e Ledesma sono stati messi fuori rosa per contrasti col presidente Lotito.... insomma una bella apparecchiata per la beffa.
La memoria ci riporta indietro di più di trent'anni: era il derby di ritorno della stagione 1976/77, mentre la Lazio avrebbe chiuso al terzo posto, la Roma si sarebbe classificata a metà classifica. Quelli di quella stagione furono derby dominati sempre dalla squadra uscita sconfitta: all'andata si imposero coloro, nonostante il dominio giallorosso, al ritorno, con un gran goal di Bruno Conti sotto la Nord al tredicesimo del primo tempo, ci regalerà un derby nel quale farà la sua bella figura anche il Conti portiere.


Roma-Basilea 2-1. Olè! Qualificati.

La Roma si avvicina al derby di domenica qualificandosi per i sedicesimi di Europa League. Lo fa vincendo 2-1 in rimonta con il Basilea, che il 17 settembre, all'andata, aveva piegato i giallorossi. Segnano Totti su rigore e Vucinic. Le buone notizie non finiscono qui: De Rossi è rientrato alla grande, subito signore del centrocampo, e si è rivisto in campo, senza demeritare, anche Cicinho. Per il resto, i giallorossi, opposti ad una squadra tosta, hanno alternato momenti di svogliatezza a brani di ottimo calcio, grazie ai piedi vellutati di parecchi solisti della banda Ranieri. Certo, la difesa ha confermato qualche sinistro scricchiolio, ma Julio Sergio ha saputo metterci una pezza, capitolando solo al colpo di testa di Huggel. Di sicuro la mossa di Ranieri di mettere in campo la formazione migliore possibile, o quasi, senza affidarsi al turn over, per stasera ha pagato. Bella addormentata — Questa Roma con tutti i big in campo. Da Totti a De Rossi, al rientro dopo la frattura allo zigomo patita nello scontro con Vieira e la colica renale. Da Menez a Vucinic, per una squadra a trazione offensiva. Del resto stasera servono tre punti. E però la partenza della squadra di Ranieri è da dimenticare. I primi 20' sono letargici, e gli svizzeri, che non si fanno certo pregare, ne approfittano. E trovano il vantaggio, di testa, con il mediano Huggel, gigante che mette dentro con una capocciata imperiosa un cross da sinistra di Stocker. Roma che gioca alle belle statuine davanti a Julio Sergio e si fa infilare colpevolmente. Sveglia e pari roma — Il gol ha l'effetto caffè per la Roma. Che si desta dal sonno, e comincia a macinare calcio. E a giocare bene. Crescono Vucinic e Totti, e soprattutto Perrotta, che sfiora il gol in due circostanze, graziando Wessel solo davanti al portiere. Ma il pari è nell'aria. Se lo procura Totti, che viene strattonato nell'area avversaria. Dal dischetto il capitano giallorosso timbra l'1-1.La Roma potrebbe chiudere il primo tempo addirittura avanti, ma Wessel è bravo sul numero dieci giallorosso. All'intervallo, dunque, si va sull'1-1. Bellissimo gol del montenegrino, che con un sinistro di prima intenzione corona un'azione spettacolare iniziata da Cicinho e rifinita da De Rossi. Roma avanti. E dire che il secondo tempo lo avevano iniziato molto meglio gli svizzeri. Vicini, loro, al vantaggio con Stocker prima e Frei poi (bravo Julio Sergio). Quando la difesa si distrae, continua ad evitare danni ulteriori, ed effettua una clamorosa parata con i piedi su Stocker, molto attivo sulla sua sinistra. E quando il portiere non basta, ci si mette la traversa a salvare la porta giallorossa: Frei la colpisce mangiandosi un gol facile facile. Ranieri dosa le forze dei suoi e inserisce anche Taddei, Baptista e Juan. E gestisce, pur con qualche patema, il vantaggio. Il 16 dicembre l'ultima uscita del girone E di Europa League, la trasferta di Sofia contro il Cska, sarà poco più di una visita turistica.

mercoledì 2 dicembre 2009

Roma-Basilea. L'arbitro.

Sarà una terna tutta francese quella che dirigerà Roma-Basilea domani sera all’Olimpico, gara valevole per il Girone E della Europa League. L’arbitro sarà Tony Chapron, mentre gli assistenti di linea saranno Emmanuel Boisdenghien e Johann Perruaux

martedì 1 dicembre 2009

Roma-Basilea. Il precedente.

Siamo così giunti alla penultima giornata del gruppo "E" dell'Europa League. La situazione ci vede secondi alle spalle proprio degli svizzerotti. Ormai siamo quasi al redde rationem del gironcino: qualificarci è necessario, non fosse altro per dare un senso ai due turni preliminari dell'Agosto scorso. Il futuro della competizione si fà interessante: già retrocesso dalla Champions il Liverpool, sono sull'orlo dell'eliminazione il Bayern Monaco, la Juventus (necessariamente una delle due) e persino Inter e Barcellona, del neo pallone d'oro Leo Messi.
Torniamo alla sfida con gli svizzeri, che hanno appena approvato un referndum che vieta la costruzione di nuovi minareti nella confederazione dei cantoni.... balle cantonata!
La memoria ci riporta indietro di quattro anni, agli albori dell'era Spalletti. Proprio alla vigilia dell'esplosione della Roma delle 11 vittorie consecutive, la Roma di Spalletti incontra, nell'ultima giornata del gironcino a orologio della Coppa U.E.F.A., in casa gli svizzeri del Basilea. La serata è fredda a Roma quel giovedì 14 Dicembre 2005: per qualificarsi la Roma deve vincere, mentre il Basilea deve non perdere, a meno di un pareggio nella contemporanea sfida tra Salisburgo e Stella Rossa, con i serbi costretti a vincere per eliminare una tra Roma e Basilea, mentre il già eliminato Tromsoe quella sera osservava il turno di riposo. L'avvio degli svizzeri mette paura, con un legno colpito dalla distanza, ma alla lunga quella sera si rivelarono poca cosa, con Totti che al dodicesimo serve in profondità Taddei lesto a infilare sotto la Sud Zuberbuehler. Sarà nel finale del primo tempo il Capitàno a chiudere i conti con un fantastico contropiede. Nel secondo tempo arriva, al quarto minuto, uno dei pochi goals in maglia giallorossa di Shabani Nonda, ben servito in profondità da un Totti in forma smagliante. Il goal dello svizzero Patric al 33esimo del secondo tempo serve solo per le statistiche. Anche perchè da Salisburgo arriva la notizia del 2-2 tra Salisburgo e Stella Rossa, con conseguente eliminazione dei serbi e passaggio del turno per i francesi, noi e il Basilea. La storia della competizione parlerà di uno scontro a eliminazione diretta tra Salisburgo e Basilea agli ottavi di finale, che avrebbe portato la vincente a incotrare la vincente tra Middlesbrough e Roma, aumentando notevolmente il rimpianto per una Coppa UEFA ampiamente alla nostra portata, ma questa purtroppo è un'altra storia!!

Gran bella notizia

E' ritornato sul web il CAPITANO...... Dopo quasi tre anni di assenza, con una festa organizzata dallo stesso TOTTI, è ritornato, con una nuova fantastica veste grafica, più dinamica, il sito ufficiale del campione romanista.
La festa è stata anche l'occasione, per Totti, di dichiarare ufficialmente che sia lui che la Dott.ssa Rosella Sensi hanno apposto la firma sul contratto che ci regalerà Totti fino al 2014 come calciatore e fino al 2019 come dirigente. Insomma una storia d'amore quella tra Totti e Roma che durerà più di una generazione, autentiche nozze d'argento per un ragazzo d'oro.
E ora scateniamoci sul sito del campione, visitiamolo, linkiamolo, sfogliamolo, abbeveriamoci della sua bellezza.








domenica 29 novembre 2009

Atalanta-Roma 2-1. Olè!


La Roma espugna il campo di Bergamo, superando 2-1 l'Atalanta in rimonta. A spezzare gli equilibri è infatti Ceravolo al 13' del primo tempo, poi Vucinic firma il pari al 44' e realizza l'assist per il decisivo gol di Perrotta al 19' della ripresa. I bergamaschi restano ancorati alla terz'ultima posizione, la Roma invece si porta a tre punti dalla zona-Champions. Con Doni inizialmente in panchina per scelta tecnica, l'Atalanta affida alla coppia Acquafresca-Tiribocchi le sue velleità offensive, con Ceravolo pronto a dar man forte in avanti. Come previsto, Ranieri lascia a riposo precauzionale De Rossi, recupera Juan e schiera in difesa Motta (alla gara n. 100 in serie A) al posto di Burdisso. Su un terreno che non risente della pioggia caduta a Bergamo prima e durante il match, la gara scorre equilibrata, piacevole, su buoni ritmi fra due squadre che giocano e lasciano giocare. Più veloce l'Atalanta, più scaltra la Roma negli ultimi 20 metri, anche se ci arriva meno spesso degli avversari. Alla fine del primo tempo le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano: la prima è di marca giallorossa, con Consigli che salva su Vucinic lanciato in contropiede. Tre minuti dopo arriva il gol dei padroni di casa, costruito con una bella azione in velocità: lo scatto finale è di Ceravolo, che salta Juan e infila di destro Julio Sergio. L'Atalanta prende coraggio e sale di tono. Ma il raddoppio non arriva (con Julio Sergio che resta anzi disoccupato), e allora è la Roma a riconquistare il pari, allo scadere. E' il minuto 44 quanfo Vucinic va a colpire di testa un pallone scagliato dalla bandierina da Pizarro e a superare Consigli. E' l'1-1 con cui si chiude la prima frazione. Ripresa a due facce: è la fotocopia del primo tempo fino al minuto 19', quando Perrotta mette a segno il colpo del k.o., poi si impenna in un rutilare di occasioni e quasi gol (atalantini). Ma fino al 20' il match offre "solo" continui rovesciamenti di fronte, buone giocate da parte di entrambe le contendenti, qualche azione potenzialmente da gol, con i portieri che restano di fatto inoperosi, a conferma della bassa pericolosità di tutte e due le squadre. La Roma conclude in due occasioni, e una le vale il gol del raddoppio: all'8' Vucinic cerca di approfittare del fatto che Consigli sia fuori dai pali per scavalcarlo, ma non trova lo specchio, al 19' ancora Vucinic aspetta l'inserimento tra le linee di Perrotta e lo serve: il colpo di testa del giallorosso non lascia scampo a Consigli. E' l'1-2 con cui si concluderà il match. Negli ultimi 15' si rivede in campo Doni, entrato al posto di Acquafresca. Ma è Tiribocchi ad andare vicino al gol del pari: su assist di Padoin, l'attaccante sbaglia l'impatto di destro e consegna il pallone a Julio Sergio. Poi è lo stesso Doni a chiamare il portiere giallorosso a salvare il risultato in due occasioni, con due tiri di destro dalla distanza. A seguire Riise rischia l'autorete, ma intanto anticipa Tiribocchi. L'Atalanta spinge in maniera forsennata creando pericoli a raffica, ma la sua carica non basta a rimontare una Roma determinata e compatta. Al 43' un'azione assai dubbia: Julio Sergio si oppone a Padoin, ma qualche istante prima Juan aveva spinto Tiribocchi in area. Le proteste nerazzurre non bastano per convincere Tagliavento a concedere il penalty. La furia nerazzurra non si placa nemmeno nei 5' di recupero, ma ormai il risultato è segnato, e i padroni di casa si devono arrendere.
Pagelle
Julio Sergio 7 è un portiere che para, dà sicurezza e in un paio di occasione è pressochè decisivo. Benventuo.
Motta 5 sbaglia tantissimo, soprattutto nel primo tempo: è colpevolissimo nel goal atalantino, facendosi scavalcare sul lancio in profondità da Ceravolo.
Juan 5,5 in area di rigore non si regge molto bene in piedi, a dieci minuti dalla fine frana su Tiribocchi regalando un rigore all'Atalanta grande così che solamente un non chiara norma del vantaggio ha permesso all'arbitro di non assegnarlo ai bergamaschi.
Mexes 7 immensa e sontuosa partita di carattere, non sbaglia pressochè nulla, anticipa e riparte. Si rende pericoloso anche in avanti.
Riise 6 svolge bene il suo compitino. Ma dalle sue parti, comunque, non fà passare pressocchè alcuno.
Pizarro 6,5 buona regia, porta a spasso il pallone, senza mai perdere la testa. Si sacrifica anche in fase di copertura.
Brighi 6 buona copertura e buona corsa. Sembra essere tornato quel giocatore di rendimento che faceva sfacelli l'anno scorso.
Perrotta 7 un gran bel goal e poi assist e incursioni. Gioca alle spalle di Totti e si vede.
Menez 6,5 si sacrifica anche in fase di copertura, rientrando a fare anche il terzino. Fantasia in avanti per mettere in difficoltà la difesa orobica.
Totti 6 quella di oggi non è certamente una sua partita memorabile, si divora più di qualche goal, ma un tocco di tacco per Taddei nel finale vale già il prezzo del biglietto.
Vucinic 8 in apertura si fà ipnotizzare da Consigli, poi però non lo perdona, con un colpo di testa da biliardo che ci regala il pareggio. Spennella un cross col contagiri per Perrotta per il vantaggio, e poi lo vediamo sulla linea dei terzini, salta l'uomo e si fà tutta la fascia. Bello de casa!!
Ranieri 6 forse il tridente spreca un po' troppo almeno uno degli interpreti, ma la sua Roma ha fatto 21 punti in dodici partite (1,75 punto a partita!), non male.
Sostituzioni
Taddei/Menez 6 una prestazione di sostanza e quantità. Ma non incide più di tanto, è decisivo nella vittoria, comunque.
Burdisso/Motta NG non lo vediamo terzino, ma nel marasma finale serve.
J.Baptista/Perrotta NG entra solo per evitare che Perrotta vada in squalifica per il derby. Non combina molto di più!

venerdì 27 novembre 2009

Atalanta-Roma: l'arbitro

Paolo Tagliavento di Terni. Nato il 19 Settembre 1972. Esordio in serie A datato 18 Maggio 2004, in Chievo-Bologna. Viene coinvolto in calciopoli, ma completamente scagionato.
L'ultimo precedente con i giallorossi risale allo 07 Marzo scorso allorquando affrontammo l'Udinese in casa, impattando 1-1. L'ultimo incrocio fuori dalle mura Aureliane tra la Roma e Paolo Tagliavento risale, invece, alla Primavera del 2007 quando vincemmo a Palermo 2-1 grazie ad un super Totti!


Atalanta-Roma: il precedente.

Torniamo ad occuparci del campionato, dopo una settimana durante la quale abbiamo visto la Fiorentina eliminare il Liverpool dalla Champions e condannarlo (ahinoi!) all'Europa League, Malagò smentire di aver dato vita ad una cordata volta all'acquisizione del pacchetto di maggioranza dell'AS Roma e Alessandro Catapano pubblicare sulla Gazzetta dello Sport i dati ematici di Daniele De Rossi, ricoverato per una settimana al Policlinico "Agostino Gemelli" a seguito di una colica renale.
Il calendario ci trascina fino a Bergamo, senza tifosi al seguito (ormai è una consuetudine riservata ai tifosi giallorossi, ma solo a noi....), su un campo storicamente ostico, dove spesso abbiamo preso sonore sveglie, ma anche dove ci siamo tolti più di qualche soddisfazione. Per ironia del destino, ogni qualvolta la Roma si sia ritrovata a rischio scivolone, ha sempre avuto a che fare con l'Atalanta, ottenendo, comunque, il risultato utile per evitare la clamorosa Serie "B". E' proprio ad uno di questi precedenti che vogliamo ricollegarci: era Giovedì 15 Maggio 1997, stava finenedo una delle peggiori stagioni giallorosse, nella quale l'arrivo del vate della Pampa Carlitos Bianchi aveva regalato solo amarezze e un calcio d'altri tempi, condito di perle di saggezza da ubriaco da Osteria (Litmanen è migliore di Totti, Trotta sarà il Capitàno della Roma, meglio cedere Aldair per prendere Pandolfi).... il destino del sor Pampurio Argentino era segnato sin dal suo arrivo: ESONERO. Quel Giovedì sera la Roma si presentò a Bergamo sull'orlo del baratro con Ezio Sella in panchina affiancato dal Totem Niels Liedholm (Curiosità del destino Liedholm arrivò, quella stagione, con due giorni di ritardo a Trigoria per via di una colica renale!)
Nonostante quella Roma fosse sul viale del tramonto regalò nei primi minuti una prestazione maiuscola che ci portò, al ventiduesimo del primo tempo, ad avere due goals di vantaggio, grazie a Di Biagio al 17esimo e Balbo al 22esimo. Nel secondo tempo altre due reti ci diedero la matematica salvezza. Il 4-0 fu firmato da Thern, ma una magia di Totti su punizione al sedicesimo del secondo tempo dimostrò che Carlitos Bianchi di calcio non c'ha mai capito un cazzo!


domenica 22 novembre 2009

Roma-Bari 3-1. Olè!


Ci sono due "3" nella sua età anagrafica, ma ce n'è un altro sul campo dell'Olimpico che li smentisce abbondantemente: è la tripletta con la quale Francesco Totti ha reagito all'ennesima assenza causa acciacchi, a testimonianza di una voglia di calcio da fare invidia a un ragazzino. Una voglia che lo porta a raggiungere Di Natale in testa alla classifica dei marcatori con 9 gol, e gli consente di trascinare la sua Roma a vincere contro un Bari niente affatto arrendevole, e che al contrario nella ripresa costringe i padroni di casa per lunghi tratti nella loro metà campo. La partita si avvia subito col turbo. Vucinic è carico a mille, per impegno e ispirazione: al primo spunto è palo su tiro dal limite. Il Bari, per nulla intimorito, risponde subito da par suo, mandando Barreto a tu per tu con Julio Sergio, che però lo ipnotizza e respinge. Ma il montenegrino è una furia, vuole dimostrare a Ranieri - inizialmente intenzionato a tenerlo in panca - che ha fatto la scelta giusta e imperversa sulla sinistra fino all'area piccola: ed è qui che al 5' viene atterrato dal portiere, procurando il rigore che Totti trasforma portando in vantaggio i suoi. Poi il capitano inizia a fare il Totti senza pudori, trovando altri due gol: prima con un gran tiro su punizione da fuori, poi con uno splendido diagonale di sinistro da destra che, complice una leggerissima deviazione, va a insaccarsi angolatissimo sul secondo palo. Il tutto di fronte a un avversario che non sfigura né si dimentica di tutto il buono che ha fatto vedere finora in stagione. Se il gol non arriva è solo grazie alle prodezze di un ottimo Julio Sergio e a due debolezze baresi in fase conclusiva: l'insistenza di Langella sul tiro al volo, al quale spesso arriva scoordinato (e magari con la possibilità di stoppare tranquillamente), e l'ostinazione di Barreto a non tentare il pallonetto davanti a Julio Sergio, che in uscita lo neutralizza sempre. Così al riposo si va con la goleada firmata dal capitano. Al rientro in campo, Ventura gioca la carta Koman per Langella: e il giovane ungherese mette subito apprensione con due tiri pericolosi dalla distanza. Dall'altra parte, per arginare il prevedibile assalto barese, ripiegano tutti, compreso un Vucinic eccezionalmente generoso. Gli ospiti sono positivamente cocciuti, Ventura spende tutti i cambi nel primo quarto d'ora, Almiron tira da tutte le posizioni e a dirgli di no al 14' è solo la traversa. Poi al 21' tocca ancora a Koman, con un secco diagonale dalla sinistra, e poco dopo a Meggiorini con un'incursione in area: in entrambi i casi, Julio Sergio conferma la sua giornata di grazia. Ma se il Bari non riesce a segnare, è la Roma stessa ad autopunirsi per l'atteggiamento troppo chiuso della ripresa: avviene su corner, quando Andreolli devia di testa nella propria porta. Ma anche dopo, però, il copione rimane lo stesso, con un bel Bari che attacca generosamente e la Roma che si difende: a volte bene, a tratti con affanno, spesso avvalendosi delle prodezze del suo portiere. Ma la partita finisce 3-1, e il primo tempo ha detto in effetti delle cose sulle potenzialità di questa Roma. A fine gara il match winner, Totti, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Ora continuino pure a dire che sono finito, tanto mi porta bene...". Poi però ha talgliato corto: "Oggi non parlo, sarebbe troppo facile - si è limitato a dire il numero 10 giallorosso lasciando gli spogliatoi dell'Olimpico - scusate, ho fretta". Intanto si attende ancora un cenno dalla società per l'annuncio ufficiale del contratto che da tempo ormai si è detto pronto e che lo lega alla Roma fino al 2014.
Pagelle
Julio Sergio 8 grandissima prestazione. I tre punti sono merito di Totti, ma il fatto che non si sia mai rischiato di non prenderli è merito suo.... Spallè perchè lo hai tenuto SEMPRE in naftalina?
Riise 6,5 Bellissima partenza, ma poi soffre le alette baresi, ma rimedia con esperienza
Andreolli 5 è palesemente inadeguato al proscenio serie "A", e si fà superare in velocità in avvio da Barreto, poi soffre gli avanti baresi, fino a castigare Bertagnoli, regalandoci 20 minuti di paura!
Mexes 6,5 protegge la difesa, e ogni tanto si proietta in avanti, ottime diagonali difensive, ma non incide. Forse si limita a fare il compitino.
Burdisso 6 funziona di più come terzo centrale che come terzino, infatti non spinge. Ma dalle sue parti il Bari non si avventura proprio.
Brighi 6,5 gran bella prestazione in fase di interdizione, e non disprezza incursioni in avanti. Spezza le azioni avversarie e si affida ai sicuri piedi di Pizarro, ma non commette sbavature.
Pizarro 7 gran regia, ispirata e tranquilla. Negli occhi c'è il fuoco, di chi ha deciso che debba dirigere l'orchestra al tranquillo successo e lo fà in modo impeccabile.
Perrotta 7 non è il Supersimo dei tempi di Spalletti, ma rincorre ogni avversari e spezza la costruzione del gioco del team di Ventura. Nel primo tempo supporta molto bene il tridente.
Menez 7 chiede il tridente e lo ottiene, in campo lo giustifica dannandosi l'anima per dare fantasia e copertura. Dialoga benissimo sia con Vucinic che con Totti. Esce dispiaciuto, ma anche se non è arrivato il goal la sua rimane una prestazione da giocatore vero, bravo e utile. Rigenerato?
Vucinic 7,5 colpisce un palo che grida vendetta dopo cento secondi, poi procura il rigore del vantaggio e spesso prende palla nella propria metà campo, facendosi sgroppate di oltre sessanta metri. Cos'altro gli si può chiedere? Un goal se lo sarebbe meritato, ma non è arrivato e non fà niente. Arriverà!
TOTTI 11 il dieci non basta! Tre goals in ventisette minuti, dopo il primo penalty, una punizione di prepotenza e un goal di rabbia di rara potenza. Lanci illuminanti e palla nascosta quando c'era da stringere i denti. Stentiamo a credere che la sua carriera dovrebbe essere quasi alla fine. Sembra che ogni anno migliori. Più che al tramonto è un giocatore ancora all'alba. Esce con una standing ovation e la partita finisce quì. Serve altro? Ah: GRAZIE DI TUTTO CAPITA'!!
Ranieri 7 questa volta azzecca ogni mossa. La incarta in mezz'ora alla miglior difesa d'Europa, e poi gestisce con sagacia e intelligenza. Si meraviglia del terzo goal di Totti.... noi no! Accontenta la squadra che chiede il tridente ed è ben ripagato, ma poi, quando c'è da fare legna e portare a casa punti, non guarda in facica a nessuno e ritorna al 4-4-2.
Sostituzioni
Taddei/Menez 6 si mette a fare la mezz'ala, non incide in avanti, ma dà l'equilibrio che serviva al team nel finale. Almeno torna utile
Baptista/Vucinic 5 è presente solo sul tabellino, ma rallenta l'azione della squadra, costringendola agli straodinari.... in queste condizioni non serve a niente.
Okaka/Totti NG entra per dare respiro al Capitàno.

venerdì 20 novembre 2009

Roma-Bari. L'arbitro.

Gabriele Gava. Nasce a Conegliano (TV) lo 06 Dicembre 1974. Uomo legato al designatore Maurizio Mattei che lo fà esordire in serie C1 il nel 2001 e che lo porta nella CAN di serie A e B per la stagione 2005/06. Il suo esordio nella massima serie è datato 04 Dicembre 2005, Sampdoria-Empoli 2-0 (Il giorno di Lecce-Roma 2-2, della stessa stagione).
Ce lo ricordiamo per uno scandaloso Roma-Empoli della stagione 2007/08. Avevamo appena perso malamente il Derby, ma restavamo incollati alla lotta per lo scudetto (bei tempi.... torneranno!), nel quale espulse Perrotta senza alcun senso, permettendo ai ragazzotti di Malesani di picchiare come fabbri.
L'ultimo precedente risale a Sabato 16 Maggio 2009, allorquando all'Olimpico affrontammo il Catania, in una gara particolarissima, che la Roma aveva subito messo sui binari della tranquillità, finendo il primo tempo 3-1, salvo farsi raggiungere sul 3-3 e riuscire a vincere all'ultimo respiro con colpo di testa di Panucci su punizione. L'ultimo ruggito del Grinta in maglia giallorossa: non era una gran persona, ma il suo carattere, in mezzo al campo, ci manca!

giovedì 19 novembre 2009

Roma-Bari. Il precedente.

Ricominciamo... in tutti i SENSI. Dopo la sosta della Nazionale che, per la prima volta dopo dieci anni, non ha avuto nemmeno un romanista, stante l'infortunio allo zigomo di De Rossi, riprendiamo il cammino. Per la cronaca gli azzurri non romanisti (nemmeno romani, visto che non c'era neanche un lazialaccio...) hanno impattato 0-0 contro l'Olanda a Pescara e vinto 1-0, grazie ad un goal di Chiellini, a Cesena contro la Svazia orfana di Ibrahimovic ed estromessa dal prossimo mondiale. Torniamo alla Roma: è notizia di giornata la volontà da parte di unicredit di respingere il bilancio di Ital Petroli, ritenendo, quindi, venuta meno la continuità aziendale e portando, quindi, i libri contabili in tribunale. L'udienza, ad oggi, sembra essere fissata per il 27 Febbraio 2010. In pratica, attraverso Italpetroli, si sta avverando l'ipotesi dell'acquisto della Roma passando per la mannaia del rischio fallimento.
Lasciamoci per il momento alle spalle queste brutture e pensiamo al match di Domenica prossimo alle 15.00 stadio Olimpico di Roma: dopo nove anni e mezzo il Bari torna a giocare a Roma contro la STRAMAGGICA! La memoria ci riporta, invece, alla stagione 1995/96: nonostante il quinto posto finale, la storia parlerà, quell'anno, di una Roma brutta, non esaltante ma, comunque, concreta. Tipico emblema di quella Roma la partita del Novembre 1995, ultima Roma di Mazzone contro un Bari imbottito di futuri giallorossi (Mangone, Gautieri e Abel Xavier). Partita francamente oscena, contro la squadra di Materazzi senior, risolta con un micidiale uno due di Fonseca al 69esimo e Totti al 72esimo. Pedone a un minuto dal termine accorcerà le distanze per i pugliesi, destinati a una mesta retrocessione.


martedì 10 novembre 2009

Addio Flora Viola.

Esce di scena uno degli ultimi pezzo della gloriosa storia romanista degli anni ottanta.
È scomparsa oggi Flora Viola, moglie dell’indimenticato presidente Dino, sotto la cui direzione i giallorossi vinsero il secondo titolo tricolore nella stagione 1982-83, con Nils Liedholm in panchina. La signora Viola è stata a sua volta presidentessa del club nel 1991 dopo la morte del marito. Con lei alla guida, la Roma vinse una Coppa Italia, primo presidente donna della storia del calcio italiano. Lasciò il timone della società a Ciarrapico.
IL SALUTO DELLA ROMA - Il comunicato di cordoglio diramanto dalla società giallorossa per la scomparsa della signora Flora Viola. Si è spenta oggi la Signora Flora Viola, moglie dell'indimenticato Presidente Dino Viola, ed ella stessa Presidente nel 1991, alla scomparsa del marito. Alla Famiglia Viola il cordoglio del Presidente Rosella Sensi, dei Dirigenti, dello Staff Tecnico, della Squadra e di tutti i dipendenti e collaboratori dell'AS Roma.

lunedì 9 novembre 2009

Inter-Roma 1-1.



Quando si dice partire forte: la Roma al 12’ potrebbe essere già sul 2-0. Vucinic sbaglia il gol più facile, temporeggiando quando è solo davanti a Julio Cesar e facendosi rimontare da Lucio (3’). Poi ne segna uno più difficile: su cross di Motta prende il tempo a Lucio e colpisce sporco di testa: ne esce un pallonetto nel sette, che Julio Cesar valuta male. Tutto frutto di ripartenze veloci, a occhio una mossa studiata. Ranieri piazza un 4-4-2 a rombo quasi speculare a quello interista, con Pizarro a proteggere la difesa e De Rossi davanti a lui, ma abbastanza attento alla fase difensiva. In realtà "capitan futuro" dura solo mezz’ora, poi una botta alla tempia lo mette fuori gioco (seguiranno accertamenti). La Roma continua a difendersi con ordine (anche se Andreolli non pare sicurissimo) e a lasciare poco spazio alle scorribande di Maicon. Menez è bravo da fare da raccordo, ma anche a creare scompiglio con dribbling e tiro (pericoloso al 18’ s.t.), Marco Motta si propone spesso a destra. Sull’1-1, tutto sommato, sono giallorosse le occasioni migliori, con Menez, Riise e Faty. Aspettando Totti, e sperando che la catena di infortuni non continui, il peggio potrebbe essere alle spalle.
Da segnalare il goal dell'uno a uno segnato da Samuel Eto'o: un'azione tambureggiante dell'Inter, respinta malamente da Brighi prima e Andreolli poi ha permesso a Eto'o di trovarsi a tu per tu sulla diagonale di Bertagnoli e di insaccare alla sinistra dello stesso.


Pagelle



Julio Sergio 7 parata fantastica su Milito, sul goal non ha eccessive colpe
Motta 5,5 Alterna cose buone a cose non buone, ma dalle sue parti la spinta non manca mai, anche se spesso sembra un po' svagato.
Mexes 7 Bentornato Phil, è monumentale e dalle sue parti non si passa!
Andreolli 5 Si fà saltare e commette qualche ingenuità. Non sembra adatto, infatti si rifugia tra le sicure braccia di Mexes.
Riise 7 Buona spinta e grande difesa. Ha imparato a fare le diagonali
Perrotta 6,5 Si sacrifica molto e spinge. Dà maggiori garanzie alla difesa.
De Rossi 6,5 Peccato per l'infortunio, ma finchè c'è lotta come un leone.
Pizarro 7 grandissima regia, che non si perde mai in inutili arzigogoli, anzi spesso e volentieri apre il giuoco con puntualità scientifica.
Brighi 7 In ripresa. Finalmente torna il giocatore di ferro dell'anno scorso.
Menez 7 Imprendibile. Quando cominica a fare dribling a centrocampo, Ranieri lo toglie.
Vucinic 7 si divora un goal e ne fa uno pazzesco. Fa impazzire la difesa interista.

Ranieri 7 La Roma cresce e lotta, ha carattere, ma nel finale dà l'impressione di accontentarsi, mettendo Tonetto al posto di Menez. Ma è un'impressione perchè Tonetto restituisce spinta e copertura che Menez non riusciva più a dare.

Sostituzioni




Faty/De Rossi 6,5 Prova di personalità. Per poco non segna.
Okaka/Vucinic 7 Ancora una buona prova di Okaka. Protegge bene la palla, riparte..nelle gerarchie di Ranieri ha superato Julio Baptista.
Tonetto/Menez NG entra a pochi minuti dalla fine, la Rom si schiera col 4-5-1 e, paradossalmente, trova maggior equilibrio, rendendosi più pericolosa.

sabato 7 novembre 2009

Inter - Roma: i convocati

Ecco i giocatori che Mister Claudio Ranieri ha convocato per la difficile trasferta contro l'Inter:

Andreolli
Artur
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Cassetti
Cerci
Cicinho
De Rossi
Faty
Guberti
Lobont
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Tonetto
Vucinic

Non disponibili: TOTTI, Burdisso, Doni e Juan

venerdì 6 novembre 2009

Inter-Roma. L'arbitro.

L'arbitro è Gianluca Rocchi (Firenze 25 Agosto 1973).Esordisce in serie A in occasione di Lecce-Reggina, ultima della stagione 2003/04. Il suo nome compare nelle inchieste di calciopoli, per la partita Chievo-Lazio della stagione 2004/05. Verrà completamente prosciolto.
L'ultimo precedente in trasferta risale al turno infrasettimanale del 23 Settembre ultimo scorso: allorquando ci recammo a Palermo e giuocammo una buona partita, col primo goal di Burdisso in maglia giallorossa e un rigore nel finale siglato da Capitàn Totti procurato da una bella incursione di JJ Okaka. Il tabellino dirà Palermo-Roma 3-3. A oggi domenica a San Siro me lo prenderei.

Inter-Roma: i precedenti.

Dopo la sofferta vittoria contro i londinesi del Fulham torniamo a concentrarci sul campionato. Quella che andrà in scena domenica sera sembra essere una semplice prentesi, un pro forma, prima della sosta di due settimane per la nazionale. Proforma peggiore non potrebbe esserci. Andiamo a San Siro contro la super Inter, che se poco poco dovesse decidere di ripetere il secondo tempo di mercoledì sera giocato a Kiev, per noi sarà semplicemente notte fonda. Date le magre attuali conviene tornare indietro a tempi migliori, esattamente agli albori della Maggica Roma di Liedholm&Viola: era la sesta giornata della stagione 1980/81, il calcio italiano era ancora scosso dallo scandalo scommesse, Milan e Lazio erano in Serie B (Bei tempi!), e scottato dal deludente quarto posto rimediato agli europei casalinghi. La Roma era la migliore realtà del calcio italiano, supportata da un verbo tattico nuovo, la zona del Barone, e, per la prima volta nella sua storia, con alla guida un Presidente non rassegnato a un ruolo di secondo piano per i nostri colori. Spesso le RIVOLUZIONI passano anche per sentieri insospettati e quel giorno d'Autunno del 1980 la Roma compì un altro passo verso la Rivoluzione calcistica che, nei 30 anni seguenti, l'avrebbe portata a essere sempre (salvo qualche anno di transizione) tra le protagoniste assolute e imprescindibili del calcio italiano. Una tripletta di bomber Pruzzo, preceduta da un'autorete dell'assassino Graziano Bini, spianarono la strada a una sonora quaterna giallorossa a San Siro. Indimenticabile il primo tempo: Inter 0- Roma 3. Nel secondo tempo una doppietta di Altobelli, con un rigore, intervallata dal quarto goal romanista, anch'esso su rigore siglato da Pruzzo, fissarono il risultato sul 2-4 finale.

giovedì 5 novembre 2009

Roma-Fulham 2-1. Olè!

Un tiro di Riise deviato da... Riise aiuta la Roma a rivedere la luce in Europa League. Al 24' della ripresa, all'Olimpico, un tocco di Bjorn Helge Riise sul tiro del fratello John Arne regala il momentaneo pareggio ai giallorossi contro il Fulham. E pochi minuti più tardi Okaka stacca alla grande sul cross di Taddei realizzando il definitivo 2-1, un risultato importantissimo per la squadra di Ranieri, tornata prepotentemente in corsa nel gruppo E. Il successo sugli inglesi, infatti, vale il sorpasso in classifica e il secondo posto alle spalle del Basilea, vittorioso stasera per 3-1 sul Cska Sofia. Dopo 4 giornate, la classifica recita ora così: Basilea primo a 9 punti, Roma 7, Fulham 5 e Cska Sofia 1. Senza gli infortunati Totti, Juan e Burdisso, Ranieri lascia fuori Vucinic e schiera in attacco Okaka e Baptista. A centrocampo, Cicinho e Guberti sono gli esterni, con De Rossi e Pizarro a formare la coppia centrale. In difesa, la linea è composta da Cassetti, Mexes, Andreolli e Riise, che proteggono Doni. Il portiere giallorosso, però, lascia il posto nell'intervallo a Julio Sergio per infortunio: a rischio la sua presenza domenica contro l'Inter in campionato. Il primo tempo della Roma è piuttosto scoraggiante. Poche idee, l'unica occasione vera capita a Mexes, che sfiora il palo di testa. Per la verità, nel conto mancherebbe un rigore per un braccio largo di Paintsil in area, non visto da arbitro, assistente e "quinto uomo" sulla linea di porta. Rigore che, invece, viene assegnato agli inglesi al 19': Andreolli stende Kamara, che poi dal dischetto fa 0-1. La svolta della gara arriva al 4' della ripresa: Nevland, entrato nell'intervallo al posto di Kamara, si fa subito espellere per un insensato fallo da dietro su De Rossi. I giallorossi si riversano all'attacco, sfiorando il gol con Cassetti, Guberti e Baptista prima di trovarlo con Riise. Dopo la rete del norvegese e quella di Okaka, la Roma potrebbe anche incrementare il bottino, ma il punteggio non cambia più. C'è tempo solo per un'altra espulsione nel Fulham, quella di Konchesky nel finale.
Pagelle
Doni NG goal (su rigore) a parte non è mai impegnato, e questo dà la misura della partita che è andata in scena
Cassetti 5 soffre Kamara tantissimo, ma se la cavicchia d'esperienza
Mexes 6 sfiora in qualche occasione il goal, fà il compitino e ciò gli basta
Andreolli 4 si fà anticipare in velocità sempre, soffrendo Dempsey in maniera indegna. Regala il rigore ai londinesi con un'ingenuità non degna di un calciante professionista. Non è l'Andreolli dell'andata... o forse lo è ma senza il goal!
Riise 6,5 spinge, ci mette il fisico e la voglia. Uno suo gran tiro costringe il fratello all'autogoal, ma è sempre presente e di spirito.
Cicinho 5 fà qualcosina, ma non incide e mette sempre in inferiorità numerica la non ben assortita coppia Cassetti-Mexes
Pizarro 6 buona regìa, anche se ogni tanto si innamora del pallone, come al solito. Ma apre e rientra. Non fà danni
De Rossi 6 mezzo punto in meno per un paio di sceneggiate che gli costano un evitabile giallo, ma ha il merito non da poco di sobbarcarsi la Roma sulle spalle, tentare violente e precise bordate e coprire i disastri di Andreolli
Guberti 6,5 salta l'uomo non sempre riuscendoci, ma è dinamico e un bel trottolino sul fianco della difesa inglese. Qualche buon cross che spesso crea ottime occasioni per la Roma.
Okaka 7 l'Europa League sembra essere (per ora) la sua competizione. Comunque ha dinamismo, voglia e capacità di lottare. Dovrebbe imparare a sistemarsi meglio come centravanti. Comunque stasera ha segnato e questo và bene!
Baptista 5 un uomo in meno, sbaglia stop e addormenta l'azione della Roma. Ha buone occasioni nel finale, ma le manca clamorosamente, mettendo persino in difficoltà i propri compagni. Crediamo che la sua avventura romanista sia al capolinea.
Ranieri 6 ha il merito di aspettare. I soliti DUE infortuni gli permettono un solo cambio tecnico, che produce i suoi frutti.
Sostituzioni
Julio Sergio/Doni NG anche lui impegnato poco o nulla. Buonissima un'uscita alta nell'area piccola nel piccolo assalto finale dei nove londinesi rimasti.
Taddei/Cicinho 6 ci prova, ma non ci riesce. Dimostra personalità tentando un tiro dalla distanza ben parato da Scwarzer, ogni tanto salta il terzino avversario, ma, tranne che nello scollamento finale del Fulham, non crea mai la superiorità. Buona notizia: il cross per il goal di Okaka è il suo.
Menez/Guberti 6 ogni tanto fà qualcosa, ma perde malamente un pallone regalando la superiorità al Fulham. Ma è sempre lento e non passa a Taddei ben posizionato la palla del 3-1 nel finale.


martedì 3 novembre 2009

Roma-Fulham: l'arbitro.

E' l'olandese Blom. Arbitro giovane, all'esordio contro una squadra italiana.

Roma-Fulham: i precedenti

Inizia la fase di ritorno del girone di Europa League e la Roma ospiterà i londinesi del Fulham alle ore 19.00, diretta in esclusiva su Mediaset Premium. Partita inedita, quindi la memoria non ci porta da nessuna parte, se non ad una vittoria interna giallorossa contro una squadra inglese: era il 20 Ottobre 1998 e la Roma di Zeman, reduce da una rocambolesca vittoria interna contro la Fiorentina per 2-1, affronta, per i sedicesimi di finale di Coppa U.E.F.A. il Leeds United: quella che và in scena all'Olimpico è una partita tirata, diretta dallo spagnolo Lopez Nieto. Giallorossi quasi subito (17') in gol: un lancio di Totti, perfezionato da uno svarione inglese, consente a Delvecchio una felice battuta a rete. Il Leeds aumenta il ritmo e la Roma accuse diverse battute a vuoto. Due pali di Hopkin e Halle salvano Chimenti. Inglesi in dieci dal 54' e Roma ora piu' aggressiva con Alenitchev e Bartelt; ma rare le opportunita' per il raddoppio e il Leeds torna a casa con un passivo accettabile. Per i giallorossi ci sara' da soffrire, ma con lo zero a zero del ritorno sarà qualificazione.
il goal di Marco Delvecchio

domenica 1 novembre 2009

Roma-Bologna 2-1. Olè!

Quella che ci è stata servita in tavola oggi è stata un'autentica minestrina di dado insipida e insoddisfaciente, ma, evidentemente, la Roma è una squadra malata e ai malati questo si serve! Veniamo alla partita. La Roma sembra partire a spron battuto, Vucinic e Menez hanno deciso di vendicare le scialbe prestazioni recenti e sono spinti da una volontà di spaccare il mondo che spesso sembra essere velleitaria. Ma, purtroppo, ancora oggi dobbiamo registrare il vantaggio altrui: dopo mezz'ora durante la quale il Bologna sembrava essersi arroccato e rassegnato alla sberla finale e nella quale sembrava ovvio il vantaggio romanista (non si sono contate le occasioni divorate dalla Roma, contestata con un silenzio assordante nei primi cinque minuti dell'incontro), con Mexes che al secondo minuto approfitta di una errata uscita di Viviano e a porta vuoto spinge debolmente permettendo all'estremo felsineo di parare in tranquillità, con due punizioni dal limite di Riise, più varie azioni tamburreggianti di Menez e dello steso svedese, sempre sventate di poco, oltre a un paio di bordate dal limite di Vucinic, dicevamo alla mezz'ora Pizarro si fà soffiare palla da Mingazzini, lesto a servire in profondità Di Vaio che richiama a sè Doni e Juan e serve al lato opposto l'accorrente Adailton che a porta vuota insacca con semplicità. Per la Roma inizia l'incubo! Il pubblico è apertamente ostile, le mancanze di De Rossi, Cassetti e Taddei per squalifica, più quelle di TOTTI e Burdisso per infortunio, la contemporanea vittoria della lanzie sul campo del Siena, la posizione in classifica da Serie B, insomma tutto sembra apparecchiato per un'altra domenica oscena. Ma la Roma ha la capacità di non disunirsi e dopo due minuti si riversa in avanti, azione confusa e tamburregiante della Roma, tiro di Motta rimpallato su Perrotta, è lesto Vucinic a prendere il pallone e scagliarlo alle spalle di Viviano: inutili e vibranti le proteste dei felsinei, ma il goal è regolare! Continuano le azioni romaniste, con i giallorossi che collezionano corners e azioni in profondità, che fruttano due stacchi di testa di Juan su calcio d'angolo e una non chiara ammonizione di Vucinic per simulazione (in realtà era solamente scivolato....). Si torna dall'intervallo con la "sorpresa" Juan infortunato sostituito da Andreolli. La Roma riprende il solito discorso, mentre il Bologna lentamente si squaglia. E al decimo break di Perrotta che serve Menez al limite dell'area, doppio dribbling, tiro respinto sul piede dell'accorrente Simone Perrotta e goal del vantaggio! Festeggiamente eccessivi di Perrotta che con un calcio sradica la bandierina e si prende il giallo! La Roma è padrona del campo: entrano Cicinho per Motta (infortunio muscolare) e Baptista per Menez (anche lui infortunio muscolare). La bestia fà salire la squadra, mentre Vucinic, anc'egli infrtunato, fà quello che può, tra cui un colpo di testa ad anticipare Moras deviato con un colpo di reni da Viviano. La Roma con Vucinic, Brighi e Cicnho ha qualche buona opportunità in contropiede, ma soprattutto controlla con scioltezza e al 49esimo del secondo tempo finisce la minestrina.
Pagelle
Doni 5 non è molto impeganto, anche se sul goal ha colpe perchè si fà richiamare sul primo uomo, lasciando sguarnita più di metà porta, poi non prende una palla sua su cross dalla sinistra che taglia tutta l'area di porta. Si diletta con la gambetta.
Motta 6,5 buona prestazione la sua. Ha un'eccellente ocasione in diagonale, ma la palla esce di un niente. Deve lasciare per infortunio.
Mexes 6,5 dà l'idea di aver ritrovato maggior fiducia in se stesso. Sfiora il goal e si spinge spesso in avanti. Guida la difesa quando il suo compagno è Andreolli.
Juan 6 non commette disastri, ma il goal del Bologna sembra essere anche colpa sua. Tutti sul portatore di palla non danno respiro alla difesa, in compenso regala, col portiere, metà area ad Adailton.
Riise 6,5 spinge e lotta. Ci mette carattere e serenità. Un paio di bolidi meriterebbero maggior fortuna, ma dov'era quando abbiamo preso goal?
Perrotta 7 gran goal di carattere per festeggiare il rinnovo contrattuale siglato in settimana. Una belal prova di sacrificio quando nel finale si inventa terzino per coprire Cicinho non ancora dotato del passo necessario per fermare Vigiani.
Pizarro 7 meriterebbe otto, ma quell'errore su Mingazzini da cui parte il goal del Bologna gli fà perdere un punto. Per il resto la partita è ottima contro il non eccelso centrocampo Bolognese, ma dirige l'orchestra con la bacchetta magica di una classe spropositata.
Brighi 6,5 meglio nel secondo tempo che nel primo. Ogni tanto sembra svagato, ma le sue incursioni, quando ci sono, sono micidiali. E poi di lì non si passa.
Guberti 6,5 buoni spunti, salta l'uomo, ma, purtroppo, gli manca il tocco finale che lo porterebbe persino a segnare. Forse deve fare esperienza.
Vucinic 7,5 impegno, goal e determinazione. S'è svegliato? Speriamo. Certo anche oggi, ad inizio ripresa, si è divorato uin goal più semplice da fare che da sbagliare. Ma poi ha cercato con convinzione e lucidità di blindare il match. Fortunatamente non ce n'è stato nè il bisogno nè il rimpianto.
Menez 6,5 buoni spunti e buona spinta, ma quello che ci aspettiamo è altro. Per ora siamo lieti che abbia imparato a tornare indietro e a dare una mano in copertura.
Ranieri 6 una minestrina, niente di più, ma per ora basta così
Sostituzioni
Andreolli/Juan 6,5 meglio del titolare, indubbiamente. E' ben coperto da Mexes, ma trova forza e coraggio per spingersi in avanti nei corners, sfiorando in due occasioni il goal.
Cicnho/Motta 6 soffre Vigiani, costringendo Perrotta a fare il terzino aggiunto, ma in avanti sà rendersi pericoloso
Julio Baptista/Menez 6,5 distrugge la difesa felsinea, certamente meriterebbe maggior spazio e tempo, ma sà far salire la squadra ed è bravo!

venerdì 30 ottobre 2009

Roma-Bologna. L'arbitro.

Matteo Trefoloni nasce a Siena il 31 marzo del 1971, ha esordito in serie A a 30 anni, nel 2001(26 Aogsto), Udinese-Torino 2-2. E' considerato uno dei più promettenti arbitri di serie A. Fu coinvolto in calciopoli, allorquando presentò un certificato medico per non arbitrare un match (mai chiarito quale) eccessivamente sottoposto a pressioni ambientali da parte dei dirigenti di entrambe le squadre coinvolte. Ne uscirà completamente pulito. Tra i precedenti con la Roma ricordiamo le due finali di ritorno di Coppa Italia del 2005 e del 2006, entrambe contro l'Inter e il derby del Febbraio 2006, che consegnò alla Roma il record delle undici vittorie consecutive. Ricordiamo che, in occasione di quel match, Paolo Di Canio commentò la designazione di Matteo Trefoloni, contradaiolo del Bruco, come Bernardo Corradi, un "cappottino"... mal gliene incolse perchè la vittoria della Roma fu netta e al di sopra di ogni dubbio.
Non incrociamo Trefoloni dal Dicembre 2008, quando battemmo in casa il Cagliari 3-2 con una rocambolesca partita firmata Vucinic nel finale.

A causa di un improvviso infortunio di Trefoloni, l'arbitro dell'incontro sarà Leonardo Baracani di Firenze classe 1975, designato originariamente come quarto uomo.